Creato da Driade_degli_alberi il 17/11/2010

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Frustrazioni-Pensieri

Post n°2 pubblicato il 17 Novembre 2010 da Driade_degli_alberi

Hanno detto che la frustrazione stimoli il pensiero!

Oggi la giornata scorre, frustrante, alternando a momenti di lucidità i momenti di male, dove il corpo riemerge sotto forma di cuore minaccioso e caldissimo che pulsa e mi invade il petto, la pancia, il volto. In questi momenti _di male_ penso a quanTo mi sento esclusa ed al  difendermi, al giudicarmi senza valutare l' interiorità, banalizzando la  vita e ciò che racconto di me.

Perchè mi rendo banale e mi rimando quanto io sia banale? Sto lottando per dimostrare che non è così, mi ferisce quando liquido in poche e grossolane parole le cose che riporto di me, cambiando quasi gli episodi, i vissuti, falsificando, fraintendendo, dicendo che sono le mie parole false e mutevoli di seduta in seduta, quando in realtà sei TU, altra-me proiettata nel trasfert, che mi fraintendi perchè non mi ascolti, o non lo fai profondamete, non sei con me, mi mantieni lontana e ti tagli fuori dalla mia interiorità. Mi capirai un giorno? Sono stanca di lottare per farmi capire prima da te e poi da me stessa. Ho bisogno di passare prima da te per riconoscermi, per ricontattarmi, ne ho bisogno come acqua o ossigeno; non posso farlo da sola, ora non ne ho la capacità.

A volte sembra di parlare ad una campana appoggiata per terra, le parole non risuonano ma sbattono confusamente come rumori disordinati, mi ritornano spoglie, prive di sentimento, non mie, tanto da non sembrare più provenire da me, dal mio interno,  dalla mia vita, ma da un'altra persona per quanto sono prive di calore. Al mio stupore, rispetto a queste parole morte, strane e lontane, come dei parenti all'estero che parlano familiarmente ma in un'altra lingua,  mi accusi di essere stata falsa, di aver mistificato, quando in realtà sei stata tu a tagliare i significati caleidoscopici di quanto io ho detto.

Accettarli vorrebbe dire accettare i sentimenti che ci sono dentro, i miei sentimenti, nel bene e nel male, sentimenti di una donna  _non di una ragazzina capricciosa.  

Le mie parole forse sono come scatole ricolme di fiori, delizie, tepore ma anche serpenti, paure, misteri angoscianti perchè senza forma. Prenderle, accogliere nel loro contenuto materico vuol dire venire incontro a quanto  chiedo a me stessa, riflessa sul lettino, nella mia incessante richiesta di amore. Prenderle vuol dire  amarmi, stare con me, emozionarsi insieme a me, per te questo è impossibile, inconcepibile.

Lo capisco... inconcepibile perchè  io chiedo, chiedo amore, amore verso me stessa, perdono e attenzione, ascolto al i là di regole o setting,  capisco ma soffro. Questa è la mia vita, la devo accettare

Finirà questo fraintendermi?

 

 

 
 
 
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