Creato da Eva.Kant696 il 30/10/2010
 

La Lettera Scarlatta

"Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza."

 

 

Parola d'ordine: AGIRE!

Post n°91 pubblicato il 27 Settembre 2012 da Eva.Kant696

 

Mercoledì ho incontrato Gianni nel locale dove di solito lo vedo di sfuggita, c’era anche la ragazza dietro la quale lui sbava. Lei attacca bottone con me...non so perchè, non credo sappia nulla...se non dovessi averla per forza sulle scatole, sarebbe anche simpatica! Comunque è davvero molto bella, ma sciapita...per i miei gusti, ovvio! 

Arriva l'ora di andar via, intravedo Gianni e lo raggiungo. Mi avvicino per chiedergli con tono deciso di uscire un attimo fuori per parlare. Mi ha chiesto di aspettare, penso proprio non si volesse far vedere da lei con me, io insisto, divento ancor più seria e con tono nervoso comincio ad alzare la voce, lui risponde con altrettanto nervosismo e mi dice che mi avrebbe chiamata. Me ne vado, ma non prima di averlo “minacciato” dicendogli che se la sua telefonata non sarebbe arrivata di lì a breve, avrei cominciato a dare di matto!

Esco dal locale, corro da una mia amica e le racconto tutto:
“E se non chiama, che cazzo faccio???”
“Comincia a spifferare tutto alla ragazza a cui lui fa il filo!”
Quanto siamo stronze noi donne quando ci mettiamo d’impegno!

 

 

Mi chiama lui…mentre torno a casa, gli racconto di aver parlato con Gianni e mi chiede“Ma cosa gli vuoi dire?” Ma questa volta il tono era diverso, era come se mi volesse dire “Cosa vuoi fare ormai?? Ha ottenuto ciò che voleva” infatti quello che disse dopo confermò il mio sospetto “Evidentemente ti ha preso per una ragazza facile, anche io all’epoca avevo l’amica che chiamavo quando mi andava e questa era disponibile!” Mi sono incazzata ancora di più!! Gli ho risposto che se così aveva capito, se lo doveva togliere dalla testa, perché aveva proprio sbagliato!

Ero disposta a fare un putiferio! Torno a casa, ero stanca, mi metto a letto.

Le 23.00 circa, il telefono squilla. E’ Gianni. Evidentemente gli avevo messo paura per quanta velocità ha avuto nel richiamarmi! Rispondo, ero decisa a rincoglionirlo con le parole ed i toni duri, ed invece lui è abbastanza pacato. Mi spiazza un po’, il tono era addirittura un po’ imbarazzato…mi chiede scusa per come si è comportato, mi dice che sono una bella ragazza, per questo quando mi vede è normale che si senta attratto, io controbatto dicendo “si, peccato che il giorno dopo, ti passi tutto!”

“Non è che mi passa tutto, è che è un periodo che non ci sto più con la testa…ed è un periodo un po’ troppo lungo per i miei gusti!”

“E si, ho capito dove ce l’hai tu la testa e soprattutto verso CHI!” riferendomi ovviamente alla ragazza del locale…lui mi risponde che la ragazza che ho visto è una tipa per cui lui ha perso la testa già molti anni fa, mi racconta un po’ dei problemi vari che ci sono e per questi, ed altri motivi, non se la sente di andare oltre. Gli rispondo che se lui ha problemi, non se la deve prendere con me e per questo aggiunge che non mi vuole coinvolgere, che per questo motivo molte volte ha evitato di uscire con noi o di richiamarmi, proprio perché era cosciente di non essere in grado di darmi, in questo momento, quello che io voglio e per non creare ulteriori casini si è tirato fuori.

Replico dicendo che in questo modo ha portato la cosa ancor più per le lunghe, gli dico che sono contenta che sia stato onesto almeno adesso con me e lo ammonisco dicendogli che se questa conversazione l’avessimo avuta subito dopo il primo episodio, magari ci saremmo risparmiati un sacco di problemi! Mi dice che ho ragione, che gli dispiace per come si è comportato e spera di non aver rovinato almeno il rapporto d’amicizia con me.

