Leggo sempre, e dapperttutto il termine "Emozioni". " MI regali emozioni..." Si provano emozioni", "...E' tutto un'emozione ...": l'elenco sarebbe lungo, e a ragione. Anche se talvolta si fa spreco in maniera spropositata.
Dunque, "Emozione". E' bello. Se lo si guarda bene è fatto di moto: Emo (sangue); quindi è qualcosa che dà dinamismo al sangue; lo fa fluire, quindi il cuore si muove. Ma questo è un paradigma scientifico direte voi. E si, rispondo io. Siamo abituati a dare al cuore le funzioni di contenitore dell'amore, e diciamocelo pure, anche di sentimenti opposti, e meno belli. Quindi, il cuore si muove in fretta. Che senso ha aspettare ? Ma la verità, ahimè, non si scopre attraverso l'emotività; anzi, le emozioni si rivelano impedimenti, barriere, simili alla logica. E cos'è la logica se non la parte maschile nostra, e il cuore la parte femminile ? Noi osserviamo la mente che pensa, e osserviamo il cuore che vibra di emozioni.
In genere, la società ha messo la testa a fare da padrone e il cuore il suo schiavo, perchè, appunto, la società, non è stata inventata dal cuore, ma dalla testa. E' la stessa cosa che avviene ( forse una volta ) come l'uomo ha tenuto schiava la donna.
La mia domanda è questa. E se invertissimo i ruoli ? Cioè, mettere il cuore al comando e la testa al suo servizio ?