Diventerò poesia..

Inconsciamente destrutturata

Ammetto di aver perso un po' di quel tocco romantico che mi caratterizzava l'anno scorso, ma le cose cambiano, tornano i momenti di pioggia triste, forte, di polvere grigia che non se ne vuole andare, che risale le tue narici e rischia di farti soffocare. Eh si, tornano quei momenti.

Vorrei riuscire a dipingere una bambina dai capelli color miele che fa bolle di sapone dalla finestra della sua cameretta color caramella, e vorrei passeggiare per le strade di un villaggio incantato con amici come leoni senza coraggio, spaventapasseri senza cervello e robot senza cuore, eppure nelle strade della mia mente riesco solo a trovare vecchie streghe che regalano mele avvelenate e scuri cavalieri tagliatesta.

Ho provato a disegnare volti di donne bellissime, con sfondi colorati di arancione, rosso e blu, eppure ciò che ne è uscito è una tela cupa, con colori molto scuri, una gran prevalenza di nero, il tutto come un'enorme macchia, uno spruzzo di triste e deprimente apatia, noia, proveniente dal cuore di una donna che non conosco.

Ho provato a cantare, ma non mi è uscita la voce.

Ho provato a correre, ma sono subito caduta.

Ho provato a vivere, ma mi sono chiesta se ne sono ancora capace. E' tutto così difficile quando ti rendi conto di quanto la "realtà" faccia paura.

Post N° 21

Brezza, vento pungente, è capace di bucarti le mani e far salire la paura, lui che una volta ti aiutava a sconfiggerla.

Sensazioni ambigue, forti, incontrollabili, che portano a voler fuggire nel luogo che hai sempre sognato, quello di cui leggi ogni sera nei libri, libri senza illustrazioni perchè ami inventarti paesi mai visti e personaggi che mai incontrerai. Divieni Dio e nemmeno te ne accorgi.

Ricordi quei profumi che ti facevano perdere la testa? Oggi, a distanza di anni, ti fanno ancora lo stesso effetto, è incredibile, eppure fragranze come quelle, sapori colorati di viola ed arancione, contenenti impercettibili scaglie di puro oro, beh...non si trovano più al giorno d'oggi. Le hai cercate, eccome se le hai cercate, ma probabilmente sono volate via con lucciole e libellule verso luoghi più felici, o comunque meno malinconici di questo.

C'è chi dice che il mondo lo rovinano quelli che non sanno usare il cuore: una banalità o una perla? Preferisco non espormi.

Io so che tu un giorno possedevi la vita, l'anima, il cuore e tutto ciò che è necessario ad intraprendere questo viaggio verso l'inferno, ma non mi hai voluto ascoltare, io ti avevo avvertito, ed ora eccoti qui, piccola, sola ed impaurita. La forza, la tua forza leggendaria, di cui andavi cosi fiera, essa non esiste più, ha perso il suo potere perchè una goccia è caduta sulla fiamma che l'animava. Ed ora nulla è più.

Nulla. Buio. Nero. Nebbia. Sabbia sugli occhi.

Tornerai, io lo so.

Psico-patica/labile/si/terapia/analisi

Vi siete mai sentiti pazzi, strani (fin troppo), malati inside head, insomma matti da legare???? Io si, e non è una delle più piacevoli sensazioni che io abbia provato.

DEFINIZIONE: La follia viene identificata come una mancanza di adattamento che il malato mostra nei confronti dell'ambiente, tenendo ben presente che la definizione di follia è influenzata dal momento storico, culturale e dalle convenzioni, quindi è possibile considerare folle qualcosa o qualcuno che prima era considerato normale, o viceversa.

Tutto è relativo ed opinabile, e, come dicevo l'ultima volta, l'aggettivo "normale" è il più inadeguato tra tutti quelli utilizzati dai primati, infatti è inopportuno in qualunque contesto e nei confronti di qualsiasi cosa. Io questo l'avevo già capito da piccina, infatti già allora mi chiedevo se magari il mio sentirmi "normale" poteva non esserlo agli occhi di qualcun'altro, agli occhi del mondo esterno in generale....è possibile no?? Tutto lo è.

