Creato da Virgo_libripens il 16/01/2007

LIBERO PENSIERO

Non sono stupido, solo mentalmente libero.

 

 

VIDEOSCIAPATE!

Post n°12 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da Virgo_libripens
 

Questo è un video girato ieri notte da me e la mia combriccola in un momento di cazzeggio assoluto. Io sono quello che viene ripetutamente zittito per le numerose scempiaggini proferite. Se controllate il profilo utente, troverete altri video, più o meno dello stesso tenore. Della serie non c'avemo un cazzo da fa'. E il bello è che non abbiamo neanche dato del nostro meglio (forse del nostro peggio, comunque non lamentatevi).

http://www.youtube.com/watch?v=79IRExmBIO4

Buona visione!

 
 
 

Quel "male" dentro...

Post n°11 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da Virgo_libripens
 
Tag: sesso

Chiedo perdono per la mia inguaribile logorrea, ma, voi bazzicatori di blog lo sapete da più tempo di me, quando devi scrivere, devi scrivere, e basta. E quando lo fai, lo fai per mille motivi, per giocare, per informare, per scrivere semplicemente, per dire cose intelligenti credendole cazzate, e per dire cazzate credendole perle di saggezza, frutto di studi e riflessioni figlie del tempo, del dolore, della gioia, della vita.

Lo fai per essere vicino a qualcuno che sta male, lo fai perchè stai male e vorresti qualcuno che ti stesse vicino, lo fai perchè DEVI farlo, oppure lo fai e non sai perchè.

Io lo faccio perchè necessito urgentemente di un esorcismo virtuale, di quella capacità catartica che tanto ho detto di disprezzare, che amerò qui e adesso, e che nei prossimi post tornerò a disprezzare, a odiare come e più di prima. Questo è il mio assoluto carpe diem, una valvola di sfogo che io non tollero di usare, ma che non per questo mi è meno necessaria in questo momento.

Ma, pensandoci, non lo sto facendo per capriccio, né per una mia incoerenza di fondo. Questo spazio è un libercolo di riflessioni che vengono appuntate, è come un foglio di carta, solo che non è di carta. Serve a me, punto. Poi, se serve pure ad altri, non m'importa un cazzo. Il mio regno inizia e finisce dove inizia e finisce il mio IO, e più esso si estende, nel corpo e nello spirito, e più io mi sento padrone di questo regno. E' come un regalo: basta il pensiero.

E quando nel tuo cervello spazia l'incontenibile tutto, allora vuol dire che sei nel pieno di un delirio d'onnipotenza: sei buono e ti senti potente, sei cattivo e ti senti potente, sei bianco, nero, uguale, diverso, sacro o profano, sei tu, sei onnipotente per questo.

C'è una qualche forza misteriosa che permea nel mio animo, come una specie di daimon che sguazza nell'oceano delle mie passioni, dei miei istinti, dei miei ragionamenti. E ci sono delle domande che la sua vista mi suggerisce. La prima è "perchè?", la seconda è "sono io il solo?".

E ora taci!

Ps. In tutto questo farsi trascinare dall'irresistibile corrente del pensiero, un centro di gravità razionale ha attratto a sé la mia attenzione, e tutto ora adesso ruota vorticosamente intorno a questo minuscolo punto, che s'ingrandisce sempre di più. Ho inserito nelle tags la parola sesso. Sono curioso di vedere cosa succede... Smiley.

 
 
 

Sì, viaggiare...

Post n°10 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da Virgo_libripens
 

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Viaggiare nel tempo: possibilità o fantasticheria? Io sono stato allevato alla passione dei paradossi spazio-temporali da un lungometraggio che, dopo più di vent'anni, rimane ancora un cult imbattuto: sto parlando, ovviamente, della celeberrima trilogia di Ritorno al Futuro.

La trama si sviluppa ispirandosi al cosiddetto paradosso del nonno. Immaginiamo di tornare indietro nel tempo, fino ad un momento in cui nostro nonno è ancora giovane, e non ha ancora conosciuto la sua futura consorte, nostra nonna. Noi lo incontriamo, attacchiamo bottone con lui, spiegando all'incredulo protononno del nostro viaggio. Egli è così estasiato che, rapito dall'interesse per il nostro fantastico racconto, si dimentica del tutto dell'appuntamento con la nonna.

A questo punto scatta il paradosso: venendo a mancare l'evento dell'incontro fra il nonno e la nonna, costoro non si sposeranno, non avranno figli e, di conseguenza, nipoti, e fra i nipoti ci siamo proprio noi che, in una sorta di effetto domino, verremmo a scomparire; ma, d'altra parte, se noi non fossimo mai esistiti, chi avrebbe potuto impedire al nonno di conoscere la nonna?

E qui i fisici quantistici interessati ai viaggi nel tempo si sbizzarriscono nelle teorie più disparate: chi sostiene che questo paradosso dimostrerebbe l'impossibilità dei viaggi nel tempo (solo di quelli verso il passato), e chi, invece, sostiene, con altre teorie, che il paradosso venga risolto da presunte leggi quantiche.

Una di queste teorie è quella della censura cosmica, una teoria un po' bizzarra, a dirla tutta, e oserei dire campata per aria, secondo la quale, per effetto di leggi quantiche non ben precisate, né tantomeno conosciute, l'interazione fra noi e nostro nonno sarebbe resa impossibile, perchè, ad esempio, la nostra voce non sarebbe udibile, o lui nemmeno ci vedrebbe lì, presenti, in quel punto e in quel momento, o altro ancora.

