Creato da malliwrite il 28/12/2011
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Chi può scrivere sul blog
pubblicata da Maria Rita Zappala' il giorno giovedì 17 novembre 2011 alle ore 19.38
Ma sono gli anni, l'esperienza, i capelli bianchi, la sofferenza
o la vita
che ci rende saggi ?
E il dolore provato, o le gioie vissute ?
La paura di camminare da soli
o la voglia di uscire e correre e sudare ?
Le parole stanno a zero
ho la posta da svuotare
e la mente da riordinare.
Mi perdo e mi ritrovo
ma almeno ora so chi sono.
Pragmatica, utopista, riflessiva
e spesso poco reattiva.
Se si potesse tornare indietro
forse farei tutto quello che ho fatto.
Con l'esperienza che ho ora risulterebbe migliore
ma il bello dove sta ?
Nel vivere l'errore.
Maria Rita
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pubblicata da Maria Rita Zappala' il giorno domenica 13 maggio 2012 alle ore 11.59
E' uscito un raggio di sole oggi
come nella mia vita
inondata di tristi pensieri
per un mondo che non mi piace
e sembra non volere andare avanti
ma indietro sempre piu' indietro
come un gambero impazzito.
La musica e l'amicizia
il senso che l'amore ha per me
sono la mia forza per andare avanti
continuare a pensare a scrivere
e a sognare.
Yes I kow my way
l'ho dimenticato
perso tra mille
pensieri e dolori dell'anima.
Ma la mia strada è quella di sentire
con il cuore e dare un messaggio
anche a chi non vuol capire
o non può più farlo.
Grazie a chi mi sta vicino
e anche a chi mi sta lontano
guardandomi come un marziano
forse pensando che perdo il mio tempo
scrivendo nel mio diario.
Un diario che pian piano sta conoscendo il mondo
piano nota per nota come suonando un pianoforte
fatto di tasti neri e bianchi
come nella vita
dove per me il grigio non vuole
esistere
per dire sempre
che non è mai finita.
Maria Rita
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pubblicata da Maria Rita Zappala' il giorno venerdì 28 gennaio 2011 alle ore 9.46
Si, non mi manca niente, adesso.
Adesso ho la mia musica che mi fa compagnia, peccato non ci sia un amico con cui poterla ascoltare e magari mettersi a suonare e cantare.
Oppure se non ha voglia potremo solo parlare, parlare di come gira il mondo attorno a noi, di come possiamo cambiare, se solo vogliamo, questo giro che a volte è al contrario.
E parlando potremo aver voglia di camminare e bere e di stancarci, per poter poi andare a dormire sereni.
Quello che avevo dentro finalmente l'ho tirato fuori, e non c'è bisogno di fare l'amore per stare bene, ma basta un sorriso e due occhi vicini per riuscire a sentirsi in sintonia come le note dentro una canzone.
Quella canzone bella e quel ritornello che mi viene sempre voglia di fischiettare, per riuscire a capire perché il cielo è ancora là a guardare, il sole continua a illuminare il giorno, e la luna continua a illuminare la notte.
Per poi sentirsi vivi anche quando dentro piove e non lo vuoi accettare .
Per poter poi mandare tutto a farsi benedire e ridere per una stupida battuta che hai detto, pensando con la testa che vuoi cambiare la tua vita, anche se non sai ancora bene com'è fatta...
Mally
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Penso a mio padre e alla sua lotta nel '69
Penso a mia madre piegata sulla stoffa da cucire
Penso a mio fratello e me
uniti nella voglia di lottare, amare
e cercare di farsi capire.
Penso ai miei amici artisti
musicisti, poeti, pittori
pronti a portare avanti i loro progetti
contro un mondo che non vuole più ascoltare.
Penso ai miei amici e "compagni" di Pomigliano e Castellammare
che non si piegano
perchè hanno fame:
fame di lavoro, di diritti e dignità.
Penso a chi lotta contro le mafie
disposto a morire
pur di vivere in modo
per molti considerato "normale".
Penso all'invidia e al rancore
e al potere che distrugge
ogni volontà di sognare.
Sognare un domani migliore
dove tutti possano respirare, mangiare,
bere, lavorare, giocare, correre, ridere,
piangere, abbracciarsi e amare
liberi di poterlo fare
in ogni Stato, città, paese
in modo uguale
senza alcuna omologazione.
Maria Rita
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Pubblicata da Maria Rita Zappala' · martedì 31 maggio 2011
Un mare blu ci guarda
e si confonde l'orizzonte.
Le onde si inseguono dolcemente.
Dove se non dentro di noi possiamo andare.
Che bello ascoltare il mare e il suo sussurrare
sembra di esser su un pianeta dove poter finalmente sognare.
Vivere nel blu tutta la vita
lentamente
senza correre
e poter respirare.
Mally
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pubblicata da Maria Rita Zappala' il giorno lunedì 20 febbraio 2012 alle ore 20.47
Cosa mi hai dato che non hai
cosa ti ho dato che non ho.
A volte si dimentica che la libertà
non ha prezzo
e ce l'hanno tolta da tempo.
Ma l'abbiamo mai avuta davvero?
La libertà di decidere
come vivere e se continuare a vivere.
La libertà di poter sperare di costruire
i nostri sogni anche con le piccole risorse
che abbiamo.
La libertà di poter rispettare l'altro
anche se è l'altro da me a guardarmi male.
La libertà di non sentire urlare
e decidere di sorridere
anche se dentro qualcosa muore.
Come la neve non fa rumore
cantava Battisti...
la libertà di poter esprimere
il proprio dolore.
