Mandiamoli a casa

Proviamo ad immaginare (neanche troppo) come è andata la tempestosa riunione del Consiglio Direttivo della Comunione Pineta.

I Consiglieri “ribelli” sono partiti all’attacco delle ultime iniziative del Presidente. “Non avevi il diritto di prendere iniziative senza consultarci”, ha sottolineato uno dei Consiglieri, che ha immediatamente avuto l’approvazione di alcuni, mentre una parte ascoltava in silenzio e con un certo imbarazzo. “Botticelli deve essere immediatamente sostituito... ha fatto troppi errori... è indifendibile”. “E Capitani deve dimettersi”.

Il presidentissimo ha abbozzato una difesa: “Avevo il diritto di assumere le iniziative che ritenevo opportune” “Non avevi alcun diritto... dovevi consultarci”. “Qui ci sono le mie dimissioni...”.

E’ a questo punto che una parte dei Consiglieri ha frenato. “Il Presidente è un’importante risorsa... dobbiamo decidere...” “Le dimissioni sono un atto dovuto... non si può continuare muro contro muro... dobbiamo cercare il dialogo per il bene della Pineta” “Eccole le mie dimissioni”.

“Le dimissioni possono essere date all’assemblea... ora occorre cercare le soluzioni... bisogna trovare un nuovo Amministratore... non come dici tu... dobbiamo trovarlo noi”. “Le mie dimissioni sono qui...”. “Le darai all’assemblea”.

Il resto al 24 novembre, data della nuova assemblea dei soci. Il Presidentissimo darà le dimissioni? Mah!