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...fini la comédie

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un saluto agli amici ed al nuovo anno...

Post n°14 pubblicato il 30 Dicembre 2010 da est.la.belle.epoque
 

 
Nel mondo moderno il Capodanno cade il 1º gennaio del calendario gregoriano
in uso ai fini civili in tutto il globo.
Nella larghissima maggioranza degli Stati è un giorno di festa.
Il 1 gennaio cade anche la festa solenne dedicata alla Madre di Dio.
Lenticchie, botti, frutta ed usanze dei diversi Paesi del globo
In tutto il mondo si festeggia il Capodanno:
per ogni Paese esistono diverse usanze, pagane o religiose,
a cui occorre far fede per portare fortuna al nuovo anno che arriva.
La mezzanotte segna un momento di passaggio che ricorda al mondo la fine di
qualcosa e l'inizio di un nuovo percorso da fare.
Tutti i simboli e le usanze di Capodanno hanno radici storiche molto antiche
e radicate che spesso non sono conosciute.
Perché ci si veste di rosso?
Perché ci si bacia sotto il vischio?
Perché porta bene mangiare le lenticchie o il melograno?
Perché si sparano i botti?
Perché si gettano le cose vecchie?

 Andiamo a scoprirlo...  

LENTICCHIE A MEZZANOTTE
Uno dei riti più conosciuti in tutta Italia è quello di mangiare le lenticchie allo scoccare
della mezzanotte del 31 dicembre.
Questa usanza sembra che favorisca l'abbondanza e la ricchezza:
i legumi, infatti, sono considerati un cibo in grado di nutrire e di opporsi alla fine
del tempo in vista di una generazione di prospettive valide per il futuro.
In sostanza l'affermazione della vita contro quella che sembra essere
una fine che suscita paure ataviche.

I BOTTI DI CAPODANNO                                                                                                          I"botti" di Capodanno sono la manifestazione della volontà di allontanare
le forze del male e gli spiriti maligni che si scatenano in un momento di passaggio
dal vecchio al nuovo anno, dalla fine all'inizio del tempo.
I "botti" oggi rappresentano anche l'allegria per l'arrivo del nuovo anno.

LANCIARE I COCCI A MEZZANOTTE
L'usanza più caratteristica come rito di eliminazione del male, fisico e morale,
che si è accumulato nell'anno trascorso è quella di lanciare i cocci a mezzanotte.
Questa usanza è diffusa in diverse parti d'Italia ed è ancora viva nelle grandi
città come Napoli e Roma.

L'UVA PASSA
La tradizione vuol che oltre alle lenticchie anche la scelta di mangiare dell'uva passa
nel corso della notte di Capodanno porti soldi in abbondanza nel nuovo anno.

 

LE STRENNE
Un altro elemento propiziatorio è dato dalle strenne: ricevere molti regali, infatti,
accumulerà l'abbondanza per tutto l'anno. L'uso presso i romani si chiamava
"streniarum commercium". In varie regioni, durante la notte di Capodanno,
gruppi di giovani vanno per le strade a cantare la "strenna", con gli auguri
di un felice anno nuovo e la richiesta di doni.

I "PRODIGI"
Durante il Capodanno, in diverse regioni d'Italia, vengono rievocati i prodigi.
A Pettorano sul Gizio, in Abruzzo, vi è la credenza che, nel preciso momento in cui scocca la mezzanotte di Capodanno, l'acqua del fiume si arresti e diventi d'oro, e subito dopo torni a scorrere come prima. Una donna ignara del prodigio, si trovò ad attingere proprio in quell'attimo e invece dell'acqua portò a casa la conca piena d'oro.

LA PRIMA PERSONA CHE SI INCONTRA PER STRADA
Allo scoccare della mezzanotte è importantissima la prima persona che si incontra per strada. È di buon augurio, infatti, incontrare un vecchio o un gobbo, mentre se si incontrerà un bambino o un prete si avrà disgrazia. La ragione di queste credenze è nel principio dell'analogia: il vecchio vuol dire che si vivrà a lungo; il gobbo porta bene sempre, tanto più nel giorno in cui tutte le forze hanno il massimo potere. In Piemonte, invece, porta fortuna incontrare un carro di fieno o un cavallo bianco.

LAVORO O RIPOSO?
In Abruzzo porta bene che le donne diano inizio a quante più faccende è possibile fare, mentre in altre regioni il primo dell'anno deve trascorrere in riposo, altrimenti si lavorerà per tutto l'anno. 

