Livin' in ParisIl Metro', la Tour Eiffel, i barboni, l'odore delle strade, il mondo ovunque...Adoro vivere a Parigi. |
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Post n°18 pubblicato il 11 Aprile 2007 da TheParis
seconda parte del racconto della settimana a New York... Martedì 20: nel cuore delle trattative Il Martedì è il giorno in cui si lavora di più: le trattative durano dalla mattina fino alle undici di sera e sono serratissime; ormai gli schieramenti sono delineati e si comincia a parlare di risoluzioni. Noi dell'Algeria abbiamo proposto la nostra (con alcuni correttivi) ai paesi del Medio Oriente e del Nord Africa e la cosa sembra funzionare. Mercoledì 21: il tempo stringe... New York si risveglia sotto il caldo sole primaverile che scioglie la spanna di neve scesa prima del nostro arrivo. Pure col sole, però, la città puzza e non si ferma ad abbronzarsi: caotica e confusionaria, New York è davvero l'America. Giovedì 22: voto della risoluzione, chiusura delle trattative e serata Sheraton Il giorno finale. Venerdì 23: delegazione UE, ambasciatore francese e la serata al Lotus Giorno di gran gala il venerdì conclusivo: incontro alla rappresentanza dell'Unione Europea alle Nazioni Unite (discorso diplomatico sul ruolo dell'UE, ma il nostro oratore è simpatico e la cosa scivola via piacevolmente) e poi serata chic a casa (casa, reggia!) dell'ambasciatore di Francia a New York, in compagnia delle altre 3 università francesi presenti alla simulazione e di innumerevoli ospiti che lavorano direttamente alle Nazioni Unite. Atmosfera assolutamente class, compostezza e formalità ovunque. Il tutto è piacevole, perchè comunque non forzato: abbiamo vinto i nostri premi, siamo soddisfatti, abbiamo la possibilità unica di stare a casa dell'ambasciatore e nessuno di noi sembra in soggezione, anzi...Moritz in particolare beve parecchio ed il risultato sono alcune foto improponibili che sul mio computer sono diventate un potente ricatto...Saluto l'ambasciatore e ringraziatolo per il caviale e lo champagne, cena al Gallagher, famosa (e carissima!) steak-house di New York. Sabato 24: ultimo giorno e rientro La tristezza del Sabato del rientro è scandita dalle gocce di pioggia che colano sui vetri dello Sheraton Manhattan: la hall dell'hotel è stracolma di bagagli e valigie con e senza ruote e di studenti e studentesse con e senza fazzoletto bianco. Domenica 25: Paris again Parigi al rientro, la domenica mattina alle 11, mi sembra la città più tranquilla del mondo: è persino rilassante sulla metro, ancora tutti insieme, a organizzare una festa per celebrare il nostro gruppo e a scambiarci le impressioni sull'esperienza NMUN. Non siamo stanchi, siamo sfiniti, ma il tempo è primaverile e fa piacere essere ritornati, devo ammetterlo. Dopo i saluti (appuntamento l'indomani a lezione!), rientro anch'io. |
Post n°17 pubblicato il 01 Aprile 2007 da TheParis
Eccomi finalmente con un po' di tempo dopo il rientro dalla Grande Mela. Una settimana a Manhattan, al National Model United Nations. Sabato 17: la partenza. Domenica 18: Central Park e inizio delle negoziazioni. Lunedì 19: all'ONU. E poi al lavoro a pieno ritmo. ...il seguito alla prossima puntata, a presto! |
Bene bene, come preannunciato oggi è il giorno della partenza: ore 15.55 aereoporto Charles de Gaulle, arrivo a New York alle ore 19 e qualcosa locali. Che vado a fare a New York? In breve, rappresento con altri 23 studenti la mia università alla simulazione NMUN (vedi link), una grande sessione delle Nazioni Unite animata dalle università di tutto il mondo; avremo il compito di simulare la posizione ufficiale dell'Algeria, ma il tutto sarà estremamente veritiero: in palio premi per le migliori delegazioni e per le risoluzioni più brillanti. La sessione introduttiva si terrà al Palazzo di Vetro dell'ONU, dopodichè le trattative si svolgeranno all'Hotel Sheraton a Manhattan. Spero di avere il tempo per qualche aggiornamento direttamente dalla Grande Mela...per il momento vado a mettere qualche maglione in valigia perchè a New York ha nevicato in questi giorni... |
