Creato da MirtilloGirl il 11/09/2006
quando qualcosa comincia, comincia a finire (a.g. pinketts)

marmellata di mirtilli

Innocenza. Purezza. Illogicità. Anti-logicità.
Salute. Etcì! Salute.
Contraddizione. Sapore.
Mani. Pensiero.
Muscoli tendini sangue.
Pensiero. Razionalità. Bleah.
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Da capo.

 

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« Messaggio #84all'avanguardiaaaaa!!!! »

Post N° 85

Post n°85 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da MirtilloGirl
 

sta arrivando la
VITTORIA

...

respira, sorellina, respira...

 

...some years later...
- Zietta mi racconti di quando sono nata?
- Di nuovo?
- Sì dai mi piace!
- Dunque, era una notte buia e tempestosa...
- Ma non c'era il sole?...
- Sì era per variare un po'... Dunque, era l'inverno più caldo della storia degli ultimi cento anni, o almeno così diceva chi se ne intendeva. In effetti c'era un sole meraviglioso, talmente meraviglioso che io avevo deciso di andarmene al mare...
- ...vabbè non la prendere così larga...
- No no, il contorno è importante. Mentre stavo davanti al mare, telefonai a tua mamma, che aveva il pancione pieno di te, e le feci ascoltare per un po' il rumore delle onde. E lei mi disse "ecco, se adesso mi nasce con la voglia di mare è colpa tua". Questo è per spiegarti perchè sei bella come una sirena.
Quando arrivai a casa la domenica sera trovai tutta la famiglia al gran completo e il tuo fratellino mi saltò addosso gridando "sta nascendo, sta nascendo!". Ma tutti stavano serenamente seduti a cenare, quindi pensai che lui giocasse. Invece quella gran chioccia di tua madre se ne stava lì seduta a cenare dicendomi "ho un po' di contrazioni".
Ah.
Tutto ciò mi ricordava il primo figlio. Anche quella volta eravamo tutti lì a cenare, e all'improvviso, dal nulla, le si ruppero le acque e dopo trenta secondi di silenzio inebetito si udì la voce di tuo padre: "no! io non sono pronto!!".
Stavolta, sarà che essendo tu la terza ormai l'effetto sorpresa non faceva più effetto, tutti se ne stavano lì beati ad aspettare quello che sarebbe venuto poi.
Cenammo. Chiaccherammo. Poi presi su la zaino senza averlo manco disfatto e dissi: "ok, io vengo a casa con voi, che se stanotte andate in ospedale resto coi pulcini".
Una volta a casa, tua madre si mise a stendere i panni. Io non ci potevo credere. Mi ci misi con lei, ma sembravamo Totò e Peppino, in due non riuscivamo a piegare un lenzuolo. Papà mi disse: "in questo momento tu non devi ascoltare tua sorella". Capii che la lucidità era solo apparente, e che forse le endorfine erano già in circolo. Drogata, pensai.
- Mica si drogava la mamma.
- Si drogava d'amore, sempre, da quando siete cominciati a spuntare voi.
- E poi è vero che avete dormito?
- Tutta la notte. Da non crederci. Io sul divano, perchè volevo sentirli se andavano via. Macchè, quando al mattino è suonata la sveglia per i bimbi per andare a scuola eravamo tutti in pieno sonno. Lei con tanto di contrazioni. Da non crederci. Erano piccole neh, mica quelle robe che vedi in televisione, che una donna dal nulla comincia a gridare e partorisce in cinque minuti senza pubblicità.
Quando svegliai L
orenzo, lui sperava di trovarsi la sorellina già cotta e sfornata. Invece gli spiegai che nel frattempo comunque dovevano andare a scuola, e tutti noi si aspettava il seguito.
Quando alle quattroemmezza li andai a prendere a scuola, non vedevo l'ora di dargli la notizia, che tu nel frattempo alle due eri già spuntata fuori, in femmineo cosmico accordo con l'utero materno, senza tragedie e con poco rumore, il giusto. Ma quelli lo sapevano già, le zabette delle maestre non avevano resistito e avevano telefonato in ospedale per sapere. A tua madre hanno sempre voluto tutti bene.
- E poi siete venuti a vedermi?
- Si. Tu stavi nell'incubatrice. Nuda col pannolino. Spaparanzata. Non ci potevi credere di avere tutto quello spazio, adesso. E continuavi a girare la testa da un lato e dall'altro. Appena ti ha vista, Lorenzo ha cominciato a ripetere in loop "è mia sorella, è mia sorella", e Riccardo che era troppo basso e non ti vedeva  era un continuo "qual è? quella lì? è lei? è Vicky?"
Poi ti hanno messo la tutina che ti ho regalato io. E' stata la prima cosa che hai indossato. Ci avevo fatto ricamare sopra "zietta mi adora". Quando te l'ho vista addosso credo di essere morta per un nanosecondo. Eri una bellezza, due labbra carnose e tenere, le manine con le dita sottili, da femmina proprio. E gli occhietti due fessure orientali quasi, neri e profondi. Quando sono appena nati a volte i bambini sembrano vecchietti. Hanno qualcosa di eterno.
- Ma come dei vecchiettiiii...
- Dei vecchietti, senza età. Che sanno tutto e hanno tutto. Dopo qualche giorno diventano bambini.
- E quand'è che sono diventata bambina, zietta?
- Questa è un'altra storia...

Benvenuta cucciola meravigliosa.

 
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simas
simas il 06/02/07 alle 15:32 via WEB
respira sorellina respira... lo so che è terribile.
 
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