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Creato da lunaaasex il 30/11/2006

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« SENZA TITOLOSCENDE LA NEVE »

ITALIANI: POPOLO DEL "BUNGA BUNGA" O GENTE CHE NON SI ARRENDE?

Post n°32 pubblicato il 11 Dicembre 2010 da lunaaasex

Ritengo che un blog sia un mezzo discreto per esternare anche a chi non si conosce il proprio pensiero, i propri desideri e le cose in cui si crede, per aprirsi agli altri e condividere i pensieri.

Spesso, immersi nei nostri problemi quotidiani, dimentichiamo che siamo uomini e donne, che tendiamo al sociale, che siamo inseriti in una collettività che è il paese in cui viviamo. Dimentichiamo che viviamo in Italia, che siamo Italiani, che abbiamo alle spalle decenni di lotte, spesso sfociate nel sangue, che i nostri antenati hanno condotto per tramandare a noi come valore un paese unito, un paese libero, dove i diritti sociali devono essere garantiti ed i doveri rispettati.

Noi siamo gli eredi dei nostri vecchi, noi siamo quelli nati dopo la ricostruzione post-bellica, siamo i figli e le figlie del 1968 quando la gente non aveva paura ad andare in piazza, a urlare che le cose non andavano, quando non c'era divisione tra lo studente, l'operaio, l'impiegato, siamo i figli del benessere materiale, dell'era di internet e dei cellulari tecnologici, ma molto spesso non siamo i figli dei pensieri liberi e delle scelte, accettiamo passivamente quello che non ci piace, perchè ci viene imposto dall'alto, perchè non abbiamo la volontà civile di reagire a chi ci rende schiavi delle ideologie, dei giochi di potere condotti nei palazzi da cui siamo esclusi a priori, dalla informazione televisiva e giornalistica che sempre piu' spesso non ci riferisce i fatti come realmente avvengono, noi siamo i figli e le figlie delle soap opera, dei reality tv, del gossip, del ci penso domani, del che cosa me ne frega tanto succede lontano da casa mia.

E' giunta l'ora di ribellarci: di ribellarci tutti, nessuno escluso,  a chi ci governa senza averne il merito, di smettere di pensare che tanto non cambierà mai niente e continuare a piangerci addosso, dobbiamo crederci! Non è dicendo a noi stessi non mi riguarda o facendo finta di nulla, o lasciando che siano gli altri a fare anche al posto nostro che si risolvono i problemi: noi siamo Italiani, non siamo il popolo del "bunga bunga", ciascuno di noi è una goccia del mare che si chiama Italia.

Il 14 di dicembre è una data importante per l'Italia: se il Governo Berlusconi sara' sfiduciato, potrà aprirsi uno scenario nuovo, se tutti gli Italiani saranno coesi, si potra' ripartire da li', democraticamente andando a votare: ognuno di noi potra' scegliere da chi essere governato.

Se il governo Berlusconi non sara' sfiduciato, se si dara' la possibilità a questa legislazione di comperare i voti dei deputati, di minacciarli affinchè non sfiducino il Governo, continueremo sulla strada intrapresa con il dubbio che ciascuna legge che sara' varata non sia il frutto di una libera scelta, ma di votazioni truccate ed imposte.

Il problema centrale non è essere governati dalla destra o dalla sinistra, perchè questo e'solo un nostro habitus mentale, ma piuttosto pretendere di essere governati da uomini onesti ed integri, che nelle loro campagne elettorali espongano con chiarezza i propri obiettivi e le proprie idee e che una volta eletti si battano per realizzarli e se non ci riescono devono non solo essere rimandati a casa, ma non gli deve piu' essere concesso di rappresentarci in nessun partito politico e in nessuna istituzione dello Stato.

Dobbiamo pretendere che siano varate riforme costruttive  volte a tutelare ciascun italiano, che le tasse siano pagate da tutti equamente in relazione al proprio reddito prodotto e non sempre dalle fasce piu' deboli, che  le leggi siano applicate in eguale maniera per tutti a prescindere dalla funzione pubblica che si ricopre, che le pene inflitte in caso di gravi delitti siano applicate e non siano amnistiate, che la giustizia si batta per dare un nome ai mandanti delle Stragi di Stato, che non ci si possa piu' trincerare dietro il segreto di stato per insabbiare le indagini.

