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« Messaggio #350Filippa Filippazzi »

Post N° 351

Post n°351 pubblicato il 16 Maggio 2007 da liberante

Il cielo era talmente azzurro che rischiarava le ombre.
C’era la luminosità cristallina di un altro luogo che non era questo di piatta pianura e di campi e di file di pioppi, di fossi malsani e di angoli stretti, di grigi, di aria pesante piombigna d’umidità.
Un altro luogo dove le nuvole erano talmente alte da essere solo una sfumatura più lucida e nulla c’era di ostacolo tra i miei occhi e il profondo del cielo.
C’era come un accento dimenticato e le frasi prendevano un altro significato all’interno della mia ombra.
Non c’era più l’ombra dietro il mio sguardo che stupiva della facilità delle parole e dell’immaginazione che correva selvaggia e spettinata a cercare ipotesi dimenticate.
Storie che sapevo di avere e sogni che non osavo sperare stretti insieme, un campo di papaveri, un mazzo di fiori di campo, colorati di tutti i colori più semplici, i rossi, i blu, i gialli, i bianchi ed il verde, senza sfumature, grasso e scintillante, lavato dalla pioggia e asciugato dal sole.

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Il sole caldo sulla pelle ed ero a faccia aperta per sentirlo entrare dentro di me con il vento teso e freddo.
Capivo il contrasto e mi sembrava normalmente banale e non c’era stranezza nel caldo del sole e nel freddo del vento.
Come il brivido di dolore al culmine del piacere.
C’era sensualità in ogni piccolo istante.
Erano i piccoli gesti prima dell’amore fatti con i polpastrelli, con leggerezza e come per caso, quelli che anche senza vedere mi fanno sapere le vibrazioni sincrone del nostro volere.
C’era sensualità nell’appoggiare il pensiero sulla raffica più forte che spazzava improvvisa le foglie e entrava dalla finestra spalancata per toccarmi tra l’orecchio e il collo.
Era la voglia improvvisa di alzarmi e correre a ricorrere quell’assurda voglia di essere il pulviscolo d’oro nella scia della luce e tu dov’eri, mentre guardavo nel vuoto dell’improvvisa serenità.
Dov’eri, che la tua voce era con me con la dolcezza sonora degli anni facili.
Non c’erano nemmeno punti di domande da mettere dopo l’ultima parola, non chiedevo, mi parlavo dentro.
Nitida in una giornata di pensieri puliti sono arrivata alla notte e nel profumo estenuato del gelsomino ritrovo la meraviglia di quello che è stato e di quello che sarà.
Ferma in questo giorno che vorrei rallentasse il tempo per essere ancora oggi e non avere ieri e non ipotizzare domani.
Felice di un attimo durato un giorno intero esattamente come fosse un giorno intero durato un attimo.
È chiara stanotte la mia ombra e leggera, senza peso e senza legami, mi lascia essere tutto quello che voglio e il buio opalescente nasconde i graffi grigi del passato e del futuro.
È tutto, adesso.

 
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Commenti al Post:
clodclod
clodclod il 17/05/07 alle 07:14 via WEB
Diario del cuore...? Sogno....? Poesia...? Stream of consciouness...? Forse un po' tutto insieme, a vari metri più in alto della piatta pianura.. Molto bello. Hello.
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 19/05/07 alle 00:03 via WEB
Tutto insieme, hai ragione, parole che mi si sono rimescolate dentro per vari giorni e poi sono uscite, fuori nel chiaro della notte.
(Rispondi)
 
tecnicamente_io
tecnicamente_io il 17/05/07 alle 08:17 via WEB
La musica rispecchia le parole di libertà, la voglia di correre tra quei fiori variopinti....grazie del passaggio...buona giornata
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 19/05/07 alle 00:06 via WEB
La voce del pianoforte per me è voce umana, mi racconta e l'ascolto intenta a non perdere nemmeno una parola, questa poi è perfetta perchè all'inizio e alla fine ci sono due sbagli, due "stecche", e in quelle due piccole, minime imperfezioni c'è una meraviglia...
(Rispondi)
 
 
 
tecnicamente_io
tecnicamente_io il 19/05/07 alle 10:20 via WEB
Tutte le volte che sento mia figlia suonare il suo pianoforte per me è meraviglia...buon fine settimana...
(Rispondi)
 
 
 
 
liberante
liberante il 20/05/07 alle 03:10 via WEB
Capisco la meraviglia di cui parli.
(Rispondi)
 
bluewillow
bluewillow il 17/05/07 alle 13:28 via WEB
belle parole. ciao :)
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 19/05/07 alle 00:09 via WEB
Grazie, davvero.
(Rispondi)
 
sonouncantastorie
sonouncantastorie il 17/05/07 alle 15:58 via WEB
"nasconde i graffi grigi del passato e del futuro". Bella.
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/05/07 alle 16:00 via WEB
Emozioni...sogni..realtà ricordi....tutto si fonde...alla perfezione. Un abbraccio
(Rispondi)
 
 
 
liberante
liberante il 19/05/07 alle 00:16 via WEB
Ti abbraccio così non vedi che mi hai fatto arrissire...
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 19/05/07 alle 00:16 via WEB
La tua acacia e il suo profumo mi hanno incantata...
(Rispondi)
 
cinzia63
cinzia63 il 17/05/07 alle 22:47 via WEB
... e l’attimo dopo, non era più così, un battito di ciglia aveva trasformato quell’azzurro intenso nel solito amorfo grigio, non somigliava più agli occhi. Eppure era diverso un attimo fa. È bastato il vento a cambiare direzione, una virgola un poco piu’ in là e la variabile del disincanto affiora. Come gli umori, gli odori, come quei momenti che credi di aver infilato in una collana e invece si perdono al di là della strada.
E quella voglia di riprenderseli, che si strofina addosso come una gatta...
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 19/05/07 alle 00:19 via WEB
"la variabile del disincanto"
la conosco bene, troppo bene, che si affaccia beffarda dietro la nuvoletta vaporosa del più doffice dei pensieri e mi fa lo sgambetto nel momento in cui saltellavo spensierata...
(Rispondi)
 
Ruggineblu
Ruggineblu il 18/05/07 alle 14:27 via WEB
adesso.... mi è proprio piaciuto tanto.
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 19/05/07 alle 00:21 via WEB
Mi sei piaciuto tanto, adesso...
(Rispondi)
 
poeta.sorrentino
poeta.sorrentino il 19/05/07 alle 10:02 via WEB
Leggere questo passo è come leggere un qualunque altro passo di un qualunque blogger. Leggerlo col sottofondo dell'Allevi, è come leggere Prevert col sottofondo del coro a bocca chiusa della Madama Butterfly.
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 20/05/07 alle 03:11 via WEB
Ecchecavolo!!! E' un complimento "esagerato"...grazie
(Rispondi)
 
marea14
marea14 il 20/05/07 alle 20:01 via WEB
come al solito, riesci a comunicare le emozioni in modo sorprendente ...
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 21/05/07 alle 20:22 via WEB
Di te ammiro, e molto anche, la scelta difficile di aprire la mente con il ricordo di personaggi ed argomenti che troppo spesso vengono dimenticati o peggio ancora, nemmeno conosciuti. Grazie, grazie davvero.
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Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

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