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« notizie dal mio mondo (c...che morte nera! »

il mio rapporto con la pornografia

Post n°687 pubblicato il 10 Giugno 2009 da gericorosa

Informata dell'esistenza di Heather Brooke e di Youporn, ho dato una rapida quanto indolore sbirciata in questo sito, ben fatto direi, di pornografia spicciola.

E da lì ho dedotto che la pornografia mi annoia a morte, come tutte le cose che non faccio.
E' come quando uno fa una vacanza e ti fa vedere le diapositive. Che palle.
E poi ogni filmato che ho guardato mi infastidiva: lei urla troppo - lui non fa vedere la faccia (e se la fa vedere non è bello) - non mi piace un capezzolo - il glande è troppo scuro - lei ha una patonza larga e fucsia - la decolorazione dei capelli mi sfianca per la banalità - i piercing mi annoiano - il trucco è volgare e troppo effetto MAT.

Così resisto su un filmato porno non più di 10 secondi: ogni volta qualcosa non mi piace e passo oltre.
Come quando la tipa che fa una pompa accusa uno sforzo di vomito: è una figura di merda, come la tipa al villaggio vacanze che viene ripresa mentre si affoga di gelato aggratis.

I movimenti dei corpi sono sincopati: quelli che tutte noi donne odiamo.
Sarà per questo che non si scopa più come una volta?
Troppe scene porno negli occhi degli uomini?
Come la moda del racchettone, che fa credere a tutti di poter giocare a tennis...

Le donne sono visibilmente annoiate, sennò non starebbero lì a dire God, oh God ogni due secondi.
E se ti piace tanto Dio mentre stai chiavando, non è un buon segno.
Gli uomini ce l'hanno sempre barzotto, benchè gliene stiamo facendo di tutti i colori: che forse si stanno annoiando pure loro.

Mondo della pornografia, sei vetusto.
Voglio corpi fragili ed efebici, ma soprattutto belli e pallidi. E eccitati.

Commenti al Post:
Piazza_delle_Erbe
Piazza_delle_Erbe il 10/06/09 alle 12:08 via WEB
azz, concordo su ogni singola parola. ma chi minchia è heather brooke?
 
 
gericorosa
gericorosa il 10/06/09 alle 21:13 via WEB
amore, hai internet fra le dita!scoprilo!
 
non.sono.io
non.sono.io il 10/06/09 alle 15:47 via WEB
Dev'essere il tema del giorno e non me ne sono accorto...
 
 
gericorosa
gericorosa il 10/06/09 alle 21:14 via WEB
non saprei:io entro, scrivo ed esco e su youporn c'ero ieri sera, fra le 23.28 e le 23.43
 
kleocoppersmith
kleocoppersmith il 11/06/09 alle 09:00 via WEB
concordo, concordo!
 
 
gericorosa
gericorosa il 11/06/09 alle 14:06 via WEB
avvocato,ma quello è un topo rosa morto?
 
   
sparus_rm
sparus_rm il 11/06/09 alle 17:42 via WEB
No, è Topolanek in stato d'erezione.
 
     
gericorosa
gericorosa il 11/06/09 alle 21:04 via WEB
hihihihihi!
 
sparus_rm
sparus_rm il 11/06/09 alle 16:40 via WEB
Mi sembra di capire che vorresti che ogni film porno fosse girato da un Bernardo Bertolucci, un Michelangelo Antonioni... Concordo sul fatto che la pornografia sia noiosa e maschilista, perché propone sempre ruoli e sequenze scontate e sempre uguali. Ma l'alternativa, una pornografia al femminile, esiste davvero? C'è qualcos'altro che non sia etichettabile come "patinato erotismo"?
 
 
gericorosa
gericorosa il 11/06/09 alle 21:04 via WEB
credo che la pornografia al femminile esista eccome.Ecco, un film porno girato da un grande regista, con attori bellissimi, mi piacerebbe molto.Non parlo di maschilismo nelle scene di sesso,ma di patinata finzione: è indubbio che gli attori porno facciano ginnastica, non l'ammore.Non sono eccitanti.
 
   
sparus_rm
sparus_rm il 12/06/09 alle 08:14 via WEB
Eh beh. Pompino. Penetrazione. Pompino. Lui che viene in bocca. E' sempre così in ogni scena, in tutti i film... non è che ci sia molta fantasia. Poi ci sono i film "drammatici" in cui regolarmente i due sono talmente infoiati che quasi non ce la fanno a chiudere la porta di casa prima di scoparsi sul tappeto. Ci vuole qualcosa di vero, realistico, con lui che indossa i boxer dei cinesi da tre euro e piega i pantaloni e li mette sulla sedia, rimirandosi il buco nei calzini, mentre lei si rinfresca la figa sul bidè in una posizione goffa e un po' ridicola.
 