I PRIMI 12 GIORNI DEL NUOVO ANNO
Un'altra tradizione diffusa è legata alle "calende": si ritiene, infatti, che dal tempo che farà nei primi dodici giorni dell'anno si possa prevedere quello che farà nei dodici mesi. In alcune regioni, come il Friuli Venezia Giulia, si cerca una conferma estendendo l'osservazione ai successivi dodici giorni, ossia fino a San Paolo, facendo però riferimento ai corrispondenti dodici mesi in senso inverso.
Delle calende si hanno testimonianze bizantine fin dal secolo X d.c.

PREVISIONE DEL PREZZO DEL GRANO
Un altro pronostico è quello dei contadini per prevedere quale sarà il prezzo del grano. I contadini, infatti, prendono dal pagliaio una spiga, di cui scelgono dodici chicchi e li pongono sul focolare entro un cerchio di brace. Se il chicco abbinato a un mese salta in avanti, il prezzo del grano in quel mese aumenterà: se all'indietro, diminuirà.

 BACIARSI SOTTO IL VISCHIO
Un'altra tradizione ancora molto seguita è quella di baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. A mezzanotte, come brindisi speciale, il bacio sotto al vischio con la persona amata vi porterà amore per tutto l'anno. Il vischio è una pianta benaugurale che dona prolificità sia materiale che spirituale. Sacro ai popoli antichi, i Druidi lo usavano nei sacri cerimoniali e nelle celebrazioni di purificazione, mentre i Celti ritenevano che quest'arboscello nascesse dove era scesa una folgore e che una bevanda particolare composta di questa pianta fosse un potente elisir contro la sterilità.

VESTIRE BIANCHERIA INTIMA ROSSA
La tradizione italiana segue anche l'usanza di vestire della biancheria intima rossa la sera di Capodanno. Si tratta di un modo per attirare i buoni auspici per il nuovo anno. Per il cenone dunque è d'obbligo un intimo color rosso sia per gli uomini che per le donne. Gli antichi romani lo indossavano come simbolo di sangue e guerra per allontanare la paura.Oggi è diventato un auspicio di fortuna per il nuovo Anno.

MANGIARE 12 CHICCHI D'UVA
In Spagna c'è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio.

APRIRE LA PORTA DI CASA
In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta di casa per far entrare l'anno nuovo.

I MELOGRANI E L'UVA
Sono i frutti che non devono mancare sulla tavola del cenone di Capodanno. Sembra che portino fortuna...anche solo a guardarli. Il melograno simboleggia la fedeltà coniugale ed è di buon auspicio mangiarne per Capodanno. La leggenda narra che Proserpina, dopo aver mangiato questo frutto, sia stata condannata a passare il resto della vita nell'Ade, insieme a Plutone suo sposo.

GETTARE LE COSE VECCHIE
In segno di cambiamento con l'arrivo del nuovo anno è di buon augurio gettare le cose vecchie.

Nella speranza che tutte le cose meno belle e i dispiaceri....rimangano incatenate dietro la porta che questo 2010 si chiude alle spalle, auspico che il 2011 esaudisca i nostri sogni  e, che ogni nostra relazione, sia essa d'amicizia o d'amore sia consolidata dalla stima e dalla reciproca fiducia. Sopratutto dobbiamo avere fiducia in noi e sarà facile averne nel  prossimo.         Con affetto Liliana

La guida

Quella vecchia cieca, che incontrai
la notte che mi persi in mezzo al bosco,
mi disse:  - Se la strada non sai,
ti accompagno io, che la conosco.

Se hai la forza di venirmi appresso,
di tanto in tanto ti darò una voce
fino là in fondo, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è la Croce... -

Io risposi:  - Sarà... Ma trovo strano
che mi possa guidare chi non ci vede ... -
La Cieca, allora, mi prese la mano
e sospirò:  - Cammina ! -
       Era la Fede.  

(Trilussa)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                1 gennaio

Ben arrivato 2011 !  Vedi di comportarti a modino !!!

 

 P rivo di ricordi
R icominci con oggi...
I  mprimerai nella nostra
M emoria nuove esperienze...
O gnora a venire
G ratificherai le nostre fatiche...
ncotrerai il bene ed il male...
O tterrai
R iconoscimenti e delusioni...
N oia ed allegria...
O pulenza e miseria...
D ovrai impegnarti nell'essere
E semplare...
L ùdico sarai...sorridendo nel
L abirinto della vita...
A bbagliato mai...e,
N on demorderai
N avigando verso nuovi  
O rizzonti...

                                          (acrostico di Liliana)

 
 
 
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