Un blog creato da leogross il 21/10/2007

leonebbloogg

la vita è piena di sfumature, di orizzonti nuovi

 
 
 
 
 
 

MINICITY

Nelle lande di una foresta un villaggio si sta espandendo, di agricoltori, coloni, rustici, insomma di gente che se fa un culo così! ma qualcuno si è già fatto la piscina! andate su http://felicita-bai.myminicity.com e vedetela crescere!
 
 
 
 
 
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: leogross
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 47
Prov: CH
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

aoatamatg.galvanicaanitadignettibeppeSLURPrubino.eliaClaudio.Vallebonastefy179moltoirritatoHunkpapa.Siouxlpalessandrosipavakya_masteprincetwoseiorsixrg
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

 

 
« Quando m'innamoroS.O.S. TATA »

Gita in campagna

Post n°127 pubblicato il 14 Marzo 2009 da leogross

Oggi ho toccato da vicino i ciliegi, per rendermi conto poi con somma gioia che erano mandorli, l'erba brillava nel sole, il cielo, le montagne, c'era tutto.ho camminato per campi e in mezzo ad alberi, su zolle di terra che affondavano sotto il piede, tra piante mai viste, o che non vedevo da un anno... un inverno!ho visto da vicino una casa fatta tutta con la terra, coi fiori intorno, e prato, prato come non mai. e da lì sono sbocciato in strada, ma non la sentivo mia, allora ho preso giù per quella che mi porta giù, verso la campagna, verso il mondo. e da lì sono fuoriuscito in chieti scalo, attraverso discese ripide e assolate, e il sole mi picchiava sulla barba e sulle braccia, e faceva sentire la sua pelle calda sulla mia,sono uscito in città,come un animale selvatico, un cinghiale uscito dal sottobosco, lo sguardo vivo e curioso, assetato di cibo.ho goduto del sole, ho goduto dei capelli e degli occhi delle donne, e delle ragazze più giovani, e poi ho cercato una strada ombrosa, per ristorare gli occhi affaticati dalla luce sparata del meriggio. e da lì sono risalito, impercettibilmente, lentamente, fino a vedere le montagne crescere sotto di me, e le campagne aprirsi come un libro. sono arrivato in cima boccheggiante, beccheggiante, ma quello che avevo dietro era già storia, e quei prati incontaminati, in mezzo agli ulivi, erano già ricordo. e quella capinera che giocava con me a nascondino in mezzo alle canne era passata, era un'immagine, e sono tornato in questo mondo arido, dove maneggiamo simboli, ma abbiamo perso il contatto con la vita, con le cose.fortuna che c'è Leonardo, fortuna che c'è Silvia, che con loro il linguaggio torna concreto, e le cose si toccano, si vedono, si fanno.un saluto a tutti i concreti, e a chi fa vivere la vita con gli occhi, col cuore

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963