Creato da la_mort il 11/12/2010

Morte

... al ricordo o all'oblio

 

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Otelo

Post n°21 pubblicato il 27 Aprile 2013 da la_mort

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Essere o non essere,
questo è il problema:
se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi,
i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna,
o prender l'armi contro un mare di triboli
e combattendo disperderli.
Morire, dormire, nulla di più,
e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio
Morire, dormire, sognare forse:
ma qui é l'ostacolo, quali sogni possano assalirci
in quel sonno di morte quando siamo già sdipanati
dal groviglio mortale, ci trattiene:
é la remora questa che di tanto prolunga
la vita ai nostri tormenti.

Chi vorrebbe, se no, sopportar
le frustate e gli insulti del tempo,
le angherie del tiranno,
il disprezzo dell'uomo borioso,
le angosce del respinto amore,
gli indugi della legge, la tracotanza dei grandi,
i calci in faccia che il merito paziente riceve
dai mediocri,
quando di mano propria potrebbe

saldare il suo conto

con due dita di pugnale?


Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli
imprecando e sudando sotto il peso
di tutta una vita stracca,
se non fosse il timore di qualche cosa,
dopo la morte, la terra inesplorata dove
mai non tornò alcun viaggiatore,
a sgomentare la nostra volontà e
a persuaderci di sopportare i nostri mali
piuttosto che correre in cerca
d'altri che non conosciamo?

Così ci fa vigliacchi la coscienza;
così l'incarnato naturale della determinazione
si scolora al cospetto del pallido pensiero.
E così imprese di grande importanza
e rilievo sono distratte dal loro naturale corso:

e dell'azione perdono anche il nome...

 

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