Un'altra teoria, più credibile, è quella secondo cui sarebbe proprio il nostro intervento a permettere l'incontro fra il nonno e la nonna, facendolo arrivare perfettamente in orario all'appuntamento, ad esempio. E' una teoria per la quale ogni nostra azione, compreso il viaggio nel tempo, sarebbe in un certo senso già scritta nel libro del tempo, e quindi tale libro sarebbe immutabile perchè già mutato...

Ma non sono mozzafiato tutti questi paradossi misteriosi?

 
 
 

Buona nuova, nessuna nuova

Post n°9 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da Virgo_libripens
 

Ed ecco che, neanche uscito dall'acqua, già mi rituffo in mare con l'ennesimo post torcimeningi e, lo ammetto, un po' tritapalle; ma 'sto giro possiamo dormire tutti sonni più tranquilli, visto che l'intervento si compone di poche, semplici battute.

Aprite un quotidiano, uno a caso, di destra, di sinistra, non schierato, vanno bene tutti, tranne la Gazzetta dello Sport e le riviste rosa. Aprite una pagina, sempre a caso, e leggete una notizia a caso. Oppure, ancora meglio, osservate la prima pagina, ma vanno bene lo stesso anche le locandine che trovate davanti alle edicole.

Vi accorgerete che vi sono due tipi di notizie: un primo tipo è quello delle notizie di politica ed economia, un secondo è quello della cronaca dal grigio scuro al nero. E sfogliando sfogliando, vi verrà spontaneo pensare che viviamo davvero in un mondo di merda, in cui dei politici corrotti e magnaccioni spadroneggiano sulle persone, che nel frattempo si ammazzano fra di loro nei modi più barbari.

In realtà, però, qualcosa, anzi molto, di salvabile c'è. Solo che i giornali non ne parlano, e sapete perchè? Perchè le buone notizie non fanno notizia. Una volta si diceva nessuna nuova buona nuova. Adesso è l'esatto contrario: buona nuova, nessuna nuova. Le buone notizie ci sono eccome, e dovrebbero fare notizia. Cazzo, adesso mi ci metto io con l'impegno, e ne trovo, giuro.

Vi lascio con una citazione, e vediamo chi sa di chi si tratta. Ovviamente, chi lo sa è invitato a dirlo. In premio vanno la mia stima e... boh, dai, ci penserò! Eccola.

Io se fossi Dio,
maledirei davvero i giornalisti e specialmente... tutti.
Che certamente non son brave persone
e dove cogli, cogli sempre bene.
Compagni giornalisti, avete troppa sete
e non sapete approfittare delle libertà che avete:
avete ancora la libertà di pensare,
ma quello non lo fate
e in cambio pretendete la libertà di scrivere,
e di fotografare.

Immagini geniali e interessanti,
di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento
come siete coraggiosi, voi che vi buttate
senza tremare un momento!
Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti,
e si direbbe proprio compiaciuti!
Voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima in primo piano!

 
 
 

Ig Nobel Prize

Post n°8 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da Virgo_libripens
 

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Annualmente, poco tempo prima del conferimento dei Nobel, viene svolta la premiazione degli Ig Nobel, ovvero dei premi alle ricerche scientifiche più impesabilmente bislacche, buffe e stralunate possibile. L'edizione 2006 si è tenuta qualche mese fa, e questi ne sono i risultati.

Ornitologia: Ivan R. Schwab e Philip R.A. May (Stati Uniti), per aver spiegato perché i picchi non soffrono di emicrania.

Nutrizione: Wasmia Al-Houty e Faten Al-Mussalam (Kuwait), per aver dimostrato che lo scarabeo stercorario è schizzinoso nell'alimentazione.

Pace: Howard Stapleton (Galles), per avere inventato un’apparecchiatura che emette suoni fastidiosi per gli adolescenti, ma non udibili dalle persone adulte.

Acustica: D. Lynn Halpern (Stati Uniti), per la ricerca sul motivo per cui alle persone dà fastidio il rumore delle unghie sulla lavagna

Matematica: Nic Svenson e Piers Barnes (Australia), per aver calcolato il numero di scatti necessari per evitare che in una fotografia di gruppo qualcuno abbia gli occhi chiusi.

Letteratura: Daniel Oppenheimer (Stati Uniti), per il suo studio sulle conseguenze dell'utilizzo di un linguaggio erudito indipendentemente dalla necessità.

Medicina: Francis M. Fesmire (Stati Uniti) e Majed Odeh, Harry Bassan, Arie Oliven (Israele) sulla cura del singhiozzo intrattabile con il digitomassaggio rettale.

Fisica: Basile Audoly e Sebastien Neukirch (Francia), per lo studio sulle ragioni per cui, spezzando una manciata di spaghetti secchi, questi si rompono in più di due pezzi.

Chimica: Antonio Mulet e Carmen Rosselló (Spagna), per lo studio sulla «velocità ultrasonica nel formaggio cheddar a pasta dura in relazione alla temperatura».

Biologia: Bart Knols e Ruurd de Jong (Paesi Bassi), per aver dimostrato che la zanzara Anopheles gambiae è attratta allo stesso modo dall'odore dei piedi umani e del formaggio tipo lindberger.

 
 
 

Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.

[Dante Alighieri]

 

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