Diario di Viaggio

Riflessioni sull'Amore(quando la mente si contorce su se stessa)


Questo post prende spunto dalle perplessità di una famosa blogger (FrancyRich) che leggo con molta attenzione fin da quando ho iniziato questo mio viaggio nella rete! Le mie parole non hanno la pretesa di rispondere a tutte le sue domande su un argomento così opinabile, piuttosto è una sorta di variazione sul tema.
Assodato che esistono molti tipi di amore, da quello incondizionato di una madre per suo figlio, fino a quello per il proprio animale domestico, vorrei concentrarni su ciò che comunemente chiamiamo Amore (con l'A maiuscola) per il/la nostro/a partner.Premettendo che l'Amore e il Sesso sono due cose separate (e separabili) vorrei cimentarmi in alcune riflessioni che sono maturate in me negli ultimi tempi.Molti artisti hanno cercato di dare forma e sostanza all'Amore inteso come sentimento o come stato d'animo. Ognuno di loro ha tentato di confinare nel tempo e/o nello spazio le proprie sensazioni riguardanti questa "follia". Il mio intento invece, in queste poche righe, è quello di raziocinare ciò che a prima vista sembrerebbe irrazzionalizzabile.Riflettendo su ciò che alcuni hanno definito come "la forza che devia i fiumi e smuove le montagne" mi sono accorto che non si tratta altro che di uno "specchio". Non vorrei sembrare troppo cinico affermando ciò, ma se per un attimo ci si sofferma ad analizzare il proprio animo si scopre l'arcano.
Tutti siamo capaci di amare. Allo stesso tempo vorremmo essere ricambiati da qualcuno che ci capisca e si comporti con noi secondo le nostre molteplici (e a volte bizzarre) aspettative. Quando condividiamo la nostra vita con un'altra persona e raggiungiamo quel livello d'intimità propria dell'essere innamorato, vorremmo che lei/lui ci veda con i nostri occhi. Diventiamo avidi dei suoi sguardi e cerchiamo di leggervi i nostri stessi pensieri. Questa è, purtoppo, un'insana utopia che ci tormenta dall'inizio alla fine della storia che condividiamo, perchè prima o poi scavando in quegli sguardi scorgiamo veramente noi stessi e ci spaventiamo a tal punto da mandare tutto in fumo. Allora, forse, prima di addentrarci in un territorio così ostico, dovremmo tentare di esplorare meglio le nostre profondità, così da non trasalire quando ce ne troviamo immersi. In questo modo eviteremo sicuramente di uscirne segnati e di ferire irrimediabilmente chi ci sta a cuore.