La libertà di poter dire
ora basta rendeteci il domani.
Siamo stanchi di aspettare.
La libertà di appartenere
ad un unico cuore
anche se diversi di età
ceto e religione.
La libertà di dire
è un mio diritto vivere in terra
nel modo migliore
e non sperando per forza
che nell'al di là
ci sia una premiazione.
Maria Rita
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Pubblicata da Maria Rita Zappala' il giorno venerdì 29 aprile 2011 alle ore 22.57
Il rumore del silenzio fa male
sembra quasi ti entri nelle ossa
e non ti fa dormire.
Lo senti addosso come il temporale
quando non hai l'ombrello
e ti bagni a non finire.
Vorresti metterti ad urlare
ma il grido ti si ferma in gola e sai solo pensare
ti tormenti e ti viene da dire sarebbe meglio morire.
Morire davanti alla guerra in televisione
morire davanti a chi non ti ha mai saputo capire
morire per non cercare più una soluzione al tuo conflitto interiore.
Nessuna medicina ti potrà mai servire
nessun dottore ti potrà mai guarire.
Resti solo con la tua anima chiusa dentro una ragnatela
e non riesci a fuggire.
Come un topo da laboratorio dentro il suo labirinto
continui a girare intorno
cercando di raggiungere il formaggio
agognata meta della fame tua di vita.
Eccomi di nuovo qui
e il silenzio ritorna a farsi sentire
anche se canti, ridi, esci e ti vuoi divertire.
Sai come si dice
il tempo passa e non lo puoi fermare
quando sembra vada meglio
vorresti sempre migliorare.
Ed il gioco diventa difficile da affrontare
quasi impossibile da poter giocare...
Mally
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pubblicata da Maria Rita Zappala' il giorno sabato 22 ottobre 2011 alle ore 10.30
Non sono una roccia come molti credono
sono friabile come le montagne
che si sgretolano sotto la pioggia.
Quando sono forte dovrei esserlo di più
e quando mi arrendo rimango sola a piangere
perché molti altri piangono più di me.
Non si può lottare contro i mulini a vento
ma noi non ci arrendiamo
noi che crediamo, che abbiamo degli ideali.
Ho visto il mare negli occhi di un uomo
ed il sole negli occhi e nel sorriso
di un bambino.
Ho visto l'infinito fuori dalla mia finestra
oltre il palazzo e il giardino davanti
al mio sguardo.
Ho visto il male vincere sul bene
troppe volte e i soldi vincere
sul cuore.
Ho fatto viaggi con la mente
sulle note di una canzone
e incubi nella notte
ripensando ad un mio errore.
"Voglio gridare amore non ne posso piu'"
la mia canzone preferita di Zucchero
un viaggio in fondo ai miei occhi
è un viaggio all'inferno e al paradiso.
Ed ora spengo vado avanti a rifare
sogni e incubi e pensieri
accompagnata dal sentimento
perché infine è questo che conta.
Non mollare e reagire di piu'.
Mally
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pubblicata da Maria Rita Zappala' il giorno domenica 8 maggio 2011 alle ore 15.39
Sono la monella che non ti aspetti
la poetessa che arriva dritta al cuore
che piange di gioia e di dolore.
Sono la donna che non si conosce ancora bene
vuole spiccare il volo ma non ha grandi ali.
Sono fragile e forte
la ragazzina che fa baldoria come un'adolescente
e si spaventa di apparire donna.
Sono vera come quello che scrivo
il mio cuore sanguina e a volte impazzisce di felicità.
Una donna che quando ama, ama davvero con tutta se stessa
e per questo viene colpita più forte al cuore.
Per un amico potrei morire
e vivo per i mie amici.
La poesia è la mia anima
e la musica il mio respiro.
Sono la donna che son diventata
dopo esser cresciuta in fretta
che vorrebbe esser ancora coccolata,
a volte, come una bambina.
Maria Rita
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pubblicata da Maria Rita Zappala' il giorno domenica 16 ottobre 2011 alle ore 13.37
Dove sono finite le parole di Peppino
di Falcone e Borsellino
del generale Dalla Chiesa
e di don Pino Puglisi.
Le parole di don Pino Vattiata
don Ciotti e don Gallo che sono
ancora vivi e predicano
la pace, la fratellanza
e l'amore.
Dove è finita la denuncia al papa
fatta all'Aia per i crimini di pedofilia
lui continua a chiedere perdono
ma ancora non basta.
Dove sono finite le armi vendute dagli americani
ad al-Qaida, negli aerei che hanno colpito
le torri gemelle e nelle mani di bambini
a cui si insegna la guerra.
Dove sono finite
le parole del Che
di Salvador Allende
di una speranza di riscatto
del centro e sud America.
Dove sono finiti gli ideali
i canti, le lotte, i morti
nelle violenze di ieri
in una manifestazione pacifica
e ancora non serve.
"La musica da sola non basterà"
cantava James Senese
perché il dolore e la malinconia
sono piu' forti.
E Vecchioni canta
"non lo so se è meglio vivere che scrivere,
so che scrivo perchè forse non so vivere".
Io sarò più brava a scrivere
che a vivere
questo non lo so
ma desidero fermamente
pace in terra
e nei cuori
per tutti.
All'al di là ci penseremo poi
in terra noi pretendiamo la felicita'
ecco quello che dice ancora Saviano.
Non vogliamo piu' comandamenti
vogliamo vivere, cantare e gioire
tutti insieme bianchi e neri
e di qualsiasi religione.
Questo lo dice ed è scritto a chiare lettere
nella nostra Costituzione.
Chi non ha colpe scagli la prima pietra.
Maria Rita
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