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IKEA

Post n°46 pubblicato il 10 Marzo 2007 da lifeisnow.napoli
 

Sono ormai diventato un dipendente IKEA.

La frase scritta così è un po’ ambigua e chiunque penserebbe che mi hanno assunto presso una delle filiali del colosso Svedese in realtà si è creata in Nady e Me una dipendenza cronica per IKEA.

Non passa settimana che non ci si rechi da IKEA almeno una volta per comprare almeno una confezione da 100 candele oppure una cornice RAM.

Uscire senza almeno un acquisto da € 0,99 è un illusione anche perché c’è sempre qualcosa che manca in casa.

Si entra e comincia il percorso “guidato” che comincia dagli ambienti “noi viviamo in 50 mq” e finisce nel settore bambini passando per salotti, camere da letto, cucine e bagno.

Alla fine di questo lungo tragitto dove è possibile testare tutti i mobili si arriva sfiniti al punto di inizio dove ci si imbatte nel ristorante-bar.

Da IKEA se si vuole fare un “escursione completa” bisogna tenere in considerazione di rimanere per qualche ora, in molti approfittano nell’andare ad ora di pranzo considerando questo: “chi vuoi che vada a quest’ora?”

La risposta è semplice: TUTTI

E quindi oltre che stare in fila per vedere mobili che non sono in legno ma bensì in cartone compresso bisogna incolonnarsi anche per mangiare.

Ci si fa prendere dall’euforia e si comincia a prendere nell’ordine: Il salmone, il primo del giorno, le polpette svedesi con la salsa di mirtilli, un misto di verdure e una bottiglietta di vino.

Perché devo sparecchiare io? (c’è scritto vicino ai posa vassoi)

Pagate i camerieri! Invece è semplice, per ottimizzare i costi.

Se si riesce a trovare un posto dove mangiare lo stomaco comincia a chiedere pietà dopo il salmone o comunque non si arriva al misto di verdure e il vino comincia a fare il suo effetto devastante.

Finito ci si alza per andare al mercato che è al piano inferiore a quello espositivo, se nel giro per gli ambienti con i mobili si è adocchiato qualcosa di interessante è bene segnare lo scaffale e il numero di posto perché dopo il mobile ce lo dobbiamo prendere noi.

Si gira per il mercato e la prima cosa che si para dinanzi sono gli accessori da cucina, poi i tappeti, lenzuola, articoli per lo studio, le luci, cornici, candele e portacandele e qualche pianta alla fine.

Nella borsa gialla che abbiamo preso per mettere le piccole cose prese strada facendo quella cornice RAM 70 x 50 proprio non ci sta e allora si prende il carrello che servirà a mettere la libreria BILLY 202 x 40 in betulla € 69,00 che si abbina bene in soggiorno accanto al tavolino LACK € 9,90 scaffale 5 posto 2.

Tutti questi scaffali con mobili e codici a barre sono appena prima delle casse, ci si carica con calma tutto sul carrello con il codice a barre verso l’esterno in modo che il cassiere faccia presto.

Ma prima si passa per l’angolo delle occasioni, mobili già montati al 50% del prezzo di listino che hanno dei piccoli difetti.

Se non ci interessa nulla siamo salvi.

Alla cassa dobbiamo lasciare la borsa gialla, “ti piace la borsa gialla? Comprane una blu”

Questa la devo ancora capire

Una volta pagato ci aspetta la bottega svedese dove 250 gr di salmone a soli € 7,99, come dice Francesca Reggiani “Questi Svedesi pescano le librerie e montano il salmone”

La parte più difficile è caricare il tutto in macchina, una volta giuro di aver visto da IKEA una persona che caricava dei mobili su un carro funebre ed ho le prove.

Quando si arriva a casa, con la fidanzata o meglio aggomitolata sotto la libreria perché in auto non c’è più spazio, bisogna montare il mobile.

Istruzioni a fumetto, universali per qualsiasi parte del mondo, e un set di viti e brugole.

Tempo medio montaggio libreria  BILLY 10 minuti, tavolino LACK 4 minuti.

Alla fine ci si sente dei geni.

La settimana successiva sarà la stessa cosa magari con una libreria EXPEDIT oppure un comodino KULLEN.

I nomi dei mobili li ho quasi imparati a memoria come anche il nome del responsabile del negozio, il sig. Gennaro Filo da me ribattezzato San Gennaro di IKEA.

Cosa sarebbe la nostra vita senza IKEA? Ma soprattutto, come abbiamo fatto a vivere fino ad ora senza IKEA?

A parte gli scherzi, IKEA permette di arredare una casa con pochi soldi e anche in uno stile gradevole.

Casa mia e di Nady sembra uscita dal catalogo IKEA 2007 forse dovrò chiedere dei diritti di immagine.

Se avete dei figli lasciateli allo Smalland, ci sono delle leggende che dicono di alcuni genitori che si siano dimenticati i figli da IKEA o che anche la notte IKEA venga completamente smontata per essere rimontata la mattina successiva entro l’orario di apertura visto che dal satellite l’area di IKEA di Afragola risulta ancora tutta campagna. (MISTERO)

IKEA come una dipendenza, se conoscete come disintossicarsi ditemelo anche perché è inevitabile andarci visto che dista 5 minuti di macchina da casa.

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Commenti al Post:
yaya811
yaya811 il 10/03/07 alle 13:02 via WEB
Non me lo dire, non me lo dire, io prima lavoravo praticamente di fianco e tutte le volte che si usciva prima c'era l'escursione dell'ufficio verso il cubo blu. Recentemente ho anche acquistato la camera da letto all'IKEA, un consiglio, seguite attentamente le istruzioni, non fate di testa vostra altrimenti non potete immaginare i casini. Life per quanto riguarda il problema disintossicamente, ti dirò per me è stato inutile, ci hanno provato in ogni modo, ma tutte le volte che ci passo davanti il mio cuore inizia a battere più forte. GRAZIE IKEA. baci yaya
 
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