Post n°432 pubblicato il 04 Aprile 2013 da clorindaetancredi
Mi hai insegnato ad amare in modo naturale nella fusione dei corpi ad assaporare l'ebbrezza del piacere del sensual peccato della passione anelata e mai... |
Post n°431 pubblicato il 04 Aprile 2013 da clorindaetancredi
La sua oscura immensità emergeva nella maestosità della figura |
Post n°430 pubblicato il 29 Marzo 2013 da clorindaetancredi
Responsabilità incredibile, incredibile impegno quello di scrivere su carta pensieri propri rendendone partecipi lettori sconosciuti, i cui mondi, i cui interessi, le cui esperienze di vita sono forse diametralmente opposte alle mie.. A volte si può aver voglia di dire mille e più cose ma poi, di fronte a carta e penna , o più modernamente parlando, di fronte a monitor e tastiera, sembra che i pensieri si incasellino in un domino di lettere confuse, la cui soluzione sembra un labirinto. Sempre più spesso sentiamo parlare del mondo dei giovani, sentiamo critiche, giudizi, condizionamenti, ma soprattutto paragoni. Paragoni con i tempi che furono, paragoni con ciò che di bello si è vissuto in passato e soprattutto paragoni con ciò che oggi i ragazzi secondo molti "IO PENSANTI" non hanno più: valori, sogni , integrità, impegno. I tempi che furono: i meravigliosi anni '60 e '70, gli anni '80 del benessere, gli anni '90 del consolidamento economico. E poi, paradossalmente, si è entrati in un nuovo millennio e sembra che un numero che cambia, un 1 che lascia il posto ad un 2 riesca a stravolgere un modo di vivere e un modo di intendere società, rapporti, tempo e dialogo. Comunicare oggi è una evoluzione di ciò che negli anni il progresso ha reso possibile, ma soprattutto è soggetto ad identificarsi sempre di più con quei mezzi che tutto il contesto commerciale ci propina come indispensabili: cellulari, mp3, mp4, pc, tablet. Non esiste centro commerciale nel quale questi articoli non siano sovraesposti, promossi, sponsorizzati, a volte quasi regalati pur di incentivarne l’uso, eppure ci si guarda intorno, con un cellulare in una mano, il lettore mp3 nell’ altra, e si chiacchiera di come oggi la società sia schiava del consumismo, del benessere, di come oramai i ragazzi di oggi siano diventati solo capaci a rincretinirsi di fronte a schermi che, cito testualmente l’opinione dei più, "li rendono sempre più alienati", sempre più lontani dal reale e sempre più inseriti in un mondo "virtuale", demonizzato, criticato, apparentemente odiato, eppure cosi ricco di utenti da lasciare a tutti noi, quanto meno, un'ampia possibilità di riflessione. Perchè tutti, e dicendo tutti mi riferisco ad un bacino di utenza ampio e vario che non comprende solamente ragazzi adolescenti, cercano un rifugio nel virtuale? Apparentemente chiunque vi potrà rispondere che lo si fa per gioco, per evasione, per gusto di provocare, ma la vera e propria evasione è quella che ognuno di noi cerca da se stesso. Ci diamo il privilegio di demonizzare, di criticare, di valutare, la leggerezza del mondo dei giovani, eppure non ci rendiamo conto che rifugiarsi in un mondo fatto di virtualità, mistero, silenzi, e identità celate, è un procedimento che si è innescato in concomitanza con il tempo che non è mai abbastanza, e con i ritmi di una vita fatta di stress, impegni, debiti, in cui il tempo per parlare è sempre meno, il tempo per ascoltare è sempre meno ma, soprattutto, minore è diventata l’attenzione che abbiamo per il mondo che ci circonda. Entrare in un sito, parlare con degli sconosciuti, aprire a loro il proprio mondo, è diventato un fenomeno di costume, una cosa abituale, un gioco secondo i più, ma guardiamoci bene tutti in viso quando entriamo in questi luoghi. Leggeremo nei nostri occhi un senso di solitudine, di malessere, un senso di non amore che ci porta a cercarne in chi, per gioco o per altro, sembra dedicarci il suo tempo. La realtà dura e cruda, purtroppo, è che si ha troppa fretta oggi anche solo per sorridere ad un bambino che passa, o per dire ad una persona che vorremmo conoscerla meglio, e poi si ha paura, paura di non essere all’altezza, di essere rifiutati, paura di non appartenere a quegli stereotipi che ci propinano, paura di sentire un no di fronte al quale ci sentiremmo indifesi, impotenti e feriti. La paura del no è ciò che ci porta ad aver paura di noi, ma soprattutto è ciò che ci distrugge l’intraprendenza, la fantasia, la voglia di esprimere ciò che siamo, nei gesti e nelle parole, e ti porta nel buio di un sito internet dove puoi giocare ad essere chi vuoi. Finchè guardandoti allo specchio non ti accorgerai che un castello di sabbia si sgretola anche se a passare è un vento caldo di scirocco. Chi scrive, sta raccontando un mondo che ha conosciuto, che