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Gli addetti ai lavori giudicano positiva la stagione ma lanciano l'idea di un soggetto che svincoli la carmesse dai fondi comunali

"Paola in Scena 2008-2009 è stato un successo, ma è necessario svincolarla da finanziamenti comunali". Questo è quanto dichiarato dall'assessore Franco Perrotta a consuntivo di una stagione teatrale che ha visto alternarsi sul palcoscenico del Teatro Odeon grossi nomi del mondo del teatro come Luigi De Filippo e Paola Gasman. La natura delle dichiarazioni dell'assessore allo spettacolo del comune di Paola derivano dalla opportunità di "far camminare con proprie gambe" un evento comunicativo e espressivo importante come il teatro. "L'impegno di spesa del comune di Paola per portare il teatro di qualità nella nostra città è stato di 35 mila euro. Sarebbe opportuno - ha affermato Perrotta - che tale l'impegno economico diminuisse nel tempo sostituendolo in parte con altri fondi, regionali e provinciali, ma in particolare con fondi derivanti da sponsorizzazioni. Per fare questo è importante costituire un soggetto, ad esempio una fondazione, che possa gestire non solo la stagione teatrale ma anche altri eventi come il Mantello di Frate Francesco, un Mare di Libri ad altre iniziative del genere.

Ciò - ha sottolineato l'assessore allo spettacolo - consentirebbe a questi eventi di radicarsi meglio nel territorio e camminare con gambe proprie". A queste dichiarazioni fanno eco quelle del presidente e vice presidente della Pro Loco di Paola, Riccardo Ferrari ed Alfonso De Martino che hanno subito sostenuto questa tesi. "Non è possibile - hanno affermato i rappresentanti delle Pro Loco - vincolare questi eventi ad una amministrazione comunale perchè rischierebbero di morire. Oggi potrebbe esserci una amministrazione disposta ad investire in questi tipi di attività culturali, domani potrebbero esserci amministrazioni disposte ad investire in altri tipi di iniziative". Anche Jessica Giglio, direttore artistico dei Paola in Scena concorda su questa analisi e punta soprattutto su un aspetto, ampiamente condiviso dal rappresentanti dell'amministrazione e della Pro Loco, che è la comunicazione. "La fondazione è un passo strategico importante - ha esternato la Giglio - infatti in nessuna realtà italiana le amministrazioni si sobbarcano completamente l'onere di una stagione teatrale. Ma per fare questo è necessario un progetto integrato e condiviso che abbia la pretesa di diventare il punto di riferimento culturale del tirreno cosentino. Pertanto è fondamentale una rete strategica comunicativa che venga affidata a coloro che si occupano di comunicazione e che interessi soprattutto operatori locali, quelle cittadine, proprio per creare un circolo virtuoso economico, che potrebbe rappresentare una opportunità di crescita della collettività".