...fini la comédie
il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie""
Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna
del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà..
gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera...
In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti
da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività.
Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore
rimangono indelebili tutte le nostre emozioni...
Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è,
oltre che informazione, dialogo e anche cultura
ciao gino ( avvbia )
Click sulla mia immagine se vuoi lasciare un dono...
L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano,
ma senza amici non se va lontano.
Qui c'è da chiarì però na situazione,
l'amici veri so pochi, nun so un milione.
Amico non è quello che tutti i giorni te chiama,
e manco quello che lo fa ogni settimana.
Amico è quello che pure se non senti,
pe te se farebbe spaccà tutti i denti.
Amico è quello per cui provi amore,
sia omo o donna, lo guardi cor core.
Te fa piacere sapè soltanto,
che pure si non c'è te sta sempre affianco.
Magari lo vedi solo un giorno all'anno,
ma quanno lo ncroci te viene l'affanno.
A lui dije tutto, i segreti più oscuri,
potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità.....
Il mio amico virtuale è diverso....
egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore!
.....forse tu non sai, ma quando mi parli,
quando giochi con me....
quando mi ascolti, quando mi vuoi bene
eserciti il nobile compito di un amico reale....
« Graffiti-Writing......Ch... | Tra SOGNO e REALTA' ! ! ! » |
Post n°339 pubblicato il 30 Agosto 2012 da donnavittoriana
a sessanta anni dalla sua morte, vi propongo qualche cenno biografico di EVITA PERON, una donna nella storia...
Evita Perón, all’anagrafe Eva Maria Ibarguren Duarte, morì di cancro il 26 luglio di sessant’anni fa a 33 anni. La notizia venne data alla radio argentina con un comunicato in cui «il popolo della Repubblica» veniva informato della scomparsa di quella che fu definita il «capo spirituale della nazione»: fu proclamato il lutto nazionale per un mese e il corpo della donna venne esposto in una bara di vetro.
Di umili origini, all'età di quindici anni se ne andò dalla provincia e si stabilì nella vicina Buenos Aires dove divenne attrice di radio e cinema, anche grazie all'aiuto del cantante di tango Agustín Magaldi.
Eva Duarte de Perón divenne una celebrità grazie al matrimonio con Perón, celebrato il 9 dicembre 1945. La donna aveva conosciuto il futuro presidente mentre lavorava a Radio El Mundo nel 1944, probabilmente durante una raccolta fondi per le vittime di un terremoto. La loro relazione sentimentale divenne poi anche politica quando Eva, il 17 ottobre 1945 guidò la manifestazione per la liberazione del generale Perón, arrestato per le sue attività contrarie agli interessi militari. Anche se il suo matrimonio non fu sempre sereno, la sua collaborazione al potere presidenziale fu evidente grazie al suo impegno e alla sua influenza nel programma del governo e la sua attenzione ai problemi sociali si rese manifesta grazie alla Fondazione che portava il suo nome e che era attiva nella promozione della costruzione di strutture come scuole od ospedali.
Per moltissimi altri, Eva Perón diventò invece una figura quasi mitica, e ancora oggi in Argentina la sua memoria è custodita con grande devozione: divenne il simbolo dell’impegno sociale, di chi stava dalla parte del popolo e di chi ne rappresentava spirito autentico.
Evita fu imbalsamata con in mano il rosario d'oro donatole dal Papa; fu coperta da un sudario bianco e dalla bandiera Argentina e fu deposta in una bara chiusa di vetro trasparente, cosicché fu rispettata l a sua ultima volontà di riposare in mezzo agli operai. Infatti, fu deposta nell'atrio della segreteria. Per tredici giorni "il cuore dell'Argentina cessò di battere". In questi tredici giorni piovve ininterrottamente, come se anche il cielo piangesse la morte della mamma dell'Argentina, e code lunghissime di ombrelli ricoprirono le due grandi scalinate che davano l'accesso all'atrio della segreteria che fungeva da camera ardente. Tutti volevano baciarla, o almeno sfiorarla con un dito e tutti quelli che uscivano dalla camera ardente piangevano. Migliaia di fiori in quei giorni ricoprirono le strade argentine.
|
https://gold.libero.it/lerideau/trackback.php?msg=11544481
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: est.la.belle.epoque
|
|
Sesso: F Età: 73 Prov: EE |
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 14/09/2024 alle 09:28
Inviato da: avvbia
il 19/03/2021 alle 19:39
Inviato da: cassetta2
il 03/05/2020 alle 11:42
Inviato da: Mario939
il 26/01/2018 alle 09:43
Inviato da: Mario939
il 30/12/2017 alle 14:47
"Ho compreso che non deve essere difficile morire per una causa che si ama." (Evita Peròn)
con affetto..Enzo
" Ricordo perfettamente che per molti giorni rimasi triste quando venni a sapere che nel mondo c'erano i poveri e i ricchi; e lo strano è che non tanto mi addolorasse l'esistenza dei poveri, quanto sapere che, nello stesso tempo, c'erano anche i ricchi."
una delle tantissime frasi di Evita che mi ha colpito ...grandissima donna....come non c'è nè più....ora anche se hanno il potere pensano solo al LORO potere....buon pomeriggio Graziella....Lady