Mangiafuoco e Pinocchio. Mangiafuoco era un famoso burattinaio,come già erano esistiti molti in passato e troppi faranno parlare di se in futuro. Faceva onestamente il proprio lavoro,cercando di manipolare,con i mezzi che aveva a disposizione, i propri burattini,di cui il più famoso era Pinocchio,al fine di mettere in scena uno spettacolo che lo soddisfacesse. Il bambino di legno,dal naso lungo,sembrava incantato,quasi ipnotizzato,insieme ai suoi colleghi,e incapace di qualsiasi reazione.Come avrebbe potuto fare ciò un essere senza anima,quindi un oggetto senza la forza di agire?Quando,grazie alla fatalità,di una turchina fata,acquisisce un barlume di nascente pensiero,quasi sempre è troppo tardi.Quando si sveglia e non è più in preda alle coccole dell’amico Morfeo, si rende conto che ha passato troppo tempo,nonostante il richiamo delle Cassandre di turno,a seguire le istruzioni,senza analizzarle,del suo Mangiafuoco.È difficile capire ,in quel preciso istante, cosa fare.Si prospettano due ipotesi:Ribellarsi,ma oramai sarebbe un suicidio,perché,nonostante abbia acquisito la capacità di pensare,per il suo burattinaio,resta sempre un oggetto di legno e senza anima,quindi verrebbe bruciato ed usato come legna da ardere, per alimentare il fuoco del proprio camino,dove riscaldarsi nelle fredde giornate invernali. Compromettersi con il proprio direttore di scena,ma nascerebbe un problema morale; fino a quando farsi coinvolgere in un gioco in cui non ci si diverte più?