Insomma tutto sommato era un punto quello che volevo ed è quello ho ottenuto. Ne sono felice.

Ora tutto sta a stare ferma con le mani la prossima volta che ci si vede…

 

 
 
 

Credo di non esser stata mai così nervosa...

Post n°90 pubblicato il 12 Settembre 2012 da Eva.Kant696

Ovviamente come al solito non sono riuscita a tenermelo per me e ho raccontato a lui l’accaduto, non andando nei particolari, ovvio, ma con tutta la rabbia ed il nervosismo che avevo, non so cosa sia riuscito a capire…

 

Ero nervosa sia per quello che era successo con Gianni e sia perché lui era partito per un paio di giorni e per tutto il tempo, ho provato a chiamarlo ma non c’è stato verso di sentirlo. E quindi non appena l’ho beccato al telefono, a mezzanotte quasi, mentre stanco tornava a casa, gli ho vomitato addosso tutto quanto.

Perché non mi ha chiamata, perché non mi rispondeva e se era giusto che lui partisse ed io ero arrivata al punto di non sapere più esattamente dove si trovasse! Ero un fiume in piena, non ricordo neanche se lui aveva il tempo di rispondere:

“Insomma hai preso un aereo, sei fuori casa, non ti sento per due giorni, provo a chiamarti e non mi rispondi, permetti che io mi preoccupi??”

“Si, hai ragione, ma non avevamo molto tempo…”

“Una domanda sola, ma tua moglie l’hai sentita?? L’hai avvisata che eri arrivato, che stavi partendo??”

“L’ho sentita solo la sera dopo, mi ha chiamato lei…”

Io ormai ero senza freni, andavo e basta:

“E si, io sono stata una giornata intera a chiamarti, lei una telefonata sola ha fatto e ti ha beccato nel momento giusto! E che fortuna!”

“Ma prima di parlare con lei, io ho provato a chiamare te!”

“E giustamente io dovevo stare tutto il tempo attaccata al telefono, sperando che tu prima o poi mi chiamassi!! E’ questo che dovevo fare???”

Una volta calmata, apparentemente almeno, mi chiede di sabato. E lì, giù di nuovo il nervosismo! Gli ho anticipato che avrei preso da parte Gianni e che gli avrei parlato, stavolta definitivamente (si spera!). Quando gli ho raccontato di sabato, non ha detto niente, so di averlo deluso nuovamente ma, non volevo sentire le sue parole, non volevo sentirmi dire “te l’avevo detto” ero solo decisa a parlare con Gianni, che lui fosse d’accordo oppure no!

Volevo dirgli a tutti costi che non solo la tipa che si incontra una sera, con cui ci si diverte e poi basta, perciò se quando mi vede, gli si accendono i bollenti spiriti, che se li spenga da solo!

E lui era lì, dall’altra parte del telefono che ascoltava in silenzio e che ogni tanto mi diceva “Ma sei troppo nervosa per questa storia, ti sento troppo agitata…”

Non ero nervosa, ero incazzata nera!! Avevo bisogno di dirgliene quattro a Gianni e solo in questo modo mi sarei calmata!

“Ma cosa gli vorresti dire?” In cuor mio sapevo esattamente cosa volevo dire a Gianni, era una disperata richiesta di aiuto: lasciami perdere, fermati tu per primo, perché io credo proprio di non esserne in grado…

 

 

 
 
 

Ho la guerra in testa

Post n°89 pubblicato il 07 Settembre 2012 da Eva.Kant696

Stamattina mi sono svegliata proprio male. Le parole della mia amica, quando le ho accennato l'accaduto, sono state: "Ti ha preso proprio per una brava ragazza, allora!" Era evidentemente ironica...e sono state proprio quelle parole a balenarmi, per tutta la mattinata, nella testa! Ieri Gianni non si è fatto sentire esattamente come immaginavo. Il sangue ha cominciato a ribollirmi nelle vene, solo perchè non voglio che si metta strane idee e che si convinca che con me si può fare questo ed altro!
Tanto è vero che ho mandato un sms "trappola" a Gianni chiedendogli se doveva andare in un certo posto nel pomeriggio e nel caso, se mi poteva fare un favore. Il tutto scritto con un tono scherzoso che non lasciava trapelare nulla del mio nervosismo. Mi risponde dopo una decina di minuti, dicendomi che non andava lì dove gli avevo chiesto e mi domanda che favore volessi, al che gli piombo l'sms che doveva fargli capire già qualcosa: "Voglio 5 minuti del tuo tempo."

