Déjà vu

carillon


  ...fluire della tua canzone un po' pallida mentre io scrivo...l'imbrattacarte, mi chiamano, con il canotto e l'inchiostro sui fogli extra-strong...E ritorna il profumo delle caramelle sperlari  da quella scatolache servì poi per viti chiodi e ganci,   stava nel cassetto della tavola...vecchio carillon... mi riporti quell' odore di farina sul pane appena cotto nei forni delle case dove, bambina, desideravo abitaree mi piaceva andare scalza e senza lacci nei capelli fra il sole e l'erbafino a che i miei gridassero.Sai di lontani piaceri di antichi sanguigni amori per la luce della campagnae per le fresche ombre degl'alberi e per l'asprigno dei frutti ancora acerbihai il gusto delle stanze scure il sapore rosso dei fichi e mi fai pensare che.......c'èst toi ma enfance