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Post n°385 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da lifeisnow.napoli
Tag: Consolato, Corriere, Diplomazia, Facebook, Francoforte, Germania, governo, ITALIA, New York, Passaporti, Sprechi, Stipendi, USA, Visto Oggi per l’ennesima volta mi sono recato presso il Consolato Generale d’Italia a Francoforte dove sono riuscito finalmente a fare la trascrizione di mio figlio sul passaporto. Ci sono voluti una decina di volte, tanta pazienza ma soprattutto tanto tempo a disposizione. Innanzitutto consiglio a chi è residente all’estero e deve richiedere documenti al Consolato o in Ambasciata di prendersi come minimo un giorno di ferie a lavoro. Interfacciarsi direttamente con l’ufficio interessato non sempre è possibile, in linea di massima si riesce a parlare solo con il centralino. Peggio capita se si invia una e-mail ad un ufficio specifico, è il caso dell’ufficio stato civile a cui ho recapitato più di una e-mail nel mese di novembre e ancora non ho ricevuto risposta ma peggio ancora non è stata proprio letta. Parlando con un dipendente del consolato mi è stato detto che rispondere a telefono o controllare le e-mail sottrae tempo da dedicare al pubblico. Si passa di male in peggio sulle informazioni, talune volte la mano destra non sa cosa fa la sinistra. Bisogna sperare di parlare con persone competenti e informate perché se così non è si rischia di fare duplicemente file e documenti. Non vi dico i documenti che mi sono stati richiesti per l’iscrizione di mio figlio all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) Solo per un esempio, mio figlio è nato fuori dal matrimonio (8 novembre, il 10 dicembre ci siamo sposati) Lo stato Italiano lo considera “figlio della colpa” e per questo che vanno prodotti documenti supplementari, non importa se è stato iscritto all’anagrafe consolare nel Gennaio 2009 (ormai già sposati da oltre un mese) Poi la lingua Italiana dei dipendenti si avvicina molto a quella parlata nei film di Fantozzi, il verbo più sbagliato è il verbo andare. Invece di dire: Vada nell’ufficio passaporti Potreste sentirvi dire: Vadi all’ufficio passaporti Non è una sola persona che lo dice, altro fattore è la tempistica. Per il rilascio di una Carta d’Identità necessitano dalle 3 alle 6 settimane. Il consiglio? Se dovete rinnovare la Carta d’Identità prendetevi un giorno di ferie, un volo Ryanair da 5 euro e tornate in Italia per un giorno. Nell’arco di 24 ore nel vostro comune di provenienza avete risolto. A Francoforte il corriere con documenti urgenti per l’Italia parte e arriva una volta al mese, in base a questo si capiscono le lungaggini burocratiche. Mail non lette, telefonate a cui non si risponde, scortesia, corrieri con cadenza mensile. Ma tutte le sedi diplomatiche sono così? Non tutte, ad esempio New York vanta la più eccellente cortesia che vi possa essere, dall’accoglienza fino al disbrigo delle pratiche si viene assistiti con cura. Voglio solo accennare la questione sicurezza, a Francoforte si passano due porte con un metal detector per accedere al consolato. Peccato che i controlli siano inesistenti. Basta dichiarare in quale ufficio si vuole andare e viene aperta la porta, non viene registrata l’identità delle persone che entrano ne tanto meno se si hanno effetti personali non autorizzati. Rigorosi sono per esempio i controlli a New York o al Consolato U.S.A. a Napoli dove bisogna lasciare all’ingresso i cellulari. In conclusione è venuto il momento di parlare delle retribuzioni, una delle poche inchieste a riguardo è stata pubblicata on-line dal corriere d’Italia il 19/01/2009 (giornale italiano in Germania) La precedente inchiesta era stata fatta nel 1998 dal Corriere della Sera. Si parte dai 7000 euro mensili di retribuzione per gli autisti consolari, fino ai 20000 euro mensili dei diplomatici passando per decine di migliaia di euro mensili per i funzionari. A questo vanno aggiunti alcuni benefit che sono estesi ai familiari dei dipendenti. In aria di crisi l’unico settore dove non vi sono stati tagli è proprio la rete diplomatica, ma almeno servisse a qualcosa. Se il servizio dovesse essere proporzionato allo stipendio dei lavoratori dovremmo avere un servizio impeccabile e invece molto viene lasciato alla discrezionalità personale. Questo un piccolo resoconto, su face book esiste un piccolo gruppo di circa 40 persone che raccontano le sventure presso le sedi diplomatiche. Ci sono anche io. |
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