Non mi ha più risposto.

Ma io sono paziente....prima o poi lo incontrerò da qualche parte...e gli faccio il culo! Altrimenti faccio succedere un casino.

Ha stuzzicato la persona sbagliata...ha DECISAMENTE stuzzicato la persona sbagliata!!

 

 
 
 

Que será será

Post n°88 pubblicato il 26 Agosto 2012 da Eva.Kant696

Stasera serata di festeggiamenti, compleanno di mia cognata. Mio fratello aveva organizzato tutto e tra gli invitati, ovviamente Gianni. Premesso che sono passati ormai 5 mesi dal "fattaccio" e che ultimamente mi capita spesso di incrociarlo perché frequentiamo lo stesso locale, ma lui è talmente preso da una ragazza che c’è sempre lì, che a malapena ci salutiamo…oddio non che io mi sbracci o mi disperi per attirare la sua attenzione!

Fatto sta che sapevo che stasera sarebbe stato presente e lui, sapendo della serata, mi ha chiesto se ci sarebbe stato Gianni e alla mia risposta affermativa, si è mostrato preoccupato..ovviamente io l’ho rassicurato, anche perché le occasioni ci sono state per parlare o per recuperare, ma non sono state colte o comunque non le ho volute far accadere, poi per giunta lui va dietro a questa ragazza, quindi mi sembrava più che sicura la serata!

Serata danzante…si bevicchia…poco, a dire il vero, rispetto a quanto successe quel “fatidico” giorno, io non sono per niente brilla, ballo tranquillamente, da sola o con il “giullare” della compagnia e niente di più. Gianni a inizio serata, passandomi alle spalle, mi da’ un buffetto sulla guancia per salutarmi, ma questo fu l’unico contatto per un bel po’ di tempo. Io evitavo anche di guardarlo, non so…non mi andava o forse ero ancora in soggezione..non ne ho idea.

La serata va avanti e comincia ad entrare nel vivo, io continuo a starmene per i conti miei, ma mentre ballo, ho come l’impressione che piano piano si avvicini sempre di più, non so ma gira e gira, alla fine me lo ritrovavo sempre alle spalle!

Cerco di non pensarci troppo, mi convinco che si tratta solo di una mia fissazione.
La serata si avvia verso la conclusione, nel frattempo le distanze si erano accorciate o forse il cocktail aveva tolto quell’imbarazzo iniziale da parte mia, perché sono io che coinvolgo Gianni nei balli con gli altri. Mi prende in giro, mi fa ballare e quando mi pestava il piede ed io gli menavo una cazzottata, rispondeva con un bacio sulla testa e rideva…mah! Io davvero non capisco…ma continuo a convincermi che sia solo la mia fantasia a farmi vedere queste cose…

La serata è conclusa, torniamo tutti nella stessa macchina, Gianni è seduto davanti e mio fratello guida, io al centro dietro con mia cognata, eravamo euforici ed in macchina cantavamo, io agitavo le mani per ballare e come uno sfottò avvicino la testa di mio fratello e di Gianni come per fingere di farli urtare, al che Gianni mi afferra la mano, mi da un morso lieve e mi trattiene il mignolo con i denti. Dai denti è passato letteralmente a leccarmi il dito…io ero allibita…con mio fratello di fianco questo ci stava provando nuovamente.
Non ho voluto togliere quel dito…non lo so…adesso mi sento stupida ad averlo fatto ma non ho tolto quel dito. Abbiamo trascorso tutto il viaggio con mio fratello accanto a Gianni, mia cognata alla mia sinistra, un amico alla mia destra ed io con la mano nel collo della camicia di Gianni! Ma la cosa da ridere è che era tutto in bella vista…e ad ogni movimento di mio fratello, corrispondeva o no il dito in bocca..oddio mi vergogno quasi a raccontarlo..

