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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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« Storia di AlessandraCecilia da Bologna »

Chiara di Reggio Emilia

Post n°190 pubblicato il 04 Giugno 2008 da librodade

Vediamo come posso incominciare a raccontare la mia esperienza con l’ENDOMETRIOSI.

Tutto e’ il 6 di novembre ero al lavoro e mi venne una fitta ad intermittenza a destra, come se ci fosse una scossa, un cane che mi mangiava, mi prese anche la gamba destra.

Subito pensai all’appendicite visto che già in passato si erano presentati questi dolori con la diagnosi di attacco di appendicite.

Mi precipitai dal medico e mi disse di andare a casa, di provarmi la febbre ascellare e rettale, di telefonarle e che se ci fosse stata la differenza di 1° o di 1°grado e mezzo era appendicite.

Andai a casa feci quello che mi disse, le telefonai e mi disse di stare tranquilla.

Il giorno seguente venne a casa mia per visitare a mia nonna, zoppicando andai ad aprirle la porta ero triste, arrabbiata, mi chiese con aria molto scocciata cosa avessi, le spiegai il tutto e mi mandò in chirurgia d’urgenza.

Andai la’ spiegai il tutto, mi ricoverarono, incominciai il digiuno, antibiotico, antidolorifici e flebo di Sali minerali.

Dopo 3 giorni venne quella faccia inculenta il Dottore, mi disse : << La mando a casa non è appendicite!>>.

Rimasi a bocca aperta e gli dissi che avevo male sul fianco, insomma stavo ancora male, c’era anche mia mamma che cercava di dirglielo che di solito il dolore lo sopporto e che se  piangevo voleva dire che c’era qualcosa che non andava.

Inoltre aggiunse di andare dall’urologo oppure potrebbe essere sclerosi multipla.  Ero sotto shock.

Lettera di DIMISSIONE: paziente con dolore pelvico in fossa illiaca a destra, i dolori sono scomparsi.

Andai a casa e dopo pranzo i dolori ripartirono all’attacco, urla, pianti, disperazione…

Il medico mio di base disse a mia madre di farmi un cristere e che se non fosse passato di tornare in Pronto Soccorso.

Il dolore mi era talmente passato che alle 14.00 ero di nuovo in Pronto Soccorso, incontrai un dottore gentilissimo, mi fece fare tutte le analisi che la medicina abbia creato sulla faccia della terra, ma ahime’ non trovò nulla.

Incominciarono le visite specialistiche:

VISITA GINECOLOGICA:_____________non si svuota la vescica, per il resto tutto ok;

VISITA UROLOGICA:_______________ la vescica si svuota bene, per il resto tutto ok;

VISITA CHIRURGICA:______________signora lei ha delle fisime! Prenda il Toradol.

Tornai giù in Pronto Soccorso, il dottore gentile mi fece un antidolorifico e visto il scarso beneficio mi ricoverò in MEDCINA I.

Qui incominciò anzi continuò il mio inferno; ogni giorno ne avevo una:

·        Calcoli a fegato;

·        Calcoli alla cistifellia;

·        Calcoli al pancreas;

·        Calcoli ai reni;

·        Colicisti

·        Ecc…

Ogni esame escludeva tutto ciò.

Allora pensarono ad un occlusione intestinale, allora giu’ flebo al MANITOLO (che è una vera bomba per l’intestino), andai in bagno 40 volte, vomitai l’anima di dio 3 volte e mi venne la febbre a 38.5.

DIAGNOSI: blocco intestinale.

Il giorno seguente continuarono i dolori allora decisero di farmi la colonscopia altra purga, altra notte in bianco sul WC Aa leggere la Gazzetta dello Sport, ormai l’avevo imparata a memoria, visto che la lessi ben 7 volte.

REFERTO: Macroscopicamente nei limiti della norma.

Allora mi fecero una cura di voltaren perché pensavano ad uno strappo muscolare, visto che sono un’atleta, ma non così deficiente da strapparmi e non accorge mene.

Tutto escludeva perché non ebbi beneficio.

Visto che non capivano cosa potessi avere, il 25.11.07 mi mandarono a casa (ero ricoverata dal 10.11.07), ovviamente con i dolori.

LETTERA DI DIMISSIONE: colon irritabile.

Dopo ben 15 giorni di calvario dove ogni giorno ne scoprivo una, dopo le torture, tornai a casa.

Iniziai la cura del colon irritabile, ma non ebbi benefici, ripresi la mia attività sportiva finche’, domenica 3.12.07, dopo la partita di calcio svenni e ricomparvero i dolori.

