i miei pensieri
Tutto il nostro sapere ha origine dalle nostre percezioni...
UN AMICO PERDUTO
Le nubi oscurano il cielo
e la pioggia comincia a cadere fitta,fitta.
Il cielo piange per un amore perduto che è il sole
mentre io piango per un amico perduto che è Luca.
L'orizzonte al di là delle nuvole è azzurro
come un tempo era la mia vita
piena di allegria e di speranze
perchè la tua vicinanza mi rendeva
la persona più felice del mondo.
Ora la tua presenza c'è
ma non si vede,è invisibile,senza radici.
Vorrei poterti toccare come facevo un tempo,
ma prima non la ritenevo una cosa importante.
Tu sei nel vento che soffia,
sei nel calore rosso vivo e intenso
di una rosa rossa;
sei nel profumo dei fiori;
dell'aria;della natura.
Sono sveglio,
immobile davanti a questo silenzio,
davanti a tutto...
il respiro della natura,la pioggia,
si ricrea tra la vita...
e la morte
un ciclo eterno e armonioso.
Una voce parla ora al mio cuore...
Ora...
Quell'amico più caro,
mi trasforma...mi rassicura,m'accarezza.
Dedicato a Luca
Da Gianni
FELICITÀ SENZA RAGIONI
IL colore del tempo
che batte nel silenzio
di una penombra lontana dai passi,
un'immagine senza specchio
accende un sorriso stupito
da riflessi di felicità
senza ragione
la più piccola foglia
diventa la stella più grande
che ancora riflette schegge di luce disordinata
che rimbalza nei miei vuoti colorati di felicità
senza ragioni,
orme antiche sospese
tra cespugli senza polvere
nel sentiero tagliato da leggere
foschie senza tempo
nutrono emozioni e
felicità senza ragioni...
Marco
« aura | gruppo sanguigno e scrittura » |
Una presunta profezia Maya recita a grandi linee: “All’inizio della nuova era, quando gli uomini saranno abbastanza evoluti e integri nella loro morale, i 13 Teschi di Cristallo saranno ritrovati e, una volta riuniti, trasmetteranno agli uomini tutta la loro conoscenza”.
La data di cui parla questa profezia è indicata da molti come il 21 Dicembre 2012, una data che coincide con il termine del calendario a Lungo computo del popolo Maya.
Questi manufatti non sono altro che teschi ricavati dalla lavorazione del cristallo di Quarzo. I primi vengono ritrovati nel 19° secolo; ma molti di questi, attraverso esami scientifici, vengono classificati come FALSI; solo pochi risulteranno essere autentici.
Il più famoso ed enigmatico tra quelli ritrovati e senza dubbio quello di Mitchell-Hedges:
Teschio di Mitchell-Hedges
Nel 1927, dopo molti anni di ricerche in Belize alla ricerca di prove sull’esistenza di Atlantide, Frederick Mitchell-Hedges trova per merito di sua figlia Anna, il primo teschio di cristallo. E’ un teschio femminile di circa 5 chili creato con un unico pezzo di quarzo e dalla precisione scioccante. Nel 1970 fu sottoposto a molti test da esperti in cristallografia computerizzata nei laboratori della Hewlett Packard e ne emerse che il teschio era stato scolpito seguendo l’asse principale del cristallo con una tecnica molto avanzata e usata da moderni scultori. Questa tecnica sfrutta l’asse di simmetria su cui sono posizionati gli atomi e abbassa di molto la possibilità di frantumare il cristallo. Emerse inoltre che il cristallo era completamente privo di graffi e scalfitture provocate dagli strumenti con cui doveva essere stato scolpito. Si giunse quindi alla convinzione che la lavorazione fosse stata fatta con punte di diamante e polvere abrasiva di silicio. Usando però questo metodo, secondo tutti gli studi fatti, ci sarebbero voluti circa 300 anni di lavoro 24 ore al giorno.
Gli studiosi hanno pensato che questo teschio potesse essere utilizzato durante importanti cerimonie divinatorie per far uscire la voce di un ipotetico Dio (il teschio ha infatti la mandibola mobile). Inoltre i suoi occhi sono dei prismi incastonati e secondo la famosa leggenda pare che scrutandoli si possa predire il futuro. Attualmente, con le tecniche conosciute, non è possibile riprodurre in tempi brevi un teschio avente le stesse caratteristiche di quello in questione (esempio la superficie perfettamente liscia).
La medium Carrel Advise alla presenza del teschio di Hedges entrò in trance e disse che questo rappresentava un magazzino di conoscenze programmato da una razza in un passato remoto. Affermò anche cose non molto credibili per la verità, ma contribuì a materializzare l’idea che i teschi possano rappresentare, per alcuni, anche un sistema di informazioni canalizzate per via telepatica, da una civiltà, extraterrestre o no, con l’intenzione di aiutare l’umanità o incrementare il suo livello di conoscenza.
