Creato da lemiemaschere il 02/12/2008
 

Le mie maschere

Depongo le mie Maschere. Giorno dopo giorno... Le mie Confessioni.

 

 

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Forese che si... Forse che no...

Post n°60 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da lemiemaschere

 

Trattengo nel gesto l'immobilità del tempo e soffio.

Che sensazione di pelle quella del penetrare sempre più

dentro il ritmo di una cosa,

il masticarla quasi a morsi piccoli ma mai identici.

Come gli stracci della polvere...

quelli che quando li sbatti

ne diffondono a miliardi di batuffoli nell'aria. 

Mi rincresce quando mi vogliono catturare per

conservare...quasi fossi una carne da macello,

già passata per la cella, con i ghiacciolini in miniatura

sulla pelle contratta.

Che ce ne facciamo di un pensiero controllato?

Che ce ne facciamo di un amore...

che ripete parole sparse in rime di fretta?

Che ce ne facciamo di una copia "scaduta"?

Rimango inerme e volto la schiena a quell'incomprensione

che smette di essere femminile o maschile,

smette semplicemente... Punto.

Accolgo e mi accolgo e allora...allargo, ammorbidisco,

preparo e quasi accondiscendo, ma non per compiacere,

No..

Vado incontro perchè il tempo è sempre quello meno

considerato e quello che più temiamo ed allora:

''Devo smetterla di leccarmi ferite inesistenti,

di lanciare segnali

a vuoto, di piangere solitudini.''

Spesso...la mia viltà è un qualcosa che mi ferisce dentro.

Rispetto i tempi morti, rispetto le attese,

anzi..le desidero fino allo spasimo...

ma poi...il getto continuo del mio pensare,

viene accavallato dal mio muovermi in uno spazio circoscritto,

ma invaso e pur sentendo il bisogno di respirare,

continuo a lasciarmi invadere,

quasi fosse

dovuto,

quasi per assolvere a un dovere di...

Ci si lascia...così spesso abbindolare da una carezza,

da un sorriso,

da una richiesta..perchè è quell'incapacità di dir di

no..perchè si pensa di esser indispensabili, o nel nome di

quella responsabilità che ci cuciamo addosso..

E' passato del tempo, si cambia...

forse che sì..

forse che no..

Eppure dentro ti rimane il ricordo di quel buio,

di quel silenzio,

di quella stanza in cui tutto veniva raccolto e di quelle

parole che hai scritto e che non hai mai avuto il coraggio di

gettare via..e sono ancora là...da leggere..

Un giorno...

..forse che sì...

forse che no...

P.s.: La lingua sa mordere e non solo succhiare.

....perchè Insieme diventa un nuovo Parlare.

 
 
 
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Non c'eri.
Eppure ti sentivo.
Ti sentivo come si sente l'angoscia in una
strada buia mentre i piedi incontrano la pioggia...
come si sente l'abbandono in quelle luci gialle e tristi degli ascensori.
Ti sentivo nelle ossa come la febbre del primo inverno...
Ti sentivo nel silenzio che mi creavo nella mente...

 

CON UN BATTITO DI CIGLIA... SUSSURRALO...

Non e' stato facile...difenderti da tutto e...
non difenderti da me.
E tutte quelle notti a sussurrarmi:
- La tua dignità dov'è? -
Oggi la mia dignità è ...a salvarti via da me.
 

Chissà che cosa c'è dopo per noi,
per noi che non abbiamo esempi e certo
non lo saremo mai...
Per noi... che dopo pianto ci scappa sempre da ridere ma...
qualche volta no.
Troppe volte...No.

 

AREA PERSONALE

 

QUESTA SONO IO... GIÙ LA MASCHERA.

Piccola stella mia... 
ricorda sempre il mio nome...
non lo buttare via.
E tu quante volte ancora sei la spina che addolora,
quante volte basta un niente che ritorni nella mente.
Anche quando tocco il fondo,
anche lì ti sto pensando...
Forse vista di profilo ma in ogni cosa rassomigli a me.

 


 

Se c'è una qualsiasi magia in questo mondo,
deve essere nel tentativo di capire qualcuno
...condividendo qualcosa.
Lo so, è quasi impossibile riuscirci,
ma che importa in fondo?
La risposta deve essere nel tentativo...

 

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