LIBERO PENSIERO

Al di là degli steccati...


 Al di là degli steccati...                                        Al di là degli steccati… Molte volte,chi non si riconosce nelle mode di turno,nei liturgici atteggiamenti conformistici,per dirla in breve,nel pensiero corrente del momento vissuto,critica,disapprova,biasima e condanna,chi si identifica e immedesima negli schematismi e semplificazioni dettati e scanditi dai condizionamenti della propria matrice culturale.Questo genere di persone non ama essere etichettato per quello che appare;non predilige gli applausi e le gratificazioni,o meglio, non condivide l’atteggiamento di chi si crogiola in tali lusinghe.Da una parte,potrei anche essere d’accordo con costoro,dall’altra,ritengo che su questo argomento sia necessario fare una più profonda e serena riflessione.Prima di addentrarci nell’irto sentiero di questa non semplice dissertazione,è necessario tener  conto del fatto,fino a prova contraria, che siamo tutti esseri umani;per cui,volente o nolente,ognuno di noi è oggetto e soggetto di continui ed inevitabili suggestioni.Partendo da questo presupposto,anche chi ritiene di essere libero nel proprio modo di pensare,non lo è mai completamente;arrivando,paradossalmente,a dire che si può essere schiavi persino della propria libertà. Prendendo in seria considerazione queste ovvie e banali ipotesi,nella mia umile presunzione,mi viene spontaneo pensare che per guadagnare o sperare  di raggiungere una meta che si trovi al di là delle nostre normali aspettative,sia obbligatorio,e già questo potrebbe essere sufficiente a dimostrare la presenza di vincoli,il più delle volte,indissolubili,sperimentare quello che si trova da questa parte.Come non è concepibile l’essere senza il non essere,il pensiero senza il pensatore,il bene senza il male,yin senza yang,il caldo senza il freddo,e potremmo continuare all’infinito con l’elenco di queste coppie di opposti,non è immaginabile un al di là senzaaver verificato un qualche cosa che si trovi da questa parte.Per poter sognare B ,è indispensabile che si stia vivendo realmente A.Nel momento in cui,si fosse realizzato il desiderio,diventerebbe sogno la realtà precedente.Da questa estrema semplificazione,non è difficile capire che stiamo parlando di eventi in continua trasformazione;dove tutto è relativo,e come amo dire,l’unica certezza è quella di non avere certezze.Con questa definizione,non intendo deprimere nessuno,ma solo stimolare il risveglio da un lungo sonno;la riflessione sul nostro modo di vivere;la pratica del buon senso come strumento per risolvere le questioni;la capacità di essere tolleranti e comprensivi con tutto ciò che è diverso da noi;perché,alla fine,tutto si riduce ad un continuo divenire,dove a malapena è possibile cogliere qualche attimo significativo,figuriamoci tutta la sequenza di questo spettacolo,dove oggi siamo carnefici e domani potremmo essere vittime.                                                    Sidonio,Sicio Anteo.Per quel che mi riguarda,posso dire che non voglio essere ne l’uno,ne l’altra. Perchè si tratta di due termini che non mi piacciono. Quello a cui aspiro con tutta l’energia che sono capace di produrre,è di rimanere sempre e comunque me stesso.