(ASCA) - Roma, 20 giu - ''Una decisione che aspettavamo. Ora
pero' che la parola passa al Ministero dell'Ambiente per
riavviare il procedimento di valutazione di impatto
ambientale (Via) l'auspicio e' che si faccia in breve tempo:
non e' tollerabile lasciare ancora a lungo centinaia di
lavoratori senza sapere quale sara' il loro futuro''. E'
quanto afferma il responsabile Energia della Cgil Nazionale,
Antonio Filippi, in merito alla sentenza del Consiglio di
Stato sulla vicenda della centrale Enel di Porto Tolle.
Secondo il sindacalista, infatti, ''sono davvero troppi 7
anni dalla presentazione del progetto per avere una risposta
definitiva. Sono queste le indeterminatezze che fanno danno
all'economia e al lavoro. Anche da questa vicenda si capisce
che l'Italia ha bisogno di un nuovo Piano Energetico
Nazionale per stabilire definitivamente quali sono le scelte
per il futuro''.
Scelte che per la Cgil, ricorda Filippi, sono ''il
risparmio e l'efficienza energetica, le energie rinnovabili,
il completamento degli impianti termoelettrici oggi in
progetto, e per la fase di transizione dal carbonio un
maggior utilizzo del gas, con la costruzione di terminal di
rigassificazione per dare garanzia di approvvigionamento e di
sicurezza energetica al Paese''.