Dobbiamo pretendere che la scuola e la sanità siano e rimangano servizi pubblici, assicurati dallo stato sociale, che la scuola impartisca contenuti etici e morali oltre che il sapere, che ciascun italiano possa ricevere cure appropriate al fine di tutelarne la salute psicofisica.

Dobbiamo pretendere che ciascuno possa avere un lavoro che gli permetta di realizzarsi e di vivere dignitosamente,  che nessuno si possa arricchiere alle spalle di un altro, che aziende come la Fiat, che per anni hanno usufruito di contributi statali che ciascuno di noi Italiani ha pagato di tasca propria, non possano trasferire la loro produttività all'estero o esimersi dall'applicare i contratti collettivi previsti dalla normativa vigente,  dobbiamo pretendere che siano bandite le discriminazioni in ambito lavorativo tra uomini e donne, che siano tutelate le lavoratrici madri, dobbiamo pretendere una politica del welfare che tuteli parimenti ogni fascia debole della nostra società volta all'integrazione dei portatori di diversa abilità, degli anziani, degli indigenti, dei malati, dei giovani,  degli emarginati, che favorisca l'integrazione di ciascun essere umano che si trova sul suolo italiano.

Dobbiamo pretendere che siano stanziati fondi per la ricerca, incentivare i ricercatori a farla nel nostro paese piuttosto che andare all'estero.

Dobbiamo pretendere che chi amministra la cosa pubblica, lo faccia nell'interesse di ogni singolo italiano e non secondo i propri interessi e i propri clientelismi, che chi maneggia il denaro pubblico lo faccia in maniera trasparente rendendo conto a ciascuno di noi delle scelte che ha fatto e se non lo sa fare deve andare a casa per sempre o pagare in prima persona per quello che ha fatto, perchè chi ci governa, chi ci rappresenta ci deve mettere la faccia ogni giorno, cosi' come facciamo noi cittadini comuni ogni mattina quando andiamo al lavoro.

Dobbiamo pretendere che la stampa e la televisione ci diano informazioni corrette di quanto succede e non di parte, perchè è solo conoscendo che possiamo essere parte integrante del tessuto sociale in cui viviamo.

Non possiamo piu' fare finta di nulla, convincerci che quello che stiamo vivendo è solo il frutto della crisi economica che investe l'Italia e il resto del mondo, perchè questa crisi è figlia delle politiche sbagliate che per anni hanno attanagliato il nostro paese, è il frutto di diritti elementari previsti dalla Costituzione Italiana e dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo che per anni ci sono stati negati, è il frutto degli sprechi di chi ha rubato il nostro denaro senza renderne conto a nessuno, il frutto della politica del dire piuttosto che del fare, della politica delle promesse non mantenute, degli obbiettivi mai raggiunti, della politica delle falsità e della corruzione dilagante, della politica della demolizione, piuttosto che della ricostruzione.

Io voglio vivere in Italia da persona libera, da persona onesta e giusta:sono disposta a fare tutto cio' che posso,  perchè cio' avvenga. Non so voi.....

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Commenti al Post:
mekiusuper
mekiusuper il 11/12/10 alle 15:39 via WEB
sei propio convinta che andando a votare di nuovo cambi qualcosa???siamo in un paese senza governo e senza opposizione,bisognerebbe fare come nel fim v per vendetta e cominciare tutto da capo con gente più giovane e preparata P.S.(se non hai visto il fim te lo consiglio è una bella storia) saluti marco
 
 
lunaaasex
lunaaasex il 11/12/10 alle 16:51 via WEB
Andare a votare è sicuramente oneroso per il paese che versa in una crisi economica non indifferente, pero' ci permetterebbe di ricominciare a sperare in qualcosa di migliore e mi auguro di non ripetere gli errori che sono stati commessi in passato. Occorre come dici tu nuova linfa, nuove idee, e soprattutto tenere gli occhi ben aperti, chi non vale a casa, come succede a noi comuni mortali, quale datore di lavoro ti terrebbe in forza nella sua azienda se non vali e non sei competente. Concordo con te LARGO AI GIOVANI. Ciao Luna
 
A.casa.di.Luca
A.casa.di.Luca il 11/12/10 alle 16:37 via WEB
Condivido tanto di quello che dici...
ma se devo esser sincero ho un po' perso la fiducia nell'Italia "alta"... non so... ci vorrebbe qualcuno di diverso... e poi anche quel diverso che fine farebbe? Non lo so... ho tante idee in merito... ma nessuna mi paga a pieno...