Post n°15 pubblicato il 09 Marzo 2007 da TheParis
Quando sono venuto ad abitare alla Cité Universitaire di Parigi, mi hanno detto che avrei moralmente acquisito la nazionalità della casa nella quale fossi andato a stare... Dunque, io sarei italo-svedese. Visto che sono venuto ad abitare nella Casa della Svezia (Maison de Suède, Swedish House, Svenskahuset che dir si voglia), dovrei essere a metà svedese e a metà italiano. Gli amici scherzano, vogliono sapere delle svedesi, mi mandano e-mail che trasudano invidia...oh, e 'ste svedesi?...beh, intanto, alla Maison de Suède siamo appena in 40 (è la casa più piccola della Citè U, credo) di cui un 50% non svedesi, ma di ogni parte del mondo; poi, di bionde con occhi azzurri, neanche l'ombra o quasi...ma di carine sì. E sta bene...E come è sta gente di Stoccolma?...insomma...gli italiani sono più simpatici...nazionalista!...no, davvero...gli svedesi mediamente sono freddi e chiusi, salutano poco e ci mettono un po' a parlare (un francese terribile, ma un inglese esagerato)...allora sono una palla?!...no, alla lunga diventano simpatici, solo gli ci vuole un po' ad ingranare...e quanto si fa festa?...mah...direi...discretamente! Cene, trasferte nelle altre case, party, aperitivi...ci si difende... Tipo sabato scorso. Festa alla Casa dell'Argentina. Ore 23, eclissi di luna, ma ci sono le nuvole, non si vede nulla e non ce ne frega un cazzo. Poi fuori fa freddo. Andiamo alla casa dell'Argentina? C'è una festa. Ok, andiamo, noi, due italiani, svedesi, danesi, un canadese, qualche americana, una manciata di belgi e una francese. Eh già. Non so come ci si saluti in svedese, ma prometto di impararlo... |
L'avevo un po' persa di vista, Parigi, negli ultimi tempi... Esami a Sciences-Po vuol dire continuare a frequentare le lezioni, visto che non c'è "finestra esami" e nel frattempo passare le prove di fine corso: tra le altre, un sabato pomeriggio l'ho trascorso dalle 14 alle 18 (orari studiati da qualche genio...) a scrivere una dissertazione dal titolo "Come porre fine ad una guerra civile?". E come se non bastassero gli esami, ecco che ci sono pure i papers da scrivere e soprattutto consegnare in tempo... Poi, un po' la salute ci ha messo del suo e si è sovrapposta al trasloco alla Citè Universitaire, alla voce Maison de Suède (per i non francofoni, Casa della Svezia): campus universitario intrenazionale di Parigi, luogo del multiculturalismo eccetera eccetera. Bella sistemazione, ne parlerò presto su questi schermi. Arrivato dunque nel Belpaese per curarmi, ecco finalmente il riposo:amici, parenti, relax...salute ristabilita (per il momento, l'esperienza mi insegna però a non illudermi) e rientro (quest'oggi stesso) a Paris. E' sempre lei, ma forse sono cambiato io: stesse strade, stessa gente, stesso amore-odio, ma più calma, tranquilla, chiara. Non fa buio fino alle sei e mezza ed è bellissimo. Vento freddo, altro che i venti gradi dell'Italia pazza di questi giorni. Umida, Parigi è sempre umida. Ma io sono calmo, come lei. O forse sono solo io. Insomma, di lei non mi importa, l'importante è che lo sia io. Lei tanto è come è, non la si cambia. Al massimo la si subisce. Ma non succederà. Intanto, appena arrivato in stazione alla Gare de Lyon, chiedo un'informazione alla tipa dello sportello che mi risponde: "Oui, il faut choisir l'heure de depart et voir s'il y a des offres..." Eh già, qualche segno dell'Italia mi rimane ancora... |
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Nickname: TheParis
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Sesso: M Età: 43 Prov: CN |
PARIGI DA I NUMERI...
Abitanti: 2 144 700
Superficie: 105,4 km2
Densita': 20 330 ab/km2
Costo medio di un alloggio al m2: 5 780 euro
Costo di una rimozione per divieto di sosta:
136 (deposito) + 35 (multa) euro
Inviato da: Mimmo
il 02/12/2009 alle 00:32
Inviato da: Beatrice
il 11/05/2009 alle 19:00
Inviato da: Anonimo
il 09/04/2008 alle 17:02
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 16:29
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 22:37