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Post n°291 pubblicato il 29 Giugno 2008 da lifeisnow.napoli
La Spagna è campione d'Europa per la seconda volta nella sua storia. Nella finale giocata all'Ernst Happel di Vienna le 'Furie Rosse' di Aragones hanno superato 1-0 la Germania. Il gol decisivo è stato realizzato al 33' del primo tempo da Fernando Torres (eletto dall'Uefa miglior giocatore della finale di Euro2008). Allora è esplosa la gioia dei reali di Spagna. La regina Sophia si è lanciata in un applauso vigoroso, per ricomporsi pochi minuti dopo. Re Juan Carlos si è rivolto esultante al presidente dell'Uefa Michel Platini, seduto alla sua sinistra. Lo stesso Platini ha consegnato al capitano Iker Casillas la Coppa. La Spagna succede nell’albo d’oro alla Grecia, vincitrice di Euro 2004, e riporta a Madrid il trofeo continentale a 44 anni dalla prima e fino ad oggi unica affermazione, nel 1964. La squadra di Aragones ha chiuso Euro 2008 con cifre da record: 5 vittorie per le Furie Rosse e 12 i gol realizzati, quattro dal solo Villa che, assente nella finale con la Germania per infortunio, può festeggiare anche il titolo di capocannoniere del torneo continentale. SQUADRA GIOVANE - A 24 anni dall’ultima eurofinale disputata, quella persa nel 1984 contro la Francia di Michel Platini, la Spagna non ha solo spezzato la catena che la voleva perdente, ma ha rotto la prigionia del sogno battendo in finale e nei quarti le due squadre che in Europa equivalgono alla tradizione: la Germania tre volte campione d’Europa e l’Italia campione del Mondo in carica. La bacheca della Spagna, anche dopo questa notte di riscatto, non richiama neanche lontanamente quelle della Mannschaft e degli azzurri. La Spagna si è issata sul tetto d’Europa con una squadra giovane, composta dai talenti di una generazione che ora si candida a viaggiare verso la maturità calcistica per dominare. L’esame è lontano 24 mesi: il prossimo appuntamento, per la resa dei conti, sarà ai Mondiali di Sudafrica 2010. LA PARTITA - Tante le occasioni per bissare, ma l'imprecisione e un pizzico di sfortuna hanno tenuto i tedeschi in partita fino all'ultimo. La partenza è della Mannschaft, ma la prima occasione è spagnola, con una deviazione di Metzelder su cross di Iniesta che esalta i riflessi di Lehmann. Si va a fiammate e la Spagna è ancora pericolosissima al 23' con il palo colpito da Fernando Torres di testa e la successiva conclusione, da fuoriarea, di Capdevila. Senza Villa, 'El Nino' gioca da punta unica con Fabregas a ridosso e Marcos Senna perno davanti alla difesa: Iniesta a sinistra, Silva a destra. Loew recupera capitan Ballack (che al 25' reclama per un presunto fallo di mani di Ramos in area) e lo piazza dietro Klose. Conferme per Schweinsteiger e Podolski, Frings fa cerniera in mezzo con Hitzlesperger. LA RETE - al 33' Torres colpisce. Fabregas lo lancia, Lahm si fa superare in velocità dal 'Nino' che scavalca Lehmann in uscita: 1-0 meritato e Germania che rischia il tracollo ma viene graziata da Silva. La ripresa comincia con Loew che toglie lo spaesato Lahm e mette Jansen sulla sinistra, ma è la Spagna ancora vicina al gol nei primi dieci minuti con Xavi, Ramos e Torres. È il momento di Kuranyi, la Germania si desta: guizzo di Ballack e Casillas, che poco dopo anticipa di un soffio Kuranyi, trema. Aragones fiuta il pericolo e inserisce Xabi Alonso per Fabregas, Cazorla per Silva: reazione immediata, Lehmann salva su Ramos, Frings sulla linea respinge la conclusione di Iniesta. Contropiede Spagna al 40': Iniesta per Guiza e Senna, a porta vuota, non trova il pallone. per la Spagna è il momento del meritato trionfo. |
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