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CASO SCARAMELLA

Post n°2 pubblicato il 05 Aprile 2007 da libercons
Foto di libercons

Le coincidenze tra l’ucraino e il principale sospettato del caso Litvinenko
Talik e Lugovoi nello stesso reparto
WWW.ILROMA.IT

Alexander Talik prestava servizio nello stesso reparto di Andrei Lugovoi, uno dei principali sospettati (insieme al connazionale Dmitri Kovtun) dell’omicidio di Alexander Litvinenko, l’ex tenente colonnello dell’Fsb eliminato a Londra con il polonio 210. È lui stesso a spiegare al pm di Roma, Pietro Saviotti, cosa faceva in Russia prima di venire in Italia: «Nel mio Paese sono stato militare sino al 1997 o 1998, ero un capitano dei Servizi di sicurezza ed ho lavorato per Fsb, mi occupavo di scorte di personalità.Lavoravo in Crimea. Ho ancora contatti, in questi anni, con ex miei colleghi». Talik è l’ucraino, 37 anni, ex ufficiale dei Servizi di sicurezza russi e da anni in Italia come clandestino (vive a Napoli), indicato da Mario Scaramella (nella foto) come l’organizzatore e il destinatario delle granate
da guerra sequestrate in provincia di Teramo il 16 ottobre 2005 grazie alle informazioni ottenute dallostesso ex consulente della commissione  Mitrokhin, in carcere dal 24 dicembre scorso proprio con l’accusa di calunnia continuata e aggravata ai danni di Talik. Prima di lasciare il suo Paese, l’ucraino era inquadrato
nel Servizio federale di protezione (Fso), incaricato di garantire la sicurezza delle alte cariche del governo e dello Stato russo. Fare questo lavoro nell’ex Urss significava appartenere al IX Direttorato del Kgb che, a seguito della dissoluzione dell’Unione Sovietica e della riorganizzazione degli apparati di intelligence, assumerà la denominazione di Psb, Servizio di sicurezza presidenziale. La svolta avviene il 20
giugno 1996, quando il generale Alexander Korzhakov viene dimesso da direttore generale del Psb sotto il peso dell’accusa di aver interferito negli affari politici nel corso della presidenza di Boris Yeltsin. La sua uscita di scena (Korzhakov, in un’intervista alla Komsomolskaja Pravda a metà dicembre 2006, attaccherà il defunto
Litvinenko e difenderà Lugovoi dall’accusa di aver partecipato al complotto per eliminarlo accusando l’oligarca Boris Berezovsky) è però soltanto l’antipasto di una più generale riorganizzazione del Psb che, con la legge del 6 giugno 1996, diventerà un reparto indipendente. Stessa sorte toccherà all’Fso che verrà incorporato nell’Fsb. Tutto accadrà dunque tra la fine del 1996 e il 1997, quando proprio in seguito alle dimissioni di Korzhakov e alla riforma dell’ex IX Direttorato Kgb - circa 15-20 ufficiali del Psb verranno congedati e altri cento si dimetteranno nei mesi successivi. È in questo periodo che Lugovoi e Talik lasciano il Servizio: il primo per diventare un businessman proprio nell’ambito del settore della sicurezza, il secondo per arrivare in Italia, dove vivrà da clandestino fino ad oggi. Lugovoi, 41 anni, nato in Azerbaijan da una famiglia di militari, un padre ex ufficiale responsabile dell’educazione politica all’interno dei corpi missilistici sovietici, al momento in cui lascia il Servizio conosce Litvinenko ormai già da sette anni.Talik, invece, andrà su tutte le furie dopo aver letto l’intervista rilasciata alla Novosti Ucraina dallo stesso Litvinenko il 28 novembre 2005, nella quale il defezionista russo, all’indomani degli arresti degli ucraini in provincia di Teramo, citava informazioni in base alle quali «i Servizi segreti russi progettavano di 
utilizzare le armi e gli esplosivi del gruppo di Talik per realizzare atti terroristici » a ridosso delle elezioni politiche italiane. Come rivelato sabato scorso dal Roma, l’ucraino affermerà di avere chiesto informazioni su Litvinenko ai suoi amici a Mosca, rimarcando «cosa potrà succedere se io agli amici ho mandato la copia dell’articolo scritto da Andrej (Ganchev, l’ex interprete russo di Scaramella, ndr), mi daranno l’informazione chi è questa persona, che cosa ha fatto,che porco è e da dove è uscita fuori».  «Amici» tra i quali è presumibile che ci fossero gli ex colleghi con i quali Talik affermava di essere in contatto. Il 23 novembre 2006 Litvinenko moriva avvelenato.

