L'impronta

Date da bere agli assetati


Due notizie apparentemente diverse che mi e'capitato di sentire in questi giorni mi hanno molto colpito;Il governo italiano (ad agosto 2008) ha approvato una legge che impone di affidare la gestione degli acquedotti a societa' private entro il 2010.La cosa portebbe avere un senso per i comuni con problemi finanziari, ma la legge impone a tutti i comuni questa operazione.In Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropiarsene per trarne illecito profitto. L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. (Acqua in bocca" Rosaria Ruffini - docente di teatro allo Iuav)A Palermo la mafia chiede un piccolo contributo (20-30 euro al mese ) alle famiglie che occupano alloggi abusivamente nel quartiere ZEN e vogliano collegarsi  abusivamente all'acquedotto cittadino (ma pure all'impianto della corrente elettrica).A quanto pare anche la mafia ha compreso l'affare della gestione dell'acqua pubblica......