     
gericorosa
gericorosa il 12/06/09 alle 14:32 via WEB
io non so che immaginazione hai tu,ma stiamo parlando di cose diverse.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
dilaudid damiano il 12/06/09 alle 13:42 via WEB
The devil in Miss Jones. Gerard Damiano. 1973. USA. Attori: Georgina Spelvin, Harry Reems, John Clemens, Marc Stevens Durata: 68’ Justine Jones, affacciata alla finestra, vede un uomo andar via. Abbassa le tapparelle. Si guarda allo specchio ed entra nella vasca da bagno. Decide di togliersi la vita tagliandosi le vene con una lametta. Confusa, Miss Jones si ritrova in una grande stanza ammobiliata alla presenza del diavolo che le dà la possibilità d’essere inziata ai piaceri della carne. Poiché suicida vergine, Miss Jones impara i piaceri del sesso maschile e di quello femminile, dell’autoerotismo e dei rapporti misti e di gruppo. Alla fine della giostra, Justine è però condannata a non raggiungere mai l’orgasmo ed a masturbarsi inutilmente per tutta la vita. Zoom all’indietro che attraversa la finestra e passa nella stanza da letto. Il volto della donna non è a favore di campo. Va vicino ad un mobile e si riflette in uno specchio. Adesso è a favore di campo, il suo riflesso melodrammatico: questo è l’inizio di uno dei più grandi porno esistenziali mai prodotto. Il gesto del suicidio, l’ossessiva macchina da presa che non può indugiare, ma che nella sua semplicità del vedere non rinuncia alla capacità di far vedere altro: l’inquadratura dall’alto sui polsi che sanguinano, la perdita metafisica della verginità e la morte della carne candida. La morte all’origine del sesso dunque, la morte del corpo, il rasoio in p.p. sulla vasca, la m.d.p. che non indugia sul taglio, la penetrazione lenta della carne… Importante è a questo punto anche la realizzazione scenica del passaggio, la differenza tra la vita piatta e spoglia che descrive l’ambiente che vede il suicidio, e l’eleganza dell’ambiente nel quale il diavolo è in attesa di ricevere la vittima. Dopo il grande successo di Gola profonda (1972) il film che ha aperto la strada del porno ai ceti più alti, alle elite intellettuali cinematografiche, Damiano costruisce un’altra serie d’incontri dall’altissimo valore simbolico, un folgorante capolavoro [i] che passa dall’adorazione fallica maschile ai piaceri saffici, dalla dissacrazione dei tabù (la scena con il serpente, simbolo cattolico della tentazione e spesso del peccato) all’autoerotismo (eseguito con un tubo che spruzza acqua o con la frutta). Memore ancora delle traduzioni freudiane e dei percorsi tracciati dal marchese De Sade (già evidenti nella scelta del nome della protagonista), il regista non tralascia la critica ai tabù cattolici: memorabile la sequenza con il serpente, il dettaglio della bocca di Georgina Spelvin è forse il momento di massimo erotismo dell’intera pellicola. Damiano stesso appare in tutta l’ultima sequenza come interlocutore folle di miss Jones, prima di un carrello all’indietro che scompare dietro uno squarcio (vaginale) dal quale lo spettatore osserva miss Jones masturbarsi senza freno alla ricerca di un irraggiungibile orgasmo della fantasia, l’amore forse. È questa fotografia finale, questo squarcio sul nero che svela una donna alle prese con il proprio sesso ed il regista che riflette su ciò che esso rappresenta, entrambi chiudendo gli occhi, è questa l’immagine di tutta la prima cinematografia di Gerard Damiano. Chiudi gli occhi e vedrai…Le arie malinconiche che accompagnano la (felice) (triste) discesa agli inferi furono composte da Alden Shuman. Georgina Spelvin, una delle poche pornostars in grado di recitare, assieme ad un’altra grande star dello stesso valore, Harry Reems…ma si tratta di tutta un’altra scuola, impareggiabile. La frase di lancio della pellicola fu Se devi andare all’inferno… vacci con un motivo [ii], mentre il titolo scelto allude ad un gioco di parole fatto sul titolo di uno spettacolo teatrale che stava riscuotendo in quell’anno grande successo a Broadway e che si chiamava The Devil and Miss Jones [iii]. Secondo Variety, la pellicola raggiunse il sesto posto negli incassi in America [iv] nell’anno di uscita nelle sale.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Dilaudid fan il 12/06/09 alle 14:08 via WEB
Non c'era dubbio che l'espertissimo Dilaudid, il Fassbinder di Gabicce Mare, avrebbe postato una coltissima e lunga recensione sull'argomento.
 
   
gericorosa
gericorosa il 12/06/09 alle 14:32 via WEB
sapendo bene che io non leggo oltre 5 righe alla volta, dilaudid può scaricarmelo e regalarmelo, tipo domani?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
fass. gabiccemonte il 12/06/09 alle 14:55 via WEB
non va il masterizzatore. consolati con qualche riga da fiutare mi ricordo la madre di un mio amico, mi raccontò che una sua conoscente le disse- stia attenta signora, suo figlio fiuta
 
la_voglio1
la_voglio1 il 13/06/09 alle 22:27 via WEB
togghi questo dildaud e tutta la sua banda..
 
gericorosa
gericorosa il 16/06/09 alle 00:25 via WEB
i superfichi
 
ELaSventurataRispose
ELaSventurataRispose il 18/06/09 alle 22:00 via WEB
dovresti provare col porno amatoriale: quello ti piacerebbe :-) cav
 
 
gericorosa
gericorosa il 18/06/09 alle 23:29 via WEB
il porno amatoriale è, per sua stessa ammissione, una palla colossale.Nessuno fa porno amatoriale:tutti fanno filmati porno perchè si credono bravi.Come il calcio amatoriale: che questi, secondo te,non vorrebbero essere calciatori?Ognuno è quel che fa, se non c'ha l'arte,nun ce l'ha.Non faccio un blog amatoriale.Io faccio schifo ar cazzo.
 
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