La debacle della Lega Nord non
è solo la terribile implosione di un partito politico,
ma la dimostrazione matematica ed incontrovertibile
che il sistema Italia con la sua democrazia approssimativa,
la sua informazione di regime,
la sua imprenditoria socialista quando si tratta di
contributi e privatizzazioni
e liberista quando si tratta di approfittare,
la sua evasione sistemica,
il suo 52% di PIL
legato alla spesa pubblica,
i suoi partiti politici organizzati come cosche mafiose autorizzate,
la sua ricerca industriale e scientifica inesistente
ed il livello culturale in caduta libera
è un sistema fallito nel suo complesso
in piena malattia terminale
ed alla cui morte l’unico obiettivo,
come singoli,
è sopravvivere sperando che,
dopo,
ci sia di che mangiare
e bere.
Ora,
quando si dice che sono tutti ladri non si è qualunquisti,
ma è la cronaca giornaliera.
Bossi con la sua canottiera,
il Renzo erede al trono
e Borghezio con il suo spray disinfettante
appartengono alla stessa categoria di mariuoli
che sono stati già beccati
a Palermo,
a Napoli,
a Roma,
a Firenze,
a Cagliari,
a Torino,
a Milano,
a Trento,
a Bolzano
e Trieste.
Magari non tutti ladri per davvero,
ma dal terremoto Belsito non si salva nessuno,
nemmeno la gente per bene dei banchetti
fatti in piazza la domenica mattina.
Qua non c’entra l’orgasmo di Sansone.
Qui è che il culo mi brucia così tanto che
non riesco nemmeno più a stare seduto.
Non è giustizia che voglio,
ma vendetta e denari.
Con "e" congiunzione.
Poi,
se c’è da prendere il passaporto cinese me lo prendo.
L’Italia,
quella in bianco e nero che mi ricordo io,
se la sono mangiata mentre io giocavo col telecomando
o vedevo le zizze su internet.
Ora rimane un po’ di culo,
non molto,
da salvare.
I politicanti si fottano.
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