conosce, e soprattutto sta raccontando di come un vento di scirocco arrivato all’improvviso abbia sgretolato un castello che sembrava venire da una favola. E’ facile a volte illudersi, ma altrettanto facile è illudere! Ci si mostra nelle vetrine, nelle foto, nei blog, nei commenti cercando di risultare interessanti, piacevoli, simpatici, e ci si nasconde sempre di più dietro ciò che vorremmo essere e non siamo. A volte vedi immagini assurde di donne o uomini che si mostrano come "un pezzo di filetto in una vetrina di una macelleria", pezzi di corpo, giochi di seduzione, provocazione spinta, tutto lecito, autorizzato, tacitamente incentivato da chi questi siti li crea, li gestisce, da chi ne trae profitto. Si parla di decoro, di rispetto per la privacy, per il buongusto per la dignità quando sottoscrivi l’assunzione di responsabilità, ma poi entri su un sito e trovi delle immagini di fronte alle quali ti rendi conto di come il principio portante di chi crea questi luoghi virtuali è solo e soltanto sfruttare la disperazione altrui per avere profitto. Entrate su quel sito… Troverete immagini di ogni genere, persone di ogni genere, storie di ogni genere. Provate a vedere con gli occhi di chi spera e si sente solo, e poi guardate con gli occhi di chi la vita l'ha vissuta, è ferito ed avvezzo ad ogni genere di cosa. Vedrete ciò che oggi io vedo e che mesi fa, iscrivendomi a quel sito non vedevo. Vedo solitudine, degrado, volgarità messa in vetrina per attirare le persone ad iscriversi, ma soprattutto vedo incoerenza. Si parla di condivisione, di amicizia, di dialogo, di interessi, ma poi si permette a chiunque di SPUTTANARE, attraverso bieche insinuazioni. Non voglio demonizzare nulla, anche perchè io per primo ho aderito a questa cosa, ho costruito un blog, messo foto, post, poesie; alcuni/e sono passate inosservate, quasi tacitamente ignorate. Cosa ho capito nel tempo? Troppo facile, troppo sleale, troppo ipocrita, ma soprattutto distruttivo per chi ha paura di vivere la vita. E allora, cerca di costruirsi la vita che vorrebbe credendo alle illusioni che, chi la buona fede non la ha, spaccia per verità per non rintanarsi nella propria solitudine. Non rinnego ciò che ho fatto, ne toglierò il mio profilo, o cancellerò il mio blog, ma nel tempo, mi sono accorto che sono state pochissime le persone che sono andate oltre l’esposizione di carne al dettaglio, e hanno voluto vedere realmente chi ci fosse dietro un profilo, dietro un blog. E solo per una di loro sto scrivendo questo post, perché anche nella più totale desolazione si può trovare un fiore cresciuto nelle pietra, e i suoi colori sono brillanti come le fotocopie sbiadite non potranno mai essere. |
Post n°428 pubblicato il 27 Marzo 2013 da clorindaetancredi
Il calore della tua voce |
Post n°427 pubblicato il 27 Marzo 2013 da clorindaetancredi
Uno dei capisaldi che rende l'amore ...La complicità: quel parlarsi con gli occhi, capirsi in ciò che si vuole in quel momento, quel passeggiare per strada mentre la gente, si volta a guardare invidiando quell'alone di magia che si crea intorno a quella coppia; quel trasformare la propria vita in un connubio, ascoltando la musica che hanno dentro, creando una danza nell'abbraccio dei corpi; quel lasciarsi trasportare dalla sensualità della passione, non forzosa ma, naturalmente complice; quel diventare onda e scoglio, sapendo che anche durante una tempesta, si ritroveranno a viversi a sfiorarsi con piccole/grandi gocce d'amor intensamente passionale... |
.
ULTIMI COMMENTI
Quest' opera di
blog.libero.it/limbius
è concessa in licenza sotto la
Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Based on a work at
blog.libero.it/limbius.
*************************
Questo spazio/blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto non può essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini, fuorchè quelle personali, sono quasi tutte tratte dal web, e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro utilizzo violasse dei diritti d’autore, si prega diavvertire l’ Autore del Blog il quale provvederà alla loro immediata rimozione. Ricordo inoltre che ogni forma di testo, anche breve, è tutelata dalla normativa sul diritto d'autore e non può essere copiata, riprodotta (anche in altri formati o su supporti diversi), né tantomeno è possibile appropriarsi della sua paternità. Ringrazio tutti coloro che hanno rispetto della proprietà intellettuale tutelata dalla Direttiva 2001/29/CE.
Inviato da: bisou_fatal
il 12/05/2015 alle 07:59
Inviato da: kate.walker
il 16/04/2013 alle 20:33
Inviato da: clorindaetancredi
il 16/04/2013 alle 14:46
Inviato da: clorindaetancredi
il 16/04/2013 alle 14:44
Inviato da: clorindaetancredi
il 16/04/2013 alle 14:42