lelizabeth

Non subordinarsi a niente, né a un uomo né a un amore né a un'idea; avere quell'indipendenza distante che consiste nel diffidare della verità e, ammesso che esista, dell'utilità della sua conoscenza. (...) Appartenere: ecco la banalità. Fede, ideale, donna o professione: ecco la prigione e le catene. Essere è essere libero. (...) No: niente legami, neppure con noi stessi! Liberi da noi stessi e dagli altri, contemplativi privi di estasi, pensatori privi di conclusioni, vivremo, liberi da Dio, il piccolo intervallo che le distrazioni dei carnefici concedono alla nostra estasi da cortile. Non amiamo mai nessuno. Amiamo solamente l'idea che ci facciamo di qualcuno. E' un nostro concetto (insomma, noi stessi) che amiamo. Nell'amore sessuale cerchiamo il nostro piacere ottenuto attraverso un corpo estraneo. Nell'amore che non è quello sessuale cerchiamo un nostro piacere ottenuto attraverso un'idea nostra. (...) Perfino l'arte, nella quale si realizza la conoscenza di noi stessi, è una forma di ignoranza. Due persone dicono reciprocamente "ti amo", o lo pensano, e ciascuno vuol dire una cosa diversa, una vita diversa, perfino forse un colore diverso o un aroma diverso, nella somma astratta di impressioni che costituisce l'attività dell'anima. Oggi sono lucido come se non esistessi. Il mio pensiero è evidente come uno scheletro, senza gli stracci carnali dell'illusione di esprimere. E queste considerazioni non sono nate da niente: o almeno da nessuna cosa per lo meno che sieda nella platea della mia coscienza. (...) Vivere è non pensare.

vivere è non pensare...non sono d'accordo, non sempre è possibile..

...l'impossibile sta nel dare possibili limiti...

esattamente era... "l'impossibile non esiste se non nei limiti che noi ci poniamo"... personalmente non amo le regole nè tollero le limitazioni, mi definisco disobbediente per natura ma diciamo allora che si tratta di "doverosa ragionevolezza"...spesso...

esattamente è quello che io ho scritto.... l'ho scrissi a 20anni... non conoscevo questa versione :) Doverosa ragionevolezza? si la conosco bene ... anche quella però ha le sue falle ;) buon riposo.

si.... è un'ansia molto forte... la necessità di qualcosa di nuovo, di vivere, di essere/ci.. ma senza perdersi..

già, mai..ps. non c'entra nulla ma va bene lo stesso ;)

oh!!! ora capisco.... quante siete voi? in due? non so ancora perchè.... ma siete intriganti entrambe... ciao misteriosa

eheheh...sono sicura di poter affermare che il concetto era chiaro da tempo forse un pò inquietante, ma chiaro..ben trovato regole_zero

..non si puo' sapere domani che saremo.. ansia.. agitazione affannosa dell'animo provocata da grande incertezza.. ..perchè aver paura di esser noi stessi? bisognerebbe dare un senso alla nostra vita.. per andarne in giro fieri.. intrigante blog..

grazie animaoscura, evidentemente questo post è di difficile comprensione ;-)...l'ansia insaziabile d'esser sempre la stessa persona e un'altra...è forse questo che ti spaventa?

..la mia capacità di comprensione puo' avere i sui limiti.. ... un po' come la capacità di espressione altrui ;-) cosa mi spaventa? ..solo l'ingiustizia..

ci arrampichiamo sugli specchi animaoscura...rilegga e riponga la giusta dose d'attenzione; nel caso invece siano necessarie delle ripetizioni...saprò eventualmente dove indirizzarla... ps. su una cosa almeno ci troviamo d'accordo!

la lettura del post mi porta l'immagine del pendolo ... e in particolere (così me la tiro anche un pò) del pendolo di Focault che, per quello che deve dimostrare, ha la peculiarità, oltre a questo suo moto oscillatorio continuo, di non passare dal suo punto di equilibrio ... è affascinante

lei, non ha ancora trovato il suo punto d'equilibrio e forse non ci riuscirà mai...oscilla, instabilmente...esattamente come il pendolo di Focault, maledettamente complesso...

