Creato da MirtilloGirl il 11/09/2006
quando qualcosa comincia, comincia a finire (a.g. pinketts)

marmellata di mirtilli

Innocenza. Purezza. Illogicità. Anti-logicità.
Salute. Etcì! Salute.
Contraddizione. Sapore.
Mani. Pensiero.
Muscoli tendini sangue.
Pensiero. Razionalità. Bleah.
Ritmo. Danza. Piedi.
Solitudine. Silenzio. Eternità.
Critica degli archetipi.
Rito. Rito laico. Burocrazia.
Gesù. Innocenza. Purezza.
Da capo.

 

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Post N° 173

Post n°173 pubblicato il 25 Maggio 2008 da MirtilloGirl

 

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  Ho appena cacato il mio blog.
  Presto inserirò i messaggi. Torna in un altro momento. Ciao

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 magari ce riprovo....

 
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Post N° 172

Post n°172 pubblicato il 20 Maggio 2008 da MirtilloGirl
 

Cosa ho nel ventre?
Principessa sgraziata,
tu non porti l'oro sui vestiti.
Ne riempi le vene
e il tuo silenzio è lucente
come un salmo.
Sei sola. Lo vedi?

 

Ho compiuto mille volte 15 anni, tutte le volte che ho perso una parola o mi sono scottata le dita accarezzando la luce. Tutte le volte, per non morire, per non conoscere, per avere ancora e non avere mai avuto.

Quando qualcosa finisce.
Quando qualcosa comincia.
Quando qualcosa comincia a finire.
Quando non so spiegare.
Quando vorrei andare.
Quando poi resto.
Quando cerco di trovare.
Quando non voglio ascoltare.
Quando una foto è più bella della verità.
Quando la meccanica è più vera della verità.
Quando mi dicono torna.
Quando sento che manco.
Quando tutto scorre.
Quando tutto torna.
Quando c'è il primo capello bianco.
Quando c'è il secondo. E ancora continui a desiderare nascere.

Nella foto: Socìetas Raffaello Sanzio, Hey Girl!
Consiglio vivo agli amici romani: non perdeteveli, saranno lì da voi a breve.

 
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hommage

Post n°171 pubblicato il 08 Maggio 2008 da MirtilloGirl
 

Sarà meglio sollevare verso il cielo questa polvere dorata e piangere sotto la nuvola luccicante che ci investirà durante il collasso fatale, un solco irrevocabile in cui svanirà la forza delle anche che ci ancorano a terra e perderemo il sostegno dei femori sapienti.
Sarà meglio avere il nome di un'anziana piangente e il volto solcato da sentieri e crocicchii, compiere il millesimo anno d'età e farsi cogliere dall'ultima lacrima cantando.
Sarà meglio trovare una voce tremante e perfettamente accordata, brutta, sgraziata, ma possente come un grano di pepe nero.
Sarà meglio portare con sè i minuti e le ore che ci separano dal tempo intero, senza fingimenti e tremori, contare i battiti del cuore ansante.
Sarà meglio essere soli chiudendosi il diario pieno di macchie informi sul petto.
Sarà meglio non essere in guerra, sarà meglio trovare la pace.
Sarà meglio non avere paura.  Forse immergersi in un'onda di luce. E trovare i colori degni di tantà beltà.

 
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Post N° 170

Post n°170 pubblicato il 28 Aprile 2008 da MirtilloGirl
 

Con delicatezza. Proviamolo a dire con delicatezza.
In fondo è talmente logico e lampante, matematicamente definito, che non può scandalizzare.
Lo so, lo so, parlare di soldi fa sempre un po' storcere il naso ai duri e puri. Allora diciamolo con delicatezza. Come una proporzione algebricamente inconfutabile.

Povertà di investimento nella cultura genera povertà della cultura.

Due settimane di festival e giornate internazionali mi hanno acceso questo pensiero. E' triste, davvero triste, vedere questi giovani artisti mettersi a nudo davanti a un pubblico tutto sommato nemmeno troppo esigente, e non riuscire a cavare fuori nemmeno una parvenza di sintassi e di linguaggio. Tutto è sempre e solo un abbozzo. E me li immagino, nella loro saletta prove a pagamento, a ritagliarsi il tempo delle prove tra una lezione presa, una lezione data e magari un turno al ristorante o al negozio di vestiti sul corso. Tanta buona volontà in cui però non crede nessuno, nemmeno loro. Abbozzano, ci provano. E sono da ammirare per questo. Resistono. Ma fanno tristezza, tanta tristezza. E finchè saranno costretti a correre e a incastrare il proprio lavoro inutile tra altre attività diversamente redditizie, non ce la faranno a creare un prodotto credibile. Bisogna spiegarlo agli assessori, agli organizzatori, agli stanziatori, al pubblico anche. Loro fanno quello che possono. E, purtroppo per loro, non è abbastanza. Andrebbe rivisto tutto il sistema. Andrebbero ricalcolate le note spese a favore di chi lavora. Il lavoro è uguale per tutti. Come la legge. Cazzo. Invece. Pare che ci sia chi decide cosa è importante e cosa no. Cosa è un prodotto da pagare e cosa no. Come se si decidesse che il pane di via Bramante è buono e va pagato a qualunque prezzo venga offerto, mentre il pane di via Lamarmora può essere mangiato anche gratis, fa niente se il panettiere ci rimette la farina. Di conseguenza il panettiere di via Bramante avrà sempre più denaro da investire in farine sempre migliori e macchinari all'avanguardia, mentre il panettiere di via Lamarmora farà un pane sempre più scarso e sempre meno invitante, magari dignitoso, ma condannato a essere un pane di secondo ordine. Ecco, è la stessa cosa. E' matematico. Logico. Lampante.
Siamo condannati alla mediocrità da una politica culturale cieca, zoppa e. Inconfutabilmente. Matematicamente. Mediocre.

 
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Post N° 169

Post n°169 pubblicato il 23 Aprile 2008 da MirtilloGirl
 

Fenomeno dell'arto fantasma:
all'amputazione di un arto fa seguito la percezione dell'arto medesimo come se fosse ancora presente.

La vida es sueño...

...magari ho perso le braccia... le dita... le gambe la testa... e non me ne accorgo...

...y los sueños sueños son.

C'è un confine preciso e netto tra l'immaginazione e la realtà. Tra l'assenza e il corpo. Tra l'invenzione e l'essere. Ma per fortuna non ho ancora capito qual è.

Sono entrata, nel frattempo, nell'ultimo anno dei 20. Meglio che me lo goda.

IMG: io sotto le mentite spoglie di Ofelia, Waitress 18.4.08

 
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