LE CITTA' DEL SUD

Itinerario 12


Provincia (Intendenza) di Contado di Molise (capoluogo: Campobasso) Distretti: Campobasso, Isernia, LarinoLa' provincia del Sannio o sia Molise, già sede de' Sanniti-Pentri, e feconda di fatti gloriosi e di grandi avvenimenti, abbraccia i distretti di Campobasso, d’Isernia e di Larino. Confina verso il nord coll'Abruzzo Citeriore e con l’Adriatico, all'est con la Capitanata, al sud col Principato Ulteriore, verso l' ovest con Terra di Lavoro. Il suo suolo è da per tutto montuoso. Gli Appennini però nell'avvicinarsi alla costa dell'Adriatico vanno gradatamente abbassandosi in colline, e queste dispiegansi in lunghe e ridenti pianure. Pressoché triangolare è la figura del Sannio: la sua superficie sembra sconvolta da straordinari fenomeni, avvenuti secoli innanzi all' epoca della storia. Vi regna un clima temperato, ed un'aria pura. Questa provincia ha fertile territorio, grandi ricchezze, e sommo ingegno negli abitanti. L'industria delle api vi è diffusa: immenso è il ricolto del vino, abbandonato più alla natura che all'arte. Copiose e delicate sono le frutta d'ogni sorta, precipuamente le così dette d'inverno. Riputate fabbriche di acciaio sono in Campobasso, Frosolone e Longano, i cui lavori possono paragonarsi a'più belli che pervengono dallo straniero. Agnone offre quantità di rame lavorato, e de' fucili di somma perfezione. Il Sannio è stato in ogni tempo sede di uomini illustri. Giuseppe Maria Galanti nacque in S. Croce. Questa provincia ha 159 scuole gratuite per maschi e 49 per fanciulle. In molte Comuni sono stabilite delle lezioni di agricoltura pratica.Campobasso. Sul pendìo d'un monte si prolunga la città di Campobasso, a guisa d'anfiteatro, su larga ed amena collina. L'orizzonte è bellissimo; l'aria vi è perfetta. Il territorio, ricco di limpidissime acque, ha buoni pascoli e degli ortaggi ben coltivati. Il vino, l'olio, i latticini, e le frutta sono d' un gusto singolare. Questa città, rovinata dal terremoto de' 5 dicembre 1456, fu rifatta da Nicola Monforte, chiamato volgarmente il Conte Cola. Egli la cinse di forti mura, e vi fabbricò un castello sull'erta del monte, del quale restano gli avanzi. Campobasso ha un collegio a' educazione, detto Sannitico, una scuola secondaria di agricoltura pratica, ed altri utili stabilimenti di pietà. La strada traversa i comuni di Vinchiaturo e di Boiano; segue l'andamento della valle d’un ramo del Biferno, e quindi contornando le falde della collina su cui giace Pettorano, conduce ad Isernia.Isernia. Nell' antichità si appartenne al Sannio, e fu una delle sette città principali che ebbero i Sanniti, fondata dagli Aborigeni. E’ sita sopra amena collina tra il Matese da oriente, e il monte Arso da occidente: ha ne' suoi lati due fiumi, uno che nasce sopra Sessano, l' altro verso Miranda. Quest' ultimo altra volta formava un lago nella sua foce, oggi reso a coltura. Le acque animano vari molini, una cartiera, più gualchiere, e servono anco all'innaffiamento de' territori, ubertosi di erbe ortolizie, e i cui prodotti sono ottimi ed abbondanti. Si reputa il Matese uno de' più alti gioghi degli Appennini. Più monti, gli uni accavallati su gli altri, costituiscono la sua giogaia. Valenti botanici hanno in vari tempi visitate molte parti del Maltese, e vi hanno trovato gran quantità di erbe pregevoli, fra le quali l'elefantide, pianta delle Alpi, il nappello, e 'l dente di leone. Quasi in mezzo al suo piano maggiore tiene il Matese un lago di circa cinque miglia di perimetro, cinto da cigli di alti monti. In tre siti veggonsi le sue acque girare in vortici ed essere ingoiate da sotterranee aperture. E comune avviso che facendosi esse strada per le viscere del monte, van poi a formare fonti di fiumetti in Piedimonte. Isernia si vuole otto volte distrutta, cinque da guerre, e tre da terremoti: fu colonia de' Romani. Nella guerra sociale i Sanniti la tolsero a’Romani, e vi fecero prigione Marco Marcello una col suo presidio, a riserva di L. Scipione e L. Aurelio, i quali sotto mentile spoglie uscirono dalla fortezza. In Isernia sono molti avanzi di antichità, fra' quali è degno di osservazione un aquidotto scavato nella viva pietra. È lungo circa un miglio, di struttura difficilissima e maravigliosa. La sua altezza è di otto palmi, largo quattro, e novantasei profondo. Sei spiracoli dalla sua superficie portano giù nel canale. Isernia, antica sede vescovile, è capoluogo del secondo distretto della provincia di Molise: ha una scuola secondaria di agricoltura pratica. S. Pietro Celestino, Gio: Vincenzio Ciarlanti e Andrea d'Isernia famoso luogotenente della regia Camera e consigliere della regina Giovanna, ebbero qui i natali.