LE CITTA' DEL SUD

LEGHISTI TUTTI IN GALERA. E BUTTATE LA CHIAVE!


La Lega Nord da quando è nata non ha fatto altro che sbraitare la sua secessione dallo stato italiano rappresentando, di fatto, un pericolo serio di sovvertimento dell’ordine costituzionale, secondo cui la Repubblica è “una e indivisibile” (art. 5) e dove "tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi"(art. 54).Ebbene non solo questo movimento, ricordiamolo razzista e anti-italiano, non è stato perseguito dalla legge, cosi come vorrebbe la Costituzione Italiana, ma è addirittura diventato un partito di governo.Oggi siamo arrivati al punto che questo movimento, ripetiamolo razzista e anti-italiano, vorrebbe far ricadere le colpe del debito pubblico del paese esclusivamente sul sud e sui meridionali.Questo è inaccettabile sia da un punto di vista storico che da un punto di vista politico ed economico.Dal punto di vista storico ricordiamo che il debito pubblico italiano è stato ereditato dallo Stato Piemontese, che sebbene in bancarotta, continuò, anche dopo aver depredato le casse del piu ricco Regno delle Due Sicilie, a spendere in guerre ed armamenti, cosa che piu o meno si contunua ancora oggi a fare se pensiamo alla spesa folle di 20 miliardi di euro per acquistare 131 caccia bombardieri F35 Lockheed, ovvero quanto l’ammontare di una corposa finanziaria.Dal punto di vista strettamente politico ed economico il Sud (sfatiamo questo altro luogo comune) ha avuto dallo stato aiuti percentualmente sempre minori rispetto a quanto investito al Nord. A partire dalla parole del primo governatore della Banca d’Italia, Carlo Bombrini, che voleva un Sud non piu’ in grado di intraprendere (perchè tanto odio verso di noi?), si è avuta una progressiva riduzione sia dei capitali investiti che degli aiuti pubblici. Dopo la seconda guerra mondiale, il Piano Marshall, sebbene il Sud avesse subito piu’ danni di guerra, andò completamente a sostegno delle fabbriche del Nord. Successivamente il piano della Cassa per il Mezzoggiorno si è rilevato fallimentare perchè quel poco che è stato investito (solo lo 0,3 % del PIL nazionale), e per lo piu’ senza controllo e senza un piano strategico, in molti casi è ritornato al al Nord attraverso “strani” cambi di sede legale delle aziende settentrionali. E si continuerà fino ai giorni nostri con lo scandalo dei fondi FAS, inizialmente destinati per l’85% nel Mezzogiorno e per il 15% nel Centro-Nord, ma che le manovre del governo hanno ridistribuito in maniera iniqua allocando 18,9 miliardi al Mezzogiorno e 19,4 miliardi al Centro-Nord (4,6 miliardi sono stati destinati a diversi interventi post-terremoto in Abruzzo). Tali manovre, pertanto, hanno determinato uno spostamento dal Sud al Centro-Nord di 16,5 miliardi di euro, e questo ha comportato un onere fortemente concentrato sui cittadini del Sud, a cui questo governo sta facendo pagare in maniera sproporzionata ed iniqua la crisi del paese.Il sud, ovvero le ex province del regno delle Due Sicilie, dal 1861 è diventato una colonia dello stato italiano. Dopo aver depredato tutte le nostre ricchezze, aver tolto la terra ai contadini, aver chiuso le nostre fabbriche per trasferirle al nord, aver chiuso la Borsa di Napoli ed acquisito tutte le nostre banche, da quel momento, è cominciata l'emigrazione di massa (fenomeno fino a quel momento sconosciuto al sud) e dopo una guerra civile durata 10 anni, con 1 milione di morti taciuti dalla storia, lo stato italiano ha deciso che il Sud non doveva piu' intraprendere, ma doveva essere un'area di consumo dei prodotti del nord, fornire mano d'opera a basso costo, e costituire un bacino di voti clientelari per mantenere in equilibrio il sistema mafioso e massonico dello stato italiano. E per far questo si è servito anche della mafia e della camorra e di una classe politica meridionale incapace e servile che non ha mai difeso gli interessi della propria terra. Ma i meridionali dovevano pur campare per permettersi di consumare i prodotti del nord, cosi ci si è inventati l'assistenzialismo pubblico come forma di ammortizzatore sociale e di clientelismo politico, gonfiando a dismisura gli enti pubblici con gente incapace e parassita, mentre i figli migliori della nostra terra emigravano. Ma tutto questo deve finire, perche come disse il nostro ultimo amato sovrano Francesco II "le ingiustizie non durano in eterno", ed è, allora, necessario un riscatto che passa attraverso il recupero della nostra identità e la decimazione della classe politica meridionale. Come fanno questo barbari padani, dopo tutto questo, dopo aver contaminato le nostre terre con i rifiuti tossici dei loro "imprenditur"e dopo aver commesso l'ennesimo scippo di una realtà industriale meridionale come l'Alenia di Pomigliano, la cui sede legale è stata trasferita in provincia di Varese, a continuare ad insultare ed infangare il meridione?Dovrebbero essere tutti in galera per sovversione contro lo stato, almeno in uno stato civile e democratico, ed invece sono ancora li nel parlamento a minacciare la loro secessione e ad inveire, con toni di sprezzante e becero razzismo contro i meridionali.Ma se volete la guerra sappiate che noi siamo molti di piu e che questa volta, a differenza di 150 anni fa, saremo noi meridionali a cacciarvi a pedate nel culo fuori dalle balle.