Creato da jacktruth il 29/01/2007
questo blog vuole essere uno strumento per parlare del corpo,scoprirne l'importanza attraverso le parole che lo hanno descritto, le iimmagini, i filmati, le poesie che lo hanno raccontato o ne sono stati ispirati.Vuole offrire proposte di esercizi, brani musicali o di narrativa tutto quanto puo servire a scoprire la centralità del nostro essere un corpo in ogni momento della nostra vita . Sono ben accetti proposte , commenti, immagini, filmati e quant'altro serva ad arricchire questa conoscenza.

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« uno splendido nuovo annoMessaggio #57 »

 

Post n°56 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da jacktruth
 

La tesi tratta dell’archetipo dell’Ombra e del
significato che assume l’integrazione di questa figura dell’inconscio nella
totalità dell’individuo, quindi nel Sé. Andando oltre la sola analisi
psicodinamica si è giunti ad una lettura in chiave psicosomatica della tematica
dell’Ombra; avvalendosi, in particolar modo, dell’approccio eco-biopsicologico
che individua una continuità mente corpo e un legame simbolico ed analogico tra
questi due campi fenomenici.

Il concetto di Ombra appartiene alla Psicologia Analitica e riveste grande
importanza all’interno di quel processo evolutivo personale che Jung chiama
“Processo di individuazione”.

Per comprendere il concetto di Ombra è necessario definire in primo luogo cosa,
secondo la psicologia analitica, si intenda per inconscio e per archetipo.

L’inconscio non contiene esclusivamente il materiale espulso dalla coscienza
(rimosso) ma assume un significato più vasto: si parla di inconscio personale e
di inconscio collettivo. Il primo, analogo al concetto freudiano di inconscio,
si riferisce ai vissuti del singolo individuo e alla sua storia; il secondo è
definito da Jung come “substrato psichico comune di natura sovrapersonale” e
rappresenta gli aspetti più profondi ed esclusi dalla coscienza che
appartengono all’umanità intera, di cui gli archetipi sono l’elemento
fondamentale.

Gli archetipi sono “modelli universali” della psiche umana, “come condizione a
priori rappresentano una speciale istanza psichica del modello di comportamento
familiare al biologico, che dà ad ogni essere vivente la sua forma specifica”.
Non se ne può avere conoscenza diretta, l’unico modo per coglierne il senso è
tramite le loro “manifestazioni nella psiche”.

L’Ombra è di natura sia personale che collettiva, quindi potrà manifestarsi,
secondo il linguaggio simbolico dell’inconscio, tramite una figura a noi nota o
attraverso una figura mitica. L’Ombra costituisce l’aspetto non conosciuto (e
per questo oscuro), negato, rifiutato e considerato negativamente della nostra
personalità e dei vissuti che hanno segnato il cammino evolutivo dell’uomo.
L’Ombra personale si delinea come elemento opposto all’Io: tanto più l’Io
risulta schermato tanto più densa risulterà la sua Ombra; mentre la totalità
del Sé comprende entrambi gli aspetti.

Importante sottolineare che l’Ombra, in quanto archetipo, non è né “buona” né
“cattiva”, semplicemente “primitiva”; essa si colloca su un piano di ostilità
solo se ignorata e misconosciuta. L’archetipo Ombra ha duplice natura: è nello
stesso tempo “produttivo” e “distruttivo”. Considerare l’Ombra come qualcosa da
eliminare invece che da integrare nella personalità, rappresenta una grave
perdita per l’individuo e un fallimento in quello che Jung chiama “processo
d’individuazione”. Il processo di individuazione rappresenta un percorso
conoscitivo verso la realizzazione del Sé, dove l’integrazione dell’Ombra
costituisce la prima tappa fondamentale in tale direzione. L’Ombra è un
prezioso serbatoio di energia e creatività che, per chi abbia la forza morale
di attingere alla sua fonte, può fornire nuova spinta e nuove prospettive verso
la conoscenza del proprio Sé. Un uomo completo e “individuato” è colui che è in
grado di accettare entrambi gli aspetti della natura umana: quello “luminoso” e
quello “oscuro”…………………
( di Laura Nardella)

 
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