UN PEZZO DI UN SOGNO

Post N° 417


LA FOTO, LA VALIGIA E LA CASATutto cominciò così, con una foto…Guardavi la tua città con nostalgia ed amore e ti ritrovavi lì a tanti chilometri di distanza, tutta sola in una città che della tua ha poco e niente, una città gigantesca che neanche a volerlo non si riesce a vedere tutta quanta in un anno. Ma tu eri lì, in un punto preciso di quella città, in un piano interrato buio e freddo al di sotto e al di fuori di tutto il caos e il grigio ed il fumo esterno… Eri lì e l’unico cielo che riuscivi a guardare con gli occhi meravigliati era quello di quella foto… Anche io ero lì… distante anch’io dalla mia casa e dal mio cielo, anche io al centro del mondo e al di sotto di tutto in un piano interrato buio e caldo… Ero lì e l’unica cosa che riuscivo a guardare eri tu e i tuoi occhi meravigliati da quella foto. Portarti la valigia non fu un gesto di galanteria ma qualcosa di più. Cercavo un sorriso che fosse per me, solo per me e per nessun altro. Cercavo quel tuo sguardo, quello della foto, che fosse per me per un secondo, che io fossi il cielo e che il cielo avesse il colore verde dei miei occhi. E mentre ritornavi lì nel luogo in cui quella foto era stata scattata un miracolo volle che una sera un’altra foto rapisse i tuoi occhi. La mia…Sono passati nove mesi ormai e quella stessa tua valigia ormai la porto sempre io per non farti affaticare, un gesto di galanteria o di più… un gesto d’amore. La porto dentro e fuori dalla tua casa che giorno dopo giorno è diventata la nostra casa. E lì dentro il cielo è diventato buio e noi due siamo stretti e vicini nel letto ad accarezzare la notte e a respirarci accanto tutti i nostri sentimenti. E sul muro della nostra stanza campeggiano tutte le foto della tua vita. Tra queste ce n’è una nuova… siamo io e te sorridenti e felici e sullo sfondo il cielo di un altro paese lontano… Ormai non importa cosa c’è dietro la foto, dove sia la nostra casa e quante volte ancora prenderemo quella valigia… importa solo che siamo te ed io.