Creato da leledimarco il 24/08/2006
Perchè chi crede non pensa.

Pensa non credere ©

PERIODICO ATEO DI POLITICA, PSICHIATRIA, COSTUME E MEDIA

Blog citato nel sito www.uaar.it

 

leledimarco@libero.it

 

 

Libri

M. Fagioli - Bambino, donna e trasformazione dell'uomo
GIOIA Roccioletti - Psicologia dinamica
GIOIA Roccioletti - La medicina della mente
A. Ventura - La trappola
F. Tulli - Chiesa e pedofilia
C. Mongardini -
Economia come ideologia
J. S. Mill - Sulla schiavitù delle donne
C. Hitchens - La posizione della missionaria
P. Odifreddi - Perchè non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) 

 

Lavagna

"PENSA, NON CREDERE. PERCHE' CHI CREDE NON PENSA"
Massimo Fagioli

"Noi siamo della materia di cui son fatti i sogni e la nostra piccola vita è circondata da un sonno"
William Shakespeare

"Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti."
Antonio Gramsci 

"Se lei, contessa, vede ancora la vita dentro i limiti del naturale e del possibile, l'avverto che lei qua non comprenderà nulla [...] a noi basta immaginare e subito le immagini si fanno vive da sè"
Luigi Pirandello

"Una lotta, senza armi, soltanto rivoluzione del pensiero e parola"
Massimo Fagioli

"Le mie opinioni sul complesso della questione sono così radicalmente opposte al sentire comune che probabilmente sarebbe poco opportuno esprimerle per intero"
John Stuart Mill

"Per rivoluzione non intendo solo l'azione politica organizzata; ci sono mille modi di farla, anche nei minimi rapporti quotidiani, come atto di vita e di autonomia contro le incrostazioni del conformismo"
Joyce Lussu (Gioconda Salvatori)

"Se una persona è di destra o fascista, non è una donna"

"Siamo un esercito di sognatori, per questo siamo invincibili"
Subcomandante Marcos

"La terra ce l'hanno data in prestito i nostri figli"
Roberto Benigni

"Più case meno chiese"
Anonimo

"La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare"
Lorenzo Cherubini

"La castità è quella virtù che i preti si tramandano di padre in figlio."
D. Arlenghi

"Se non ci fossero pecore non ci sarebbero lupi"
Anonimo

 

Best songs

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BEST PAINTING

UNDER CONSTRUCTION

Jackson Pollock
Vasilij Vasil'evic Kandinskij
Mark Rothko
Gustav Klimt
Tamara de Lempicka 

 

BEST POETRY

Nazim Hikmet - Il più bello dei nostri mari
La mia donna è venuta con me fino a Brest
Eugenio Montale - Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
Rabindranath Tagore - Petali sulle ceneri
Dylan Thomas - Non andartene docile in quella buona notte
 

Best Lyrics

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Green Day
Minority

Depeche Mode 
Wrong

Frankie Hi-Nrg MC 
Quelli che benpensano

Caparezza 
Ti giri 

 