Una volta accompagnato l’amico a casa io mi sono messa dietro il sedile di Gianni e abbraccio il suo sedile…lui dal lato dello sportello mi porge la mano, oddio come l’altra volta!!!!!

Decidiamo di andare a prendere un caffè prima di tornare a casa. Noi due siamo gli ultimi ad entrare nel bar, io lo precedo, mi sento sfiorare il braccio ed era lui che cercava ancora la mia mano. Siamo di fronte al bancone dei cornetti, mio fratello e mia cognata avanti ma disposti di lato a me, io poco dietro al centro tra di loro e subito dietro di me Gianni che mi aveva preso per mano alle mie spalle.

Ci sediamo al tavolino, lui cerca sempre il contatto visivo ma io lo evito, mi sentivo troppo osservata dagli altri…temevo d’esser beccata, allora mi allontano appoggiando la schiena alla sedia ed accavallo le gambe, con un piede urto involontariamente la sua gamba e sotto il tavolo comincia ad accarezzarmi il piede...IO ERO MORTA... Più lo guardavo e più mi veniva da dirgli “Chi ti capisce è brava!” ma restavo lì immobile a godermi il tutto.

E’ arrivata l’ora di tornare a casa, lui, da matto, avrebbe cominciato a lavorare di lì a poco lo accompagniamo a casa e prima di uscire dalla macchina mi stringe la mano forte, apre il portone e sulla soglia si gira, ci guarda, sorride, mi guarda ed entra.

Torno a casa, convinta sia solo una parentesi, che stavolta penso proprio di evitare di raccontare a lui...almeno nei particolari! 

 


 
 
 

Atto dovuto (?)

Post n°87 pubblicato il 31 Luglio 2012 da Eva.Kant696

Ormai rispondevo al telefono a monosillabi...evitavo sempre più di chiamarlo, tanto non poteva rispondermi...

Deve aver FINALMENTE (direi) percepito il mio disagio, tanto da propormi lui di incontrarlo...

Fino alla fine ero ancora indecisa se andarci sul serio oppure no...

Entro in macchina...a malapena saluto con un "ciao" per tutto il tragitto è al telefono per lavoro...lavoro...lavoro...

Finalmente arriviamo a destinazione, mi abbraccia 
Mi vuoi dire cosa hai? 

Perchè mi sento sempre una stupida in queste situazioni??? Perchè sembra che ci stia male solo io se non ci vediamo o sentiamo spesso???

Resto in silenzio..è lui che dice tutto...sa quali sono i problemi ed è lui stesso che snocciola la questione...è tutto per colpa del lavoro...è oberato..ecc..ecc..

Stasera ho lasciato tutto in ufficio perchè ho notato che la situazione con te mi stava sfuggendo troppo di mano.
Ma credi veramente che abbia un'altra? Che faccia lo stronzo con la segretaria? Dovrei mettere a repentaglio il rapporto con te e con i soci, la stabilità dell'azienda per una storia con la segretaria?? Ma pensi davvero che possa farlo? Non credere che perchè l'abbia fatto con te, lo faccia con chiunque.

Io continuavo a non rispondere...ma il mio silenzio gli dava conferma del fatto che non fossi del tutto convinta...e allora comincia a prendermi in giro...

Ok, si...ho un'altra. Ti tradicsco con un'altra ragazza...si chiama AZIENDA. Credimi...non ho nulla da nasconderti, vieni in ufficio domani, stai con me tutto il giorno, vedrai che non ti nascondo niente..non so come altro convincerti..

Continuavo a tacere...

Mi dici a cosa pensi?? Vuoi parlare??

Mi servì una sola frase per colpirlo nel vivo:

E' assurdo che io debba stare male per una storia che NON HA FUTURO... 

 

 

 

 

Si fece piccolo piccolo..

 
 
 

 

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