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pret'a porter o alta moda? sai la differenza?

Post n°2 pubblicato il 01 Novembre 2012 da muadv
 

In molti non sanno la differenza tra l’uno e l’altra.
Le risposte a questo quesito sono varie e molteplici: in molti associano il prêt-à-porter  alla “moda indossabile” e l’Alta moda o Haute Couture alla “moda impossibile da indossare”. In effetti se si considerano i prezzi di un abito Haute Couture più che impossibile da indossare, per un comune mortale, sarebbe persino impossibile d’acquistare.
Sotto il nome di Haute Couture o Alta moda vanno gli abiti disegnati, personalizzati e realizzati su misura. Vengono realizzati pochi esemplari o spesso capi unici, realizzati per la singola persona, anche su richiesta del cliente stesso; unico è il prezzo e il pregio che ne acquisisce. Ci sono regole ben precise per entrare a far parte della categoria Haute Couture. Una casa di moda deve appartenere al Sindacato dell'Haute Couture di Parigi,  che  ha 18 membri, tra cui Coco Chanel, Christian Dior, Pierre Cardin, Valentino, Giorgio Armani, Givenchy.


Questi devono avere 15 o più collaboratori e presentare le collezioni due volte l'anno. Ogni presentazioni deve avere almeno 35 uscite tra abiti da giorno e da sera. Spesso gli stilisti creano questi capi per motivi pubblicitari, capi confezionati per personaggi famosi, portando così prestigio alla maison e incrementando le vendite degli altri prodotti.
Eppure l’Alta Moda come la conosciamo oggi, nasce nei primi del ‘900 a Parigi, in occasione dell’Esposizione Internazionale al Papillon d’Elegance dove le vecchie sartorie trasformatesi in “maisons”, presentarono per la prima volta le loro creazioni ad un pubblico internazionale. L’Italia dovrà ancora aspettare qualche anno. Spinta anche da quello che fu il boom degli anni ’50, riesce a competere con quello che era il paese leader in questo settore, la Francia. “FIRST ITALIAN HIGH FASHION SHOW” fu la prima sfilata italiana,  creata dalla determinazione del marchese Giovanni Battista Giorgini  a Firenze, che riesce a convincere i presidenti dei magazzini americani a venire a Firenze il giorno dopo le sfilate parigine, organizzando una sfilata di 10 stilisti italiani. I compratori americani tornarono in patria entusiasti di ciò che videro e divenne un appuntamento fisso ogni anno da allora. Giorgioni introdusse l’idea commerciale della moda; gli stilisti incominciarono a creare non solo per un pubblico di privati facendo crescere così quella idea di alta modo pronta , cioè un prodotto d’alta moda confezionato per essere fruibile da un pubblico più ampio, nascendo così il prêt-à-porter. Le boutique più importanti iniziarono a vendere non più abiti su misura ma confezionati in taglie, adattabili quindi a tutti i clienti e a costi più bassi. La qualità dei vestiti è comunque molto alta, anche grazie alle stoffe e altri materiali usati.
Oggi la maggior parte delle case di moda si dedica alla sola produzione di modelli prêt-à-porter, l'alta moda rimane solo come vetrina delle capacità tecniche e creative della casa.

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