LE CITTA' DEL SUD

Itinerario 22


Provincia (Intendenza) di Caltanissetta (capoluogo: Caltanissetta) Distretti: Caltanissetta, Terranova, Piazza (Armerina) I confini del vallo di Caltanissetta sono al set. i valli di Palermo e di Messina; all'or. quel di Catania; al mez. il Mediterraneo; all'oc. il vallo di Girgenti. Si divide in 3 distretti, 16 circondarli, e 28 comuni. I tre distretti del vallo di Caltanissetta sono, Caltanissetta, Terranova e Piazza (Armerina). In essa meritano pur notarsi Mussomeli, Castrogiovanni, antic. Enna, e Mazzerino. I flumi del vallo di Caltauissetta, sono il Salso, Hymera meridionalis, il quale nasce dalle Madonie vicino a Polizzi, e propriamente a Pelralia Soprana nel vallo di Palermo, e, dopo il corso di circa 6o miglia, mette foce nel Mediterraneo, non lungi da Alicata; e quello di Terranova, Gela, il quale scaturisce presso al lago Pergusa, e, dopo aver percorso circa 20 miglia, si scarica nel Mediterraneo, presso la città di quel nome. I monti di Castro giovanili formano un gruppo, che vien detto ombilìco della Sicilia, riunendosi in esso le principali catene, che quasi tripartiscono l'isola. In questa Intendenza contengonsi acque termali sulfuree; produconsi grano, orzo, vino, mele, mandorle, oli, pistacchi, ec.Evvi il lago Pergusa di 4 miglia di circuito. Una sorgente d'acqua salsa ed appresso una miniera di salgemme. In vari cratèri si trovano piriti di rame, zinco o marcassìta, pietre selciose , quarzose, granito, molti bitumi, e carbon fossile. Callanissetta. Capoluogo della provincia e sede vescovile, posta sul dorso di un altipiano, con acre sano; bella città, con nobili edificj, molti conventi, e utili stabilimenti di pietà. Ha un vasto territorio fertilissimo, ed esporta grano, orzo, vino, olio, mandorle e pistacchi. Ha solfatare ivi intorno ed acque calde sulfuree.Piazza. Capoluogo di distretto, sede vescovile suffragala di Siracusa, posta nel centro della Sicilia in una eminente collina ricinta da altre più basse e amenissime. Sono ridenti le sue campagne sparse di pini, mandorli, castagni, e cresce spontaneo il pino, e produce ed esporta grano, legumi, vino, olio, castagne e nocciuole. La città è ricca di molti edificj, e monasteri e ospizj di carità.Terranova, Psintia. Alcuni scrittori pretendono, che nel luogo, ove oggi è questa popolazione, anticamente esistesse la città di Gela, la quale con molto più probabilità si situa nella vicina Àlicata. Il Principe di Biscari però pretende, che Terranova sia edificata sulle rovine di Finzia, città, che anche essa fu eretta sulle rovine di Gela; ma altri ripongono Finzia di là da Gela, onde io lascerò per ora la questione indecisa. E' certo però, che una antica città dovè esistere in questo luogo, trovandosi qui molti sepolcri, molte figuline, e l'avanzo di un magnifico tempio, del quale si ammira ancora una colonna per terra, oggetti tutti, che mostrano avere in questo luogo esistito un' antica popolazione. Lasciata Terranova, a mezza strada fra questa e Alicata si trova la torre della Falconara, appartenente al Principe di Butera.Pantellaria. Le isole di Pantellaria, che ha circa 6 mila ab. e di Lampedusa, sono comprese in questa intendenza. Suolo vulcanico.