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MOLL FLANDERS

Post n°8 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da johann_gutenberg
 

Daniel Defoe
Einaudi
2008

Nata nella prigione di Newgate, avventuriera, prostituta, cinque volte sposata (una delle quali con il proprio fratello), per oltre dodici anni ladra, per otto deportata in Virginia: e poi finalmente ricca ed in odore di onestà. Questa è la storia di Moll Flanders, che Defoe racconta calandosi completamente nei panni della protagonista, provando così l'ebbrezza di «vivere» le sue travolgenti esperienze. Il racconto in prima persona gli consente di confondere la propria anima borghese con quella di una povera delinquente, senza peraltro tradire la realtà: la storia di Moll la tagliaborse è infatti ispirata alla vita di una celebre ladra morta a Londra nel 1659 e ben presto divenuta una figura leggendaria nell'immaginazione popolare.

LadyAileen scrive:

Dopo aver letto questo romanzo non starò qui a spiegarvi il significato letterario o a fare la critica del romanzo perché per questo ci sono i libri di letteratura. Mi limiterò, invece, a dare il mio modesto parere su questo libro.
Sicuramente per chi mi conosce sa bene che questo non è esattamente il mio genere preferito ma nonostante ciò mi sono appasionata alle vicende di questa donna sin dalla prima pagina.
Una persona, figlia di una ladra, che desidera diventare una signora e per far questo ruba, si prostituisce, abbandona i figli, commette incesto e quando ormai ha toccato il fondo (rischia di essere impiccata per furto) ritrova finalmente la retta via (forse).
Il libro non ha alcuna divisione in capitoli (avrei preferito diversamente) e le vicende sono narrate dalla stessa Moll Flanders (anche se alcune sembrano incredibi sono proprio queste ad aver catturato la mia attenzione). Interessante vedere come l'autore descriva quella che è la condizione di una donna sola a quell'epoca.
Una lettura scorrevole e senza troppo ma continuo a non apprezzare i classici.
  

Kris1969 scrive:


Moll Flanders è, nella versione che ho letto io, un “tomo” di 282 pagine, scritto in caratteri minuscoli, con una interlinea così ridotta che le pagine sembrano un blocco unico, fittissimo, quasi il libro non fosse sufficiente a contenere la narrazione della vita che la protagonista stessa ci racconta in prima persona. Introdotta da una breve prefazione dello stesso autore, la storia di Moll dovrebbe avere intenti morali. In realtà quella che ci  viene narrata è la storia, divertita e divertente, di una donna che, armata di intelligenza, bellezza, fascino e mancanza di scrupoli, riesce a sopravvivere a un numero notevole di rovesci di fortuna e a farsi strada nel mondo, finendo la propria vita da “onesta e penitente". Sarà poi vero tutto questo pentimento? Così dice Defoe, ma persino lui non sembra poi crederci molto.
Quello che si percepisce, invece, è l'incontrovertibile affetto dell'autore per la propria protagonista, persino quando ne descrive i comportamenti più bassi e immorali. Del resto non è possibile non provare una simpatia irresistibile per Moll, non solo per la sfortuna che la colpisce ogni volta che sembra aver trovato un proprio equilibrio ma soprattutto perché è sempre assolutamente sincera nel racconto della propria vita, anche e quando le scelte che fa sono estremamente discutibili. Alla fine comunque si tifa per lei, a dispetto di tutto. Devo dire che nonostante la trama tipo teleromanzo (Dafoe potrebbe davvero dare dei punti a molti moderni sceneggiatori di telenovela) la lettura scorre veloce e piacevole, anche se l'autore ha secondo me esagerato nel raccontare le peripezie di Moll Flanders e tra tutti quei mariti (legittimi o meno) e quei figli abbandonati con completa noncuranza mi sono un poco persa.
Dopo aver letto Moll Flanders mi sono posta per l'ennesima volta una domanda: cosa fa di un libro un “classico”? Da lettrice di generi minori devo dire che non c'è poi tanta differenza tra questo libro e buona parte dei romanzi rosa che leggo io, anzi, a volte la bilancia pende decisamente verso i “romanzetti, sia per stile di scrittura che per la trama. Chissà che un giorno uno dei miei libri preferiti non sia fatto leggere a scuola! (Credo proprio di no, ma non si sa mai).

Medebai scrive:

Moll Flanders è il romanzo della maturità di Daniel Defoe. Scritto quando l’autore aveva ormai 62 anni, un’età avanzata per l’epoca. Riletto a distanza di anni, ho preferito concentrarmi sugli aspetti sociali denunciati da Defoe; L’evoluzione della storia in sé è prevedibile, se si considera l’ambiente nel quale fu scritta, Defoe non poteva permettersi di esagerare, in un’Inghilterra puritana e conservatrice, già osava per la prima volta in assoluto mettendo come protagonista una donna, dei ceti più bassi della società, ladra, prostituta e truffatrice, un’eroina negativa quindi, e rimedia con un finale di pentimento e redenzione. Quel che è veramente importante è il distacco netto con tutte le tradizioni letterarie precendenti, coi romanzi che vedevano come protagonisti esclusivamente nobili e cavalieri con le rispettive dame e il popolaccio infame relegato al massimo a far da sfondo a cortei e avventure; qui invece l’abbrutimento è protagonista fin dal primo momento, riflesso delle vere disavventure patite dall’autore che nelle alterne fortune conobbe pure la galera. Non siamo ancora al romanzo sociale che comparirà solo un secolo dopo e in altri ambienti, ma ne è il prodromo indispensabile.

iononsonoio2 scrive:

Moll parla in prima persona della sua vita, da quando abbandonata perché la madre era stata arrestata e mandata in esilio venne presa in casa di una donna che per avere soldi li accoglieva fin quando potevano andare a servire. Molli è decisa a non fare la serva ma diventare una dama, che per lei significa non fare la serva e vivere del proprio lavoro Racconta in prima persona tutta la sua vita, corrotta fin dalla gioventù, viziosa, i suoi mariti e figli sparsi, di quel marito , che poi scoprì essere suo fratello e del suo desiderio di pentirsi e redimersi. Non mi è piaciuto molto come libro , non è il mio genere.
voto 5

Arcenciel13 scrive:

Questa storia mi ha presa anche se ha dei momenti tristi, perché il fatto di lottare contro tutti, comunque e sempre, senza arrendersi mi conquista sempre. Certo non è giusto tutto quello che ha vissuto la protagonista, ma la forza dei suoi sentimenti l’aiuta ad andare avanti, questo coraggio mi chiedo dove lo trova.

Weirde scrive:

Ho letto questo libro anni fa e rileggerlo mi ha fatto scoprire nuove angolazioni di lettura. Moll Flanders è la storia di una donna coraggiosa, le sue avventure sono avvincenti, ma rileggendolo, mi sono accorta che il sottofondi morale del libro è molto forte.
E' come se l'autore dicesse :ecco vedi lei ha fatto questo e per questo le capita questo e quest'altro.
Ciò non toglie che il libro sia molto piacevole da leggere e che Moll sia molto moderna per i suoi tempi, cosa che rende l'autore a sua volta molto moderno. O almeno a me sembra così.
Nonostante Hardy sia posteriore a Defoe la sua Tess dei D'uberville la trovo molto meno moderna ad esempio.

 
 
 
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LadyAileen = Vampire Kisses di Ellen Schreiber
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iononsonoio2 =

BlackMokona = Il figlio del cimitero di Neil Gaiman
Krissy1969 = Omicidio a Road Hill House di K. Summerscale  

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