LIBERO PENSIERO

Schiavi senza catene.


Schiavi senza catene.   Liberare il pensiero dalla tirannia dell’ignoranza.                                     Liberare il pensiero dalla tirannia dall’ignoranza. Questo è il fine dichi aspira a pensare liberamente.Ignoranza intesa non come analfabetismo,ma  come mancanza di consapevolezza,ignorare la presenza di elementi che potrebbero,se sottovalutati, causare gravi danni,nell’immediato e nel futuro. Per fare un esempio facilmente fruibile,immaginiamo,per un attimo,l’operato degli antivirus che sono installati sui nostri elaboratori elettronici. Nel preciso istante in cui individuano una minaccia,ci mostrano una schermata che ci ricorda di agire contro tale aggressione,oppure di ignorarla. Nel momento in cui siamo stati avvisati di tutto ciò,possiamo dire di essere consapevoli del pericolo imminente di cui siamo oggetto, e a cosa possiamo andare incontro nel caso decidessimo di ignorare tale allarme. Chi si riconosce in questo modo di pensare ,si può definire una persona di cultura,in quanto ammette di essere ignorante,decidendo di liberarsi consapevolmente da tale schiavitù,nella piena coscienza che nessuno è nato perfetto e mai lo diventerà,ma tutti sono migliorabili nei limiti delle umane capacità. La non consapevolezza è un virus subdolo che, se non isolato con le dovute cautele,può condurre a morte la nostra coscienza. L’ignoto, dalla notte dei tempi, è uno spettro che aleggia nei meandri inesplorati della nostra mente,incutendo nei nostri cuori,ogni volta che si manifesta, una sensazione di sgomento e di paura infinita,nascondendo ai nostri occhi quello che sarebbe lecito vedere,. Solo utilizzando l’illuminata forza della ragione,saremo in grado di dissolvere, in tutto o in parte,questa nebbia. Liberandoci dalla sua catena,potremo dire di esserci svincolati dalla tirannia della paura senza ragione. “Città brulicante,città piena di sogni dove lo spettro abbraccia il viaggiatore in pieno giorno” (Charles Baudelaire).