Creato da liberante il 05/03/2005
Che anche nella più delirante delle fantasie il bianco su cui scrivo sia la mia verità.

IO

immagine

 

Ultimi commenti

ricomincia, è bello leggerti...:-) Il tuo ragazzo magari ti...
Inviato da: magdalene57
il 25/07/2023 alle 20:20
 
non scrivi più, vedo un vero peccato ciao, tommy
Inviato da: stufissimoassai
il 22/11/2022 alle 16:23
 
Piove fuori e dentro di me
Inviato da: cassetta2
il 21/08/2022 alle 22:53
 
Ciao
Inviato da: Lucien.Chardon
il 29/07/2022 alle 14:13
 
Sei una persona speciale, forse non quella a cui mi...
Inviato da: liberante
il 03/06/2019 alle 12:21
 
 

Ultime visite al Blog

echelon1962annisexantaossimoraliberanteoggiedomani51merizeta21alf.cosmosstufissimoassaipasseggero65Coccolami14cassetta2magdalene57dams777maturalmentegrandiaboutnoi
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 56
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 

Copyright ©

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 

 

« Messaggio #359Messaggio #361 »

Post N° 360

Post n°360 pubblicato il 21 Giugno 2007 da liberante

Dammi passione anche se il mondo non ci vuole bene, anche se siamo stretti da catene e carne da crocifissione.
Presto noi sogneremo distesi al sole di mille primavere, senza il ricordo di questa prigione, di un tempo lontano ormai.
Abbracciami e non lasciarmi qui lontano da te, abbracciami e fammi illudere, che importa se questo è il momento in cui tutto comincia e finisce, giuriamo per sempre, però siamo in un soffio di vento che già se ne va.
C'erano le parole, c'erano stelle che ho smesso di contare, perso nei giorni senza una ragione, nei viaggi senza ritornare.
Ora tu non spiegare, tanto lo sento dove vuoi dolore, quando la notte griderà il mio nome nessuno ricorderà
Abbracciami e non lasciarmi qui lontano da te, abbracciami e fammi illudere, che importa se questo è il momento in cui tutto comincia e finisce giuriamo per sempre, però
siamo in un soffio di vento che già se ne va.

L'immagine è un quadro di Jack Vettriano

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
liberante
liberante il 21/06/07 alle 23:45 via WEB
Mi sembra di tornare nella casa delle vacanze, aprire finestre e fare entrare aria e sole, anzi notte e quel sorriso di luna appiccicato nell’angolo di cielo. Ritornare tra le parole, tra le mie parole, nelle mie parole. Ci vuole tempo e testa per scrivere e non avevo né l’uno, né l’altro. Non che adesso abbia più testa di prima, ma per lo meno ho un po’ di tempo. Era da tanto che non mi capitava che il lavoro mi prendesse in maniera così totalizzante. Mi ha fatto riflettere. Due aspetti fondamentali. Uno positivo. Mi sono appassionata al mio lavoro. Ho lavorato mettendoci non solo attenzione, ma anima e cuore. Mi stupisce eppure è così. Ho amato in maniera assoluta quello che facevo e quello che faccio. Certo sbuffo e mi lamento, ma per abitudine, in realtà ci sto bene dentro, mi appaga, mi soddisfa, mi rende allegra, sono serena, in armonia con me stessa e quindi con gli altri. L’essere sotto pressione, con scadenze capestro ed enigmi da risolvere, con ragionamenti e calcoli così assurdi da essere sfide continue sono cose che mi fanno star bene. Ed ecco già spiegato il negativo, che è parte di me stessa come queste dita che picchiettano sui tasti. Sto bene quando sto male. Sto bene quando la competizione mi spinge oltre il mio limitato orizzonte di benessere e di rituali sclerotizzati dalla ricerca di certezza. Sto bene quando la passione mi prende e mi porta a ballare e mi abbraccia. La passione che altro non è che essere quello che voglio essere e nel momento in cui lo voglio. Poco m’importa se la stanchezza mi strozza e mi stende in un sonno di piombo. È che per sentirmi bene devo essere sempre un passo oltre quello che la razionalità mi consiglierebbe di essere. Questa volta è stato il lavoro ad insegnarmi a riprendere la parte di me che preferisco. Quella che con la passione riempie i vuoti e puntella gli equilibri, che ama sempre quando non c’è più nulla d’amare e alla fine della notte si rifugia nel sonno e nel sogno.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

Tag

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963