la bellezza dell'equilibrio è forse nel fatto di essere una condizione di stabilità in continuo movimento ... come il pendolo, il cui fascino risiede nella semplicità e linearità del suo movimento, che però è indotto da una forza che non vedi ma c'è ... il nodo di tutto è essere il punto ;) d'origine di tale forza

il punto d'origine di quella forza... pericoloso scoprire che non lo conosci...affascinante si, il rischio... perdona la mia mancata preparazione sul "pendolo"... ma sono certa che capirai ;)

il punto d'origine siamo noi stessi ... il nostro mix di passione, emozioni, istinto e ragione (per chi la usa)

perdonami, chiedo venia...m'eri sfuggito ;) istinto e ragione diciamo che abitano nello stesso condominio, la ragione al secondo piano e l'istinto al terzo... tu sai com'è dispettoso solitamente l'inquilino del piano di sopra? puntodirottura..mi contagi..;)

ho sempre pensato che la ragione abbia la forza per contenere le emotività e l'istinto ... ma l'immagine che ho di questa dinamica è di una mano che si chiude cercando di trattenere dell'acqua, quando si apre la mano quello che rimane è solo qualche goccia

l'immagine che hai di questa dinamica o l'immagine che ora hai della ragione? ho sempre pensato che la ragione dovrebbe contenere emotività e istinto, dovrebbe...

anche io l'ho sempre pensata questa cosa ... ne sono anche un praticante ... ma a volte perdo clamorosamente ... per contro sono momenti folli (e memorabili)

io sono diventata una praticante del "condizionale" invece...folle uomo ;)

il condizionale ... animale raro in via di estinzione della nostra ricca lingua italiana ... il condizionale naaaa io vorrei, io farei suona di indecisione ... tu? mmm mmm mmm (è anche per via del dente :)))

non mi comprendi...oggi non mi comprendi, dobbiamo togliere quel dente offusca la vista dei tuoi neuroni...a tuo rischio e pericolo ;)

.... :-D

Io amo essere me stesso almeno tanto quanto anelo il saper essere un'altra persona, ma non una sola.. ma ogni persona che incontro ed in cui mi riconosco almeno un poco.. da qui forse l'ansia di cui parla Pessoa.. ma piu' che ansia.. questo e' il fuoco.. il fuoco che fece scrivere a lui parole immortali.. che fece a te aprire questo blog.. che fara' fare a me qualcosa di incredibile forse un giorno.. ma che comunque alla fine di questa e di tutte le altre nostre vite.. ci avra' tenuti al caldo.. nell'inverno delle miserie e dei dolori umani..

una somiglianza perfetta...dell'essere IO e un'altra persona...l'inserimento, l'uno nella vita dell'altro quasi fosse una sorta di completamento. sono d'accordo...non la definirei ansia, bensì coscienza...il mio volere, era dettato dal sentire che avresti inteso...e non sbagliavo...

...l'unica ansia, a mio modesto parere, che lascia l'animo svuotato d'ogni ragionevole intendimento, perchè l'istinto comanda quell'ansia...mentre all'istinto non si comanda. Perdona l'intrusione...

no, l'istinto non è gestibile...nulla da perdonare intensobleu, nessuna intrusione...

"l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra" ..la mia ansia è cessata quando ho incontrato qualcuno capace di conoscerle entrambe..spesso in contrapposizione tra loro..la parte bella e la parte dannata..

quelle due parti, in antitesi tra loro, non sempre sono causa di un'ansia "negativa"...insaziabile sicuramente. Ma credo comunque tu sia stato molto fortunato belloedannato...

..è ansia negativa mostrarsi nell'una o nell'altra veste..voler ma non poter essere se stessi sino in fondo..e come hai detto tu..ci vuole una buona dose di fortuna..

hai ragione, perfettamente...ma se dovessi analizzarne le cause, t'assicuro che non troverei risposte in grado di soddisfarmi...dipende da quale lato guardiamo il discorso. Sono convinta che per certi versi non si tratti solo di fortuna, ma è qualcosa di più complesso...

mmmmhhh... di nuovo le tue regole per filtrare... ciao occhi pazzi!!!

dipende, molto spesso prediligo il...disordine alle regole...ben ritrovato Regole_Zero, inziavo a pensarti disperso sulle colline...ps. devono esser state le ultime a spaventarti così tanto...;)