Tornai in Pronto Soccorso, mi mandarono in chirurgia, perché avevo anse intestinali dilatate e i Globuli bianchi un po’ alti.

C’era la Dott.sa che mi ricoverò la prima volta e già che c’era mi ricoverò di nuovo.

Lì incomincio’ nuovamente il calvario, digiuno, flebo, antidolorifici.

Il giorno seguente arrivò il dottore che mi aveva dimesso e con tono molto sgarbato disse: << Sta qua la rimando in MEDICINA I, qui non sappiamo che farle>>.

Piansi, Piansi, piansi, chiamai mia mamma le raccontai l’avvenuto e si precipitò dal primario che diede una bella lavata di cervello al Dottore semo e mi diede da mangiare qual cosina e un antidolorifico.

In data 6.12.2007 sono stata sottoposta a una laparoscopia esplorativa, dove c’erano 3 focolai, foci endometriosiche bianche e un lieve versamento nel Douglas.

DIAGNOSI: endometriosi minima.

Per loro era tanto una scemenza che mi dissero ti abbiamo lasciato tutto prendi la pillola che ti passa.

La Yasminelle la incominciai il 2.01.08, all’arrivo del mestruo, visto che le ebi 2 volte a Novembre e niente a Dicembre.

Da li incominciarono i dolori, un giorno si e un giorno no prendevo antidolorifici e riuscivo a farmi passare il male.

Da Gennaio a Marzo andai in Pronto Soccorso ben 10-15 volte, quando assumevo tanti antidolorifici e non mi facevano nulla.

Dall’8.12.07 ebbi in concomitanza la diarrea che durò 3 mesi.

DIAGNOSI DEL MIO MEDICO DI BASE: sei stressata!

Si doveva parare il fondoschiena visto che le sue cure erano ben inefficienti, pure il gastroenterologo non mi credeva.

Poi arrivò il 1° di Marzo 2008 i dolori aumentavano gli antidolorifici presi 6/7 volte al dì non mi facevano niente, incominciarono le notti bianche…

Finche’ un giorno andai dalla sostituta del mio medico di base e mi diede il depalgos(che contiene oppiacei), stavo bene 6 ore, ma girava la testa, pressione bassa, svenimenti, collassi…ma dovevo lavorare.

Finchè ad Aprile su consiglio di una ginecologa che mi disse di scappare da Reggio Emilia, andai a Verona al Negrar; la dott.sa mi mise con urgenza per un eco addome e il clisma opaco.

Dopo una settimana lo feci, dopo una settimana di morfina  che faceva effetto 2 ore, ero già diventata dipendente, ma dovevo lavorare 8 ore…ero stremata collassai.

Venni ricoverata in medicina d’urgenza, i ginecologi non vedevano niente, mi dissero roba da chiodi del tipo: << Cosa possiamo fare ti diamo una botta in testa?>>, << Perché invece di rompere a dei professionisti non vai a Negrar?>>

Mi sentiii una merda!

Mia mamma chiamò Verona, la Dott.ssa visto la mia urgenza disse che mi operava la settimana seguente.

Venni dimessa con la terapia di :

·        4 Coefferalgan

·        3 brufen da 600

·        1 fiala di contramal

Stavo bene circa mezzora al dì.

Finalmente venni operata, la mia endometriosi minima/cretinata/fisime era al 3° stadio….

Avevo:

1.      3 noduli nel Douglas;

2.      Tra retto e vagina;

3.      Sui legamenti utero sacrali di destra e sinistra;

4.      La vescica;

5.      Infine mi hanno isolato l’uretere.(Ho rischiato di perdere un rene)

Ecco questa è stata la mia avventura con l’ENDO in 4 mesi da una cretinata stava per diventare un macello e io ho soli 21 anni, quasi 22.

Ho conosciuto Chiara ad un incontro Ape. Ma avevo sentito parlare di lei ancora prima di conoscerla.
Proprio a causa della sua storia tormentanta e dolorosa.
Non traspare dalla sua mail che persona eccezionale lei sia.
Una bambina, arrabbiata e grintosa, capace di voler bene e di farsi amare.
In bocca al lupo Chiara, ora non sei più sola ... e speriamo che questa parentesi all'interno di un vero e proprio inferno si stia per chiudere.
Ora sei in cura da bravi dottori, stai tranquilla e soprattutto non chiedere troppo dal tuo corpo. Tornerai al tuo calcio quando sarai in ottima forma. Ne sono sicura.
Vero

 
 
 
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