Lente Ingrandimento

Tema Trattato: Frane, Smottamenti i pericoli per la Calabria

Ospiti:

• Mario Valitutti (Ex dipendente Ufficio Tecnico Comune di Paola)


• Pino D'Amico (Geologo e Consulente Unical)


• Alessandro Pagliaro (Giornalista)

La Calabria in balia degli agenti atomosferici e degli fasci dell'uomo. Ma come porre rimedio ad uno scenario che da più parti è stato identificato come un vero e proprio "Bollettino di Guerra". La ricetta sembra essere sempre la stessa, le risorse economiche, che a quanto pare sembrano non essere previste dal governo non solo per la SS 18 ma per le infrastrutture calabresi. Almeno questo è il parere unanime di Mario Valitutti, Alessandro Pagliaro e Pino D'Amico che hanno posto l'accento su quanto è accaduto in questi giorni lungo gli assi viari più importanti della nostra provincia con particolare riferimento alla SS 18.

"E' apprezzabile - ha affermato Valitutti - l'impegno dei parlamentari Dorina Bianchi e Franco Bruno, che hanno portato il caso della statale tirrenica in Parlamento, ma è anche vero che tale attività di sollecito rischia di rimanere vana per la mancanza di interesse da parte del governo a stanziare risorse per la regione Calabria. Il completo stato di abbandono,  in cui versano le maggiori strade della nostra provincia e della nostra regione ne è una chiara dimostrazione. E' inutile poi pensare di costruire il ponte sullo stretto o fare che cosa del porto di Gioia Tauro". La situazione sarà ancor più catastrofica, ha aggiunto Pagliaro, "dal fatto che tra non molto la Calabria dovrà fare i conti con il Federalismo Fiscale previsto dal governo centrale, ed allora non solo le infrastrutture, ma anche sanità, ed economia della nostra regione saranno irremediabilmente compromesse". Dal punto di vista tecnico è noto come esistano in Italia delle regole rigide in merito alla realizzazione di opere ed infrastrutture in genere ed allora come mai si ferificano ancora eventi come quelli di Cetraro, Cerzeto ed altri. Lo ha spiegato il Geologo D'Amico. "Le regole sono rigide e basterebbe rispettarle per evitare simili catastrofi. Purtroppo questo non sempre avviene.

Oggi occorre cambiare completamente tendenza sul modo di agire introducendo il concetto di meritocrazia nell'assegnazione degli incarichi. Meritocrazia che deve riguardare la specificità dell'intervento infrastrutturale da realizzare". Insomma mancanza di risorse, rispetto delle regole a cui occorre forse aggiungere un innalzamento dei coefficienti di rischio (parametri di sicurezza) sembrano essere le regole d'oro per la rinascita infrastrutturale della nostra regione.