VINCENZO NARDIELLO
GIAN PAOLO PELIZZARO

 
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SCARAMELLA NOTIZIE ANSA

Post n°1 pubblicato il 04 Aprile 2007 da libercons
 

ANSA (POL) - 04/04/2007 - 15.51.00
SCARAMELLA: MALAN, PERCHE' MASTELLA TACE SU VICENDA?
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ZCZC0338/SXA WPP30226 R POL S0A QBXB SCARAMELLA: MALAN, PERCHE' MASTELLA TACE SU VICENDA? (ANSA) - ROMA, 4 APR - ''Dal 7 febbraio il ministro della giustizia Clemente Mastella oppone un granitico silenzio alla mia interrogazione sulla scandalosa carcerazione di Mario Scaramella. Il Senato, su mia richiesta ripetuta nell'aula di Palazzo Madama per ben quattro volte di cui due alla presenza del guardasigilli e un'ultima proprio poco fa, ha puntualmente sollecitato il ministero per ottenere una risposta, ma senza alcun esito''. Lo dice Lucio Malan che oggi in aula, in Senato, ha denunciato le gravi condizioni in cui si trova Scaramella. ''Il silenzio del ministro e' particolarmente inquietante se ricordiamo che il 4 dicembre chiese 'alla magistratura di fare accertamenti seri prima che Scaramella faccia i nomi'. Per una curiosa coincidenza, due giorni dopo un'informativa della Digos alla Procura competente attribuiva a Scaramella responsabilita' di calunnia ravvisabile nella sua comunicazione alla polizia di oltre un anno prima, senza che risultino elementi nuovi e senza che mai fosse stato ascoltato Alexander Litvinenko, fonte dichiarata delle notizie fornite, che hanno portato all'arresto di un gruppo di ucraini in possesso delle armi che Scaramella stesso aveva indicato''. ''E nel giro di 24 ore la procura chiedeva e otteneva il mandato di arresto. Viene da chiedersi chi ha paura di Scaramella e perche' e viene anche da chiedersi quale sia la vera ragione della sua irragionevole e spietata detenzione. Stiamo tornando all'uso della carcerazione preventiva come strumento per estorcere false confessioni? In mancanza di risposte - conclude Malan - comincio a chiedermelo''.(ANSA).
ANSA (POL) - 04/04/2007 - 15.38.00
SCARAMELLA: TRASFERITO DA OSPEDALE S.SPIRITO AL PERTINI

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ZCZC0322/SXA WSR30146 R POL S0A S41 QBXL SCARAMELLA: TRASFERITO DA OSPEDALE S.SPIRITO AL PERTINI (ANSA) - ROMA, 4 APR - Mario Scaramella e' stato trasferito dall'ospedale Santo Spirito di Roma all'ospedale Pertini della Capitale. Lunedi' sera l'ex consulente della commissione Mitrokin - dopo tre mesi di detenzione nel carcere romano di Regina Coeli - era stato ricoverato al Santo Spirito a causa di alcuni scompensi cardiaci. Ieri sera e' stato disposto il trasferimento al Pertini. Chi ha incontrato Scaramella in ospedale, a quanto si e' appreso, ha parlato di un uomo molto provato e abbattuto. (ANSA).

ANSA (CRO) - 04/04/2007 - 15.20.00
SCARAMELLA: E' RICOVERATO AL SANTO SPIRITO DA LUNEDI' SERA
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ZCZC0304/SXA WRL30141 U CRO S0A S41 QBXL SCARAMELLA: E' RICOVERATO AL SANTO SPIRITO DA LUNEDI' SERA (V ''GB:EX SPIA RUSSA;BONDI, INAUDITO...'' DELLE 13,13) (ANSA) - ROMA, 4 apr - Mario Scaramella, il consulente della Commissione Mitrokhin in carcere dallo scorso dicembre, e' stato ricoverato lunedi' scorso nell'ospedale Santo Spirito di Roma, lo stesso nosocomio dove e' stato portato anche l'immobiliarista Danilo Coppola. Scaramella e' detenuto nel carcere di Regina Coeli con le accuse di traffico d'armi e calunnia aggravata. Secondo fonti della difesa, che hanno confermato la notizia del ricovero, Scaramella e' stato portato in ospedale lunedi' sera dopo un colloquio con i suoi difensori, gli avvocati Sergio Rastrelli e Gianluca Bucciero. (ANSA).

 
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