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Post N° 256

Post n°256 pubblicato il 31 Agosto 2006 da liberante

So deep in the water
Sleep, dark as the night
Somehow it seems it was all another dream
Soon dissolved in the light.
Oh, we were by the waterline.
Vague, the song of the night.
Innocent to all the peasant gods with you,
So, we drink to be renewed.
On the long, deep river
Where the moorhens cry
As the first sun quivers in the open sky...
Oh, she came down the river.
Soon, all the leaves were still.
The current was strong and the river was so long.
So, we drink to be renewed.
In the long cool evening,
Where the peacocks shiver
And the boat starts down the silver river way...
I remember you saying,
As her deep eyes opened,
In the first light seeing her,
Here is someone new.

The river - Brian Eno

 
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DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

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