Best Cinema

Le vite degli altri - 2006 - F. Henckel
La condanna - 1991 - M. Bellocchio
I nuovi mostri - 1977 - D. Risi, M. Monicelli, E. Scola
Harry a pezzi - 1997 - W. Allen
The Reader - 2008 - S. Daldry
Buongiorno notte - 2003 - M. Bellocchio
Sciarada - 1963 - S. Donen
Irma la dolce - 1963 - B. Wilder
It's kind of a funny story - 2010 - A. Boden, R. Fleck
Grand Budapest Hotel - 2014 - W. Anderson
Quasi Amici - 2011 - O. Nakache, E. Toledano
Full Metal Jacket - 1987 - S. Kubrick
Ultimo tango a Parigi - 1972 - B. Bertolucci
Le Conseguenze dell'amore - 2004 - P. Sorrentino
Zelig - 1983 - W. Allen
Vincere - 2009 - M. Bellocchio
Pulp Fiction - 1994 - Q. Tarantino
Kill Bill - 2003 - Q. Tarantino
Little Children - 2006 - T. Field
Una notte da leoni - 2009 - T. Philips
Train de vie - 1998 - R. Mihaileanu
Romeo + Juliet - 1996 - B. Luhrmann
L'appartamento spagnolo - 2002 - C. Klapisch
Signorina Effe - 2007 - W. Labate
Volver - 2006 - P. Almodovar
Venuto al mondo - 2012 - S. Castellitto
...E alla fine arriva Polly - 2004 - J. Hamburg
I cento passi - 2000 - M.T. Giordana
Tutti al mare - 2011 - M. Cerami
Le fate ignoranti - 2001 - F. Ozpetek
Mio fratello è figlio unico - 2007 - D. Luchetti
Non ti muovere - 2004 - S. Castellitto
La migliore offerta - 2013 - G. Tornatore
South Park - 1999 - T. Parker
I diari della motocicletta - 2004 - W. Salles
Fratello, dove sei? - 2000 - J. & E. Coen
Inception - 2010 - C. Nolan
La caduta - 2004 - O. Hirschbiegel
American gangster - 2007 - R. Scott
Se mi lasci ti cancello - 2004 - M. Gondry
La vita è bella - 1997 - R. Benigni
Il miglio verde - 1999 - F. Darabont
Matrix - 1999 - A. & L. Wachowski
Trainspotting - 1996 - D. Boyle
Seven - 1995 - D. Fincher
Little Miss Sunshine - 2006 - J. Dayton & V. Faris
Mystic River - 2003 - C. Eastwood
Nemico pubblico - 2009 - M. Mann
A beautiful mind - 2001 - R. Howard
Good Bye Lenin! - 2003 - W. Becker
Qualcosa è cambiato - 1997 - J. L. Brooks
Eyes wide shut - 1999 - S. Kubrick
Ovosodo - 1997 - C. Virzì
La prima cosa bella - 2010 - C. Virzì
Chiedimi se sono felice - 2000 - M. Venier
Hotel Rwanda - 2004 - T. George
Che l'argentino - 2008 - S. Soderbergh
Inside Man - 2006 - S. Lee
Questioni di cuore - 2009 - F. Archibugi
Febbre da cavallo - 1976 - Steno
Fantozzi - 1975 - Luciano Salce
Tutta la vita davanti - 2008 - C. Virzì
Happy family - 2010 - G. Salvatores
Il nemico alle porte - 2001 - J. J. Annaud
Magnolia - 1999 - P. T. Anderson
Tutto su mia madre - 1999 - P. Almodovar
La giusta distanza - 2007 - C. Mazzacurati
Parto col folle - 2010 - T. Philips
Il grande Gatsby - 2013 - B. Luhrmann
Harry ti presento Sally - 1989 - R. Reiner
Basta che funzioni - 2009 - W. Allen
The millionaire - 2008 - D.Boyle
Giulia non esce la sera - 2009 - G. Piccioni
La versione di Barney - 2010 - R. J. Lewis
7 Psicopatici - 2012 - M. McDonagh

 

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Giornata della madre e del fanciullo

Post n°81 pubblicato il 05 Settembre 2016 da leledimarco
 

L'italico Ministero della Salute ha deciso di promuovere il poderoso orgoglio virile della penisola, abbattendo le ultime disperate frange di resistenza: le donne. Con una memorabile propaganda regia viene instillata la potente arma dell'ansia per ricordagli l'inutilità di sforzi e velleità contro l'inseminazione. Volontarie da tutta l'Italia sono accorse per farsi fotografare con mano sulla pancia e clessidra altera e solenne in primo piano e riaffermare l'ineluttabilità del loro destino.

Il piacere maggiore che si possa riservare ad un provocatore è rispondere alla sua provocazione. Ancor più farlo in maniera indignata,offesa, sconvolta. Per questo motivo sarebbe necessario, almeno in politica,evitare le solite risposte risentite e magari puntare sull'ironia per rispondere a certe scemenze. E capire a cosa puntava realmente la provocazione.

Quando Berlusconi elogiava la bonifica o la puntualità ferroviaria mussoliniana, ad esempio, oltre a sotterrarlo di risate, non bastava indignarsi pubblicamente, ma era doveroso smascherare che il vero obiettivo del suo discorso era solo racimolare due-trecento voti agli alleati di AN o più a destra. Questo avrebbe mostrato la puerilità delle sue proposizioni politiche, visto che la dichiarazione non avrebbe comunque spostato un voto tra gli antifascisti.

Per questo motivo quando un Ministro della Salute, senza concertare nulla con il Governo che l'ha nominato (sic!), decide di mettere in atto una campagna pubblicitaria medievale, prima di passare all'indignazione occorrerebbe capire quale è la comunicazione latente sottostante. Anzitutto è ovvio che un ministro di questo Governo non ha alcun potere, né carismatico, né tecnico, né politico. Quindi chi decide la mossa è una o più lobby, non solo quelle economiche, ma anche quelle ideologiche (clericali, politiche, etc).

Svelato il mandante occorre focalizzarsi sull'obiettivo della campagna. Davvero Voi credete che il Ministero abbia ingenuamente fatto una banale operazione di marketing incosciente delle polemiche che avrebbe potuto causare su un argomento così dibattuto? E invece che attaccare l'universo femminile con la sottile arma dell'ansia da orologio biologico, non abbia trovato uno stile comunicativo differente per valorizzare il valore squisitamente medico della fertilità? Va da sé, pertanto, che chi ha messo in atto una tale campagna pubblicitaria, roba da "giornata della madre e del fanciullo" di un secolo fa, in realtà sapeva già di non smuovere un utero,con tale infamia pubblicitaria. L'obiettivo, come sempre in politica, era far capire la potenza, far capire il numero degli aderenti e operanti ad una determinata lobby. Quanti di questi lavorino nel/nei ministero/i, quanti votino tra i banchi del parlamento, quanti ministri ne appartengano e, di conseguenza,quali forze economiche e non, possano scatenare.

Ora, dimostrato che "ccà nisciuno è fess" e che ormai questo marketing della politica è sin troppo facile da svelare, passiamo al merito dell'argomento, sperando che l'indignazione collettiva lasci il posto a considerazioni più profonde. Già, perché io, elettore di una certa parte politica, potrei perdonare l'aver perso di vista obiettivo e provocazione come appena descritti, ma pretenderei che almeno sul merito degli argomenti ci sia una chiarezza di idee. E invece...

Da una parte hai una destra, una lobby clericale e una lobby di medici che vivono alimentandosi l'un, l'altra (obiettori che fanno carriera,medici promossi che eleggono politici, che votano politiche etc). Il fine di questi messaggi anacronistici infatti è solo politico, per il controllo ideologico delle masse elettorali. Basti pensare che la Ministra della Salute, NCD ex forza italia, ha fatto i suoi unici due figli a 43 anni, figuriamoci.Tale discorso si può facilmente ribaltare sul family day e i suoi politici divorziati, conviventi, etc... Ma è giusto così, è il loro lavoro e la coerenza, la fusione tra idee e comportamenti, non fa parte della loro parte politica. Loro puntano a indicare modelli di vita e di società utili a formare una massa educata, silenziosa, favorevole a qualunque status-quo.

Ti aspetti, allora, che dall'altra parte si sia in grado di affermare una differente idea di umanità, coerente con le proprie idee e comportamenti. E invece no. All'idea medievale di donna che ti sbattono violentemente nella campagna pubblicitaria, si contrappone un'idea poco meno antica, ma pur sempre anacronistica. C'è poco da fare anche a sinistra non è compreso e contemplato un ruolo differente dalla madre per la donna e l'unica risposta che leggi in tutte le dichiarazioni dei "progressisti" è sempre una versione de: le donne non fanno figli perché non c'è più lavoro,perché non credono più nel futuro, non fanno un secondo figlio perché è già difficile far crescere il primo e poi la crisi, la donna che non sta a casa perché deve lavorare, la droga, il jobs-act e gli immigrati che ci soppianteranno, la crescita zero e i conti della serva (se due persone fanno un solo figlio in futuro avremo un cittadino in meno). Come se fossimo, appunto,nel medioevo dove servivano soldati e carne da macello.

Una donna che non vuole aver figli non è ammessa, non è nemmeno contemplata nella cronaca, quando ormai i fatti, le statistiche dimostrano che è una realtà ben presente. Peggio, l'unica immagine che si riesce a dare a questo strano animale sociale è quello di disperata senza un donatore di seme, senza un lavoro o, peggio, come perfido essere egoista e disinteressato al bene della società. Una donna che si realizza nonostante l'assenza di figli non è nemmeno ipotizzabile, avrà sempre un minus, una castrazione, un handicap.Anche qui è facile fare il paragone con i dati statistici, inconfutabili, dei matrimoni, dei divorzi e delle convivenze che smentiscono ogni family day, ogni unione civile e ogni cinegiornale catto-governativo.

Peggio ancora pensare ad una donna che fa un figlio quando,come e con chi gli pare. E' facile dimostrare i danni psichici e fisici di maternità precoci, di gravidanze indesiderate, i danni economici e sociali di società, tipo quella africana, dove si mettono al mondo troppi bambini, oltre le possibilità materiali di sopravvivenza. Ma è la libertà che spaventa chi governa, da sempre.

Ben vengano gli asili, i supporti economici, i lavori stabili e figli bellissimi, ma non per forza, non per ansia, non per pressioni ministeriali. E soprattutto che a decidere siano le donne, in secondo luogo gli uomini e per ultimo chi governa. 

Come sempre la società si muove anni luce prima della società politica, ma quando la sinistra non si fa carico dell'unico ruolo che gli compete, il progresso umano, il risultato è quello che troviamo oggi nella maggior parte delle contese ideologiche. Una parte politica professa le sue regole medievali, che ovviamente non rispetta, ma utilizza spettri e paure ancestrali per scopi elettorali. L'altra parte, temendo di perdere i voti di quella società inesistente dipinta da lobby e politici antagonisti, si avvicina a quelle strambe idee, finendo per crederci più dell'altra, perdendo voti e non rendendosi conto che l'unico ossigeno che può respirare è quello di idee nuove,affermate dalla realtà dei fatti sociali, e propugnarle anche a costo di andare contro il pensare comune attuale (quel guidare e non seguire la società).Altrimenti, luogo comune ormai, gli elettori votano l'originale e non la brutta copia.  

 
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