Ciao Lunè :)
 
 
lunaaasex
lunaaasex il 11/12/10 alle 16:47 via WEB
Bisognerebbe vedere che cosa succede cambiando dal profondo....io la penso cosi'... Del resto potrebbe mai andare peggio di come va ora? Non credo. ciao Luca
 
   
A.casa.di.Luca
A.casa.di.Luca il 11/12/10 alle 16:52 via WEB
Sì bisognerebbe vedere... anche se credo che il problema alla fine non sia tanto il cambiare o meno, quello che vediamo non è tanto il frutto di come si son mosse certe persone, credo la colpa sia più imputabile a cosa ha mosso certe persone...
Comunque sì, peggio di così ci vuole na belal fantasia ad immaginarselo... c'è poi da dire che bisogna sempre aspettarsi di tutto, giusto per non essere impreparati... :)
Ciao Lunè :)
 
lunaaasex
lunaaasex il 11/12/10 alle 16:54 via WEB
Lo so Luca, ma ci vuole coesione e anche un gran coraggio...il coraggio di cambiare, di essere diversi, per stare meglio tutti
 
 
A.casa.di.Luca
A.casa.di.Luca il 11/12/10 alle 16:58 via WEB
A me basterebbe anche solo riuscire a crederci...
 
lunaaasex
lunaaasex il 11/12/10 alle 18:40 via WEB
dipende da ciascuno di noi crederci...come non crederci...forse è solo una utopia, ma se non lo fosse? Per me conviene sempre tentare, smettere di fare finta che va tutto bene...perchè non è vero.... Ogni cosa che è successa i Italia dagli anni 70 vedi le stragi di stato è sempre stata insabbiata, non c'è mai un colpevole, non è mai fatta giustizia e a pagare son sempre i piu' deboli. Non funziona cosi' in uno stato democratico. Siamo ridotti ad essere peggio di un paese del terzo mondo. Che futuro puo' avere un paese dove l'infanzia non è tutelata, dove ai giovani che ne rappresentano il futuro viene impedito di studiare, di spendersi per la ricerca, di trovare una stabilità lavorativa e conseguentemente di vita, dove gli anziani invece di essere considerati come portatori di conoscenze di vita vengono considerati come un peso di cui liberarsi nel minor tempo possibile, uno stato dove prevale la cultura del singolo, piuttosto che quella della collettività, uno stato in cui chi scende in Piazza per manifestare pacificamente per le idee in cui crede viene accusato dalle massime cariche dello Stato di essere un cospiratore, un nullafacente, un ignorante che dovrebbe starsene a casa a studiare invece che levare la propria voce....Alla nostra classe dirigente andiamo bene silenziosi, ignoranti, accondiscendenti. E' giunta l'ora invece di cambiare e di mandarceli davvero a quel paese e di riflettere sugli errori commessi per non replicarli. Un abbraccio LUNA
 
raffapersempre
raffapersempre il 12/12/10 alle 11:05 via WEB
PIACERE TERESA...IL BLOG CI Dà L'OPPORTUNITà DI FARCI CONOSCERE IN TUTTE LE NOSTRE SFACCETTATURE, BELLE O BRUTTE CHE SIANO....QUESTE SIAMO NOI, SERENA DOMENICA A TE
 
 
lunaaasex
lunaaasex il 12/12/10 alle 18:48 via WEB
Infatti cara Teresa ritengo che il senso del blog sia proprio questo. Grazie della tua visita. Una buona domenica e un buon inizio per domani.LUNA
 
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