Sono moltissime le testimonianze di persone che raccontano di aver avuto visioni o strane esperienze causate dallo stesso teschio.
Anche un’altra medium, di nome Carole, è riuscita attraverso una tecnica di canalizzazione ha ottenere informazioni dal teschio; un approfondimento sulla canalizzazione di Carole è disponibile QUI.
Oltre al Teschio di Mitchell-Hedges sono stati ritenuti autentici, tra quelli analizzati, soltanto altri due teschi di cristallo di rocca: quello detto di “Sha-Na-Ra” e il Teschio “Max”.
Teschio di Sha-Na-Ra
Il suo nome è legato a uno sciamano delle popolazioni locali. Fu rinvenuto dal signor Nick Nocerino, investigatore dell'occulto, nel 1959, lungo il Rio Baltha, nel Gerraro del Messico centrale. E' notevolmente diverso dagli altri, ma le analisi lo datano attorno ai 5.000 anni.
Nel 1996, l'attuale proprietario del teschio, il signor Nick Nocerino, si recò a Londra per far esaminare l'oggetto dagli esperti del British Museum, e per un eventuale confronto con quello da loro posseduto.
In tale occasione ne vennero esaminati 5 (tra cui anche quello dello Smithsonian Museum, di 20 kg di peso, che avrebbe il potere di attirare i propri simili), e solo 2 risultarono effettivamente opere originali e antiche.
Teschio “Max” o Teschio del Texas
Altro famoso teschio è quello noto come “Max”. esso venne scoperto in Guatemala intorno al 1924-1926 (alcuni dicono 1920), probabilmente in una tomba Maya.
La leggenda che lo riguarda racconta sia stato regalato da uno sciamano Maya a un lama tibetano per poi passare nelle mani degli attuali proprietari Carl e JoAnn Parks. Curioso è il motivo per cui questo teschio prende il nome di Max. Infatti pare che la signora Parks sia riuscita ad entrare in comunicazione telepatica con il teschio il quale le avrebbe comunicato di chiamarsi così… sarà vero?
La datazione lo colloca attorno ai 10.000 anni fa.
Teschio di Londra (British Museum)
Pervenuto al British Museum di Londra nel 1898, pare rinvenuto in Messico in quell'epoca, di cristallo di rocca. E' molto simile al “Teschio di Mitchell-Hedges”, ma è meno definito di questo. La sua origine molto probabilmente è Azteca, ma le ultime analisi effettuate non confermano la datazione. Su di esso, come su molti altri, si narrano storie inquietanti: a quanto pare ha terrorizzato più di una persona, alla sua sola vista; il personale delle pulizie lo vuole coperto durante il proprio turno di lavoro, perchè reca disagio. Nel 1950, alcune analisi portarono ad affermare che il teschio è messicano, che risale al 1400-1500 d.C. e che il materiale è quarzo brasiliano.
Ma dopo nuove ed accurate analisi effettuate recentemente sul teschio di cristallo esposto ne è stata riscontrata la “non autenticità”. Il particolare che ha fatto crollare le certezze sul teschio del British Museum, mettendo gli esperti di fronte ad un falso molto ben realizzato, consiste nel tipo di lavorazione con cui è stato realizzato lo stesso teschio.
Analizzando accuratamente la superficie di quest’ultimo si denota che il teschio fu tagliato e levigato con una sorta di ruota molto conosciuta ed utilizzata dalle gioiellerie d’Europa nel XIX secolo, ma assolutamente sconosciuta nell’America pre-colombiana da cui proverrebbe il teschio di cristallo.
Gli studiosi che lo hanno minuziosamente analizzato sono quasi sicuri che il cristallo, da cui fu realizzato il teschio, provenga da un tipo di roccia presente in Brasile. Roccia che fu tagliata da un gioielliere ed inviata in Europa, probabilmente in Germania, dove fu successivamente venduta a dei collezionisti spacciandola per reliquia autentica della civiltà Azteca del Messico.
Lan Freestone, professore dell’Università di Galles a Cardiff nonché capo della ricerca scientifica al British Museum Londinese, ha dichiarato che sicuramente il teschio non è un autentico oggetto azteco poiché gli autentici cristalli di rocce azteche presentano un grado di levigatezza molto più dolce di quella del teschio che, invece, ha un aspetto più ruvido che può essere ottenuto soltanto con l’utilizzo delle moderne attrezzature.
Inoltre si scoprì, dopo un attento lavoro da parte dell’archivista Jane Walsh dello Smithsonian Institution di Washington, che a suo tempo il teschio fu venduto al British Museum dal gioielliere newyorchese Tiffany nel 1897 il quale, a sua volta, lo aveva acquistato precedentemente dal cittadino francese Eugene Boban.
