A mio modesto avviso, l’unica possibilità che abbiamo per affermare la nostra personalità è quella di essere noi stessi,anche quando sembra che non lo siamo.Infatti,spesso,riusciamo ad esprimere le nostre inaspettate potenzialità,proprio nel momento in cui sembra che si voglia essere diversi.Non mi meraviglio più di tanto, se la prima sensazione che possono suscitare queste mie parole sia di sgomento;ma a ben riflettere,forse,c’è una possibilità che questa affermazione nasconda un fondo di verità.Tutto nasce dalla presa di coscienza che noi siamo unici,proprio nel momento in cui ci accorgiamo di essere tanti.Quello che potrebbe sembrare un paradosso,diventa un concetto reale,quando lasciamo cadere il velo che copre,non sempre volutamente,la nostra coscienza.Quando, vogliamo essere a tutti i costi noi stessi,nella maggior parte dei casi,non si tratta d’altro che di una forzatura del nostro libero arbitrio.Per sentire quello che pensiamo di apparire,è necessario qualche volta cambiare registro;cosi per essere insoliti ,è indispensabile essere banali.Da questo continuo movimento,da questo moto perpetuo ed irrefrenabile nasce e cresce la vita.Se non ci fosse l’alternanza,se non ci fosse la contrapposizione,nulla sarebbe possibile ed ogni cosa non avrebbe futuro.