Ma quando questa presunta anomalia, che alla fine è caratteristica in una certa percentule del carattere o temperamento di ognuno di noi, supera una certa soglia di sopportabilità e diventa qualcosa di fastidiosamente irritante ed estraneo, anche per l'Io che alberga nella nostra testolina, allora ecco che subentra l'angoscia...non ansia, ma vera e propria angoscia, e quello è un momento molto brutto, è difficile esprimere a parole quanto orribile possa essere provare disagio, quel tipo di disagio, all'interno del proprio corpo, vorresti sfuggirgli e correre lontano da esso, ma sai di non potere e quindi la tua angoscia sale e non puoi fare altro che ripetere, a voce alta, "HO PAURA!", e così ripetutamente, col viso grigio e gli occhi sbarrati fino a quando il fantasma nero che si era impossessato del tuo cervello pian piano prende il volo e se ne va. E ci vuole un attimo per riprendere contatto con la realtà. Eh si, perchè prima quel contatto l'avevi in  parte perso, e se non lo riacquisti subito le cose si mettono male. Dio che paura.

Paese dei balocchi. Se la pazzia si rivolgesse in quella direzione sarebbe tutto ok, ma non sempre va cosi, non per tutti.
Me ne tirerò fuori, tutto qui. Con calma e con le mie fantasie da bambina di 5 anni.
Ma io vivo bene cosi.

Buondì mondo!

Eccomi, sono tornata dopo mesi di assenza dal mio giardino virtuale preferito...

Torno non in piena forma poichè il mondo, il grigio e la cattiveria a volte mi rendono un po' triste.....ma oramai mi conoscete, sono Alice nel paese delle meraviglie versione moderna, fin troppo....a volte penso che sarei dovuta nascere in paesi lontani di epoche lontane, dove esistevano mercati di ampolle magiche contenenti storie per scrittori in cerca di ispirazione, dove ci si poteva spostare attraverso le città con dei tappeti magici colorati, e dove c'erano bambine talmente belle che, per non spezzare tanta bellezza ed innocenza, non invecchiavano mai, e continuavano a stupire i passanti ed i turisti che, giorno dopo giorno, anno dopo anno, le ritovavano ogni volta fantastiche, giovani e lucenti cosi come le avevano viste la prima volta, stessi occhi meravigliati (perchè sono cosi gli occhi dei bambini) e stessi minuscoli vestitini che parevano sottratti a delle bambole.
Eh si....mi sarebbe piaciuto molto nascere in un posto del genere!! Forse mi sarei avventurata in mele avvelenate, orchi e balene parlanti, me ne sarebbe sicuramente valsa la pena.

Ecco perchè sono triste, lo capite ora?
Forse questo non è il mio posto, o forse il mio compito è cambiarlo e ricreare la favola, la favola che tutti sognano, dove nelle strade non rischi di incrociare mostri, veri e propri mostri mascherati da uomini d'affare, uomini normali, poveri o ricchi....perchè la vera mostruosita' si nasconde dietro quella che noi chiamiamo normalita', NORMALITA'!!!! Che aggettivo inappropriato.....in ogni caso nel MIO mondo queste cose non accadrebbero, no...e nemmeno saremmo costretti a vedere bimbi, madri, padri, vecchi, non vecchi, che muoiono di fame in posti dimenticati da Dio, si Dio parlo con te......e parlo anche con voi che vedete e fingete di non vedere, con voi che disprezzate il "diverso", la prostituta, l'immigrato e il mendicante, parlo con voi che disprezzate questo perchè non siete costretti ad una vita del genere, non siete costretti a fuggire dal vostro paese perchè li, nella vostra patria, rischiate di morire ogni giorno, ed appena uscite da questa isola di morte vi vedete arrestare senza ragione, solo perchè siete scappati da quell'inferno nella speranza di VIVERE!!!! No, io non credo proprio che questo sia il posto per me......o forse si.

lalalallallà, lalalallallallallà, lalalalalalà

mille cose da fare e non ho mai tempo per scrivere un po' sul mio caro blog.

vorrei scrivere, disegnare, correre, far volare aquiloni, vedere 10 film di fila al cinema, mangiare crèpes alla nutella, stare coi bimbi al parcogiochi, ridere, ridere, ridere.

per mancanza di tempo e per pigrizia non combino mai nulla. che tristezza.

colori, mancano i colori.