Si seppe, inoltre, che nello stesso periodo Boban vendette un teschio simile anche ad un altro collezionista che lo donò successivamente al Musèe de l’Homme di Parigi, dove si trova esposto attualmente. Tutto questo non fa altro che evidenziare sempre più la certezza che il teschio del British Museum sia indubbiamente un falso, anche se di ottima realizzazione.
Teschio di Parigi (Trocadero Museum)
Fu il primo a essere scoperto alla fine dell'Ottocento in Messico. Dalle analisi eseguite si pensa sia stato lavorato con tecniche molto primitive. Ciò nonostante, il risultato è molto realistico. Custodito nel Museo Trocadero, è citato da G.F. Kunts nel suo libro "Gemme e pietre preziose del Nord America"; proporzionato ma di fattura rudimentale, datato all'incirca intorno al XV secolo, attribuito al popolo Azteco come la riproduzione del Dio della Morte. È caratterizzato da un solco sulla fronte, che pare sia stato scavato per apporvi una croce.
Teschio Templare
Custodito da una società segreta in Francia, visto da N. Nocerino, in quarzo ialino, con caratteristiche e dimensioni simili al Maya.
Teschio San Josè
Scoperto in una tomba in Messico nel IX o X sec, di ametista.
Teschio Maya
Scoperto in Guatemala nel 1912, di quarzo ialino opaco, ha profonde infossature circolari sulle tempie.
Teschio Ametista o “Ami”
Simile per storia, forme e caratteristiche al Maya, scoperto nel 1915 in un sito di reliquie Maya in Messico, è ricavato da un blocco di ametista.
Teschio "Windsong"
Acquistato da Floyd Petri in un negozio di cristalli a Austin nel 1993, pare realizzato da un artigiano cieco brasiliano nell'800, sembra avere una entità chiamata Windsong che lavora attraverso di esso, molti hanno avuto esperienze particolari in sua presenza.
Teschio Las Vegas 1
Ritrovato col Las Vegas 2 in una città maya nel 1942 da un messicano, leggermente più piccoli di un teschio umano, di ialino, con fronte trasparente, retro opaco, l'unico finora ritrovato che riporta incisioni di simboli Maya.
Teschio Las Vegas 2
Ritrovato col Las Vegas 1, simile, ma di ametista e senza incisioni.
Teschio Smithsonian
Conservato presso il museo a Washington, dal peso di circa 20 kg., alto e largo 13 cm e lungo 18. Dalle analisi effettuate su di esso non sembrerebbe autentico.
Teschio Quarzo Rosa
Custodito da una tribù tra Guatemala e Hunduras. Rinvenuto ai confini del Guatemala, è quello più simile al Mitchell-Hedges, pur realizzato in blocco di quarzo rosa poco limpido e con dimensioni leggermente maggiori, presenta lo stesso elevatissimo livello di manifattura, e la stessa mandibola rimovibile.
Teschio "ET"
Scoperto nel 1912 in Belize, in quarzo affumicato, ha la stessa dimensione del Mitchell-Hedges e la forma della mandibola appuntita.
ll suo nome deriva dalla sua conformazione: cranio a punta e mascella esagerata ricordano il teschio di un alieno.
Teschio Perù 1
Il governo del Perù si dichiara in possesso di un teschio di quarzo ialino con mandibola mobile, ma non vi è conferma.
Teschio Perù-Blu
Si tratta di un teschio di quarzo, pare in possesso di una tribù del nord del Perù, con un colorazione blu sulla sommità del capo e negli occhi, pare simile a ET, con mandibola appuntita.
Teschio "The Presence"
Ritrovato in Perù, comparato da un archeologo a Sedona (Arizona), attualmente nelle mani di Arsenia Pitts dall'ottobre 1993, di quarzo ialino.
Teschio Rainbow o teschio arcobaleno
Ritrovato con Sha-Na-Ra, è di proprietà di DaEl Walker, di quarzo ialino, pesa circa 4 kg, è così chiamato perché l'arcobaleno di colori pare danzare nel teschio quando esposto alla luce naturale.
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LA VITA OLTRE LA MORTE
"A te che piangi i tuoi morti" "Se mi ami non piangere! Se conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo;se potessi vedere e sentire quello che io sento e vedo in questi orizzonti senza fine e in questa luce che tutto investe e penetra,non piangeresti se mi ami! Sono ormai assorbito nell'incanto di Dio,dalle sue espressioni di sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole e meschine al confronto! Ci siamo amati e conosciuti nel tempo:ma tutto era allora così fugace e limitato! Io vivo nella serena e gioiosa attesa del tuo arrivo fra noi: tu pensami così;nelle tue battaglie pensa a questa meravigliosa casa, dove non esiste la morte, e dove ci disseteremo insieme, nel trasporto più puro e più intenso, alla fonte inestinguibile della gioia e dell'amore! Non piangere più se veramente mi ami!"
(Agostino)
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