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Post N° 255

Post n°255 pubblicato il 28 Agosto 2006 da liberante

Gustav Klimt (14 luglio 1862 - 6 febbraio 1918)

Gustav Mahler (7 luglio 1860 - 18 maggio 1911)

 
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Commenti al Post:
Vincanto_Editions
Vincanto_Editions il 28/08/06 alle 22:34 via WEB
l'albero della memoria sembrava aver perduto ogni foglia, ma tra i rami, sulla ruvida corteccia, occhi attenti potevano scorgere già mille e più germogli aprire la via a foglie nuove ...(sarà ancora primavera?)... la memoria, dove tutto rifluisce, passato e presente, per prendere la forma di ciò che vedremo
(Rispondi)
 
melinilla78
melinilla78 il 29/08/06 alle 10:51 via WEB
GRAZIE x la bella immagine !
(Rispondi)
 
uforobot
uforobot il 29/08/06 alle 14:16 via WEB
straordinario!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/08/06 alle 14:43 via WEB
boh
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vita1954c
vita1954c il 30/08/06 alle 00:04 via WEB
perchè non riesco a vedere nulla....riprovo domattina. Buonanotte titti.
(Rispondi)
 
bluwarrior
bluwarrior il 30/08/06 alle 08:45 via WEB
Io vedo gambe di donna in un discreto abito leggero...
(Rispondi)
 
madferit_sy
madferit_sy il 30/08/06 alle 17:07 via WEB
stupendo, geniale, compliment per il post!
(Rispondi)
 
liberante
liberante il 30/08/06 alle 23:29 via WEB
Vi ringrazio per i complimenti, ma non ho alcun merito se non quello di avere trovato su youtube.com questo video. Amo la musica di Mahler esattamente come amo la pittura di Klimt. Trovo interessante questo coniugare immagini e musica. Ce ne sono altri di video di questo genere, con altri autori e altri pittori. Questo mi ha colpito perché entrambi si chiamano Gustav, entrambi sono nati in luglio. Il periodo in cui hanno vissuto e creato le loro opere è lo stesso e sono austriaci. Questa assonanza mi ha rapito e mi ha fatto pensare. Klimt e Mahler esprimono le stesse emozioni. Inquietudine e serenità. Un ossimoro che trovo nelle donne dallo sguardo perso in un nulla lontano e nei fraseggi monchi di una musica che sembra preludere a qualcosa che mai arriva. Come pure negli abbracci chiusi da tessere di un mosaico che diventa coperta e tana e nel respiro ampio che incespica e si perde in lenti cambi di sonorità. Un grazie a chi ha saputo creare questo piccolo gioiello di immagini e musica.
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melinilla78
melinilla78 il 31/08/06 alle 14:52 via WEB
Dici di non aver nessun merito ? io non credo ... senza il tuo interesse qst immagine non sarebbe qui ,e noi non l'apprezzeremmo ... Merito all'autore e a chi ha occhi sempre nuovi per vedere la vita . Buona giornata
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DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

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