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Quando la vita era più facile

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L'aggravante

Post n°165 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da leletps

Non esistono parole, immagini, sensazioni, pensieri o dettagli che permettano di distinguere il bene o il male.
Non esistono situazioni identiche ad altre.
C'è sempre una nuova storia che, anche dovesse ripetersi, non sarebbe mai, e dico mai, identica alle precedenti.

Esiste la certezza.
Poca.
Ma in quel poco di assolutà verità ci ritroviamo e proviamo a crederci nella maniera più totale.
Il vero deriva dal nostro essere, non dalle percezioni altrui.
Il vero deriva dal profondo, non dall'apparenza.

E in qualche modo si è persino costretti quasi ad annullarlo perchè sia credibile agli occhi di fronte ai nostri.
Questa è l'aggravante allo stato percepito come colmo di paure del non essere sbagliato.
L'aggravante del mio essere così stupidamente limpido di fronte al mio specchio.

 
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Rispondi al commento:
chela04
chela04 il 25/06/12 alle 14:39 via WEB
Esistono pensieri, progetti, paure e sentimenti per distinguere il bene e il male. Non esistono situazioni identiche ad altre. L'intensità dei momenti si percepisce, si vive. C'è sempre una nuova storia che non si ripeterà mai. La persona che si ha di fronte non è più la stessa. Cambiano gli occhi, il sorriso, le mani. Il tutto si percepisce quando si chiudono gli occhi, nell'intimità del momento. Esiste la certezza di tener in vita la convinzione delle parole dette, di quei baci e di quelle carezze. Esiste la speranza. Poca. Provo a credere in quel poco di assoluta verità. E spingo giù in fondo ciò che provo e che ho sempre provato, la mia verità. E in qualche modo, forse impacciato, sono costretta a annullare il mio vero lasciando che i suoi occhi si posino su me, ma non dentro di me. Una lacrima, forse l'ultima. Nascosta. Questa è l'aggravante. Questo è il mio essere. Questo è ciò che sono e sarò sempre io, ingenuamente di fronte al mio specchio.
 
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