LE PAROLE

L’infinito. Non riesco a farlo entrare dentro di me. Non lo capisco. Non lo comprendo. Nel senso letterale. Non posso immaginare un senza fine, un mai per sempre, un per sempre per sempre. Cerco il limite perché ho limiti. L’infinito. Non inizia e non finisce. Non è un mio concetto. Forse finisce dove inizia un altro infinito che finirà dove ne inizierà un altro. E così di seguito. Questo riesco a contenerlo nella mia testa. Non elaboro oltre il mio finito limite e mi fermo sul bordo rischioso dell’infinito. Come avessi corso a perdifiato e fermarmi di colpo sull’orlo di un baratro con la nebbia che mi avvolge e mi impedisce di vedere. Resto lì, ferma, affannata, il cuore che romba nelle orecchie, la bocca socchiusa. Quel momento è l’infinito. Resto ferma a guardare nella nebbia il nulla che nasconde. Non c’è più terra. Non c'è più cielo. Quello potrebbe essere l’infinito.

siamo finiti, non possiamo capirlo, solo intuirlo, senza averne certezze; tu l'hai descritto bene, ma anche Leopardi l'ha fatto, e io confesso di pencolare tra la tua descrizione e la sua...

eddai! per quanto mi riguarda pencolo solo dal lato Leopardi..."interminati spazi" e vuoi mettere!

L'infinito è dentro noi stessi, non ha inizio e non ha fine, qualcosa d'impalpabile, qualcosa che vorremmo stringere a noi e non possiamo. Tutto e niente può essere infinito, l'unica certezza e che esso terminerà il giorno in cui noi cesseremo di guardare oltre.......i colori dell'infinito variano a secondo dei nostri pensieri, se potessimo perderci nell'ifinito non lo collocheresti in un punto lontanodagli esseri umani? Io si...in un posto dove regna pace, solitudine, ed allo stesso tempo dove le nostre orecchie possano riempirsi di dolci suoni. Ti abbraccio. Carla

bello il tuo infinito musicale e colorato, vorrei perdermi anch'io!!!

Abbiamo gli stessi gusti in fatto di scelta di immagini è...? Hai buon gusto e profondità, ma questo si sapeva...;-)

e tu sei ...er mejo!

L'infinito non lo possiamo pensare, troppo ristretta la mente, troppo vicino cade lo sguardo, troppo breve il respiro. Nemmeno l'immaginazione aiuta, giacché essa corre su gambe troppo gracili e rincorre soltanto ciò che si conosce coi sensi. Forse lo sfioriamo solo nei sogni, ma di quelli che non si ricordano mai al mattino e che lasciano quella sensazione di una leggerezza incompiuta. E così l'infinito resta quell'intuizione mai definita e mai raggiunta del tutto... (bell'argomento, però, come sempre originalmente presentato... Bellezza infinita?)

"leggerezza incompiuta" la materia di cui sono fatti i sogni, quelli che al mattino ti lasciano strisce di rimpianto e dolcezza nella mente.

Non posso commentare il testo.........non so l'inglese ma immagine e musica toccano l'anima...grazie Eli

mah! il testo non sono riuscita a tradurlo del tutto, ma mi dà l'idea di questo grande fiume nel buio della notte e dei pensieri che non hanno inizio nè fine.

L'ho scritto poco fa commentando un post su un Blog che, secondo me, alcune persone, grazie a certi slanci poetici o di parola o d'azione, hanno dentro di loro l'infinito: sono vastissime energie d'amore. Chissà se è vero alla fine, io non lo so perchè non mi è dato di scoprirlo ma, un po' ingenuamente anche, voglio sospettare che sia vero. Un bacio e buona giornata. Lascio un fiore. @-->-->---

grazie del fiore che raccolgo e metto in vaso di cristallo sulla mia scrivania e ne annuso il profumo di sole caldo e limpido.

l'infinito è dentro la tua spendida anima... spero che tu prima o poi riesci ad accorgertene... ^__^ un inchino.

l'infinito è dentro la tua splendida anima...spero che tu lo